Capitolo Sesto

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«Non credevo avrebbe davvero cambiato stanza» dice Eula mentre rimaniamo entrambe sedute sul suo letto a fissare quello vuoto di Klaudia: quando sono tornata stamattina in autobus da Paulo, ovvero da poco meno di dieci minuti, il letto di Klaudia era già senza i suoi effetti personali, e tutto il resto di suo proprietà spariti come se non fosse mai davvero esistita. «Mi dispiace averle inveito contro. In fin dei conti ti ritrovi a stringere un patto con mia madre come un patto con il Diavolo: senza che tu te ne renda conto se non a firme messe.» «Beh, ce ne faremo una ragione...» sospira alzandosi e ridacchiando come per dire che tra gli altri fin dei conti Klaudia rimaneva comunque una pessima coinquilina. «Tua madre? Ti ha chiamata?» mi chiede poi mentre la vedo trafficare nel suo armadio alla ricerca chissà di che capo. «No, ma mio padre sì.» «E....?» «Non ho risposto, se rispondessi peggiorerei la situazione.» «Peggioreresti tu?!» si gira alcuni secondi per mostrarmi il suo stupore sul volto. Si vede che non conosce abbastanza i genitori mormoni. «Troverebbero il modo per raggirare le cosa successe, e per una volta in diciannove anni che mi ritrovo ad avere io il coltello dalla parte del manico...»

«Furba!» schiocca l'occhiolino e si rigira verso l'armadio. Finalmente trova il capo: un top brillantato azzurro, così torna a sedersi accanto a me mentre curiosamente mi chiede: «E stanotte? Tu e Paulo? Cosa mi racconti di bello?» inizio a raccontarle dell'accaduto, felice di farlo, e inizia a piacermi sempre di più avere un'amica. Il momento però viene interrotto con l'arrivo della nuova coinquilina, che apre la porta dal nulla con la sua chiave consegnatale dalla responsabile di ala, ed entrando senza neanche prima guardarsi attorno con voce monotona si presenta come se fosse abituata alla routine, quindi a cambiare stanza frequentemente e coinquiline: «Piacere sono Sandy. Le mie ex coinquiline mi hanno mandata via, così mi sono trasferita qui sapendo si fosse liberato un letto. Sono del secondo anno e... Null'altro!» è palesemente svogliata, anche dal modo in cui trascina dentro la sua grossa valigia fucsia. È così minuta poi, ed ha i capelli di un colore palesemente artificiale quale il viola melanzana. Inoltre ammettere ad alta voce che sono state le sue ex coinquiline a mandarla via non promettere nulla di buono. Non ha un buon biglietto di visita, ma la mia considerazione, e forse anche giudizio affrettato su di lei viene interrotto da ciò che succede di seguito: «Chi si rivede, beh almeno conosco una su due! Tu saresti?» si riferisce al fatto che conosce già Eula e poi mi chiede chi sono io. Mi giro verso Eula che totalmente in stato di choc dice: «Vado in bagno.» e si vaporizza all'istante. La sua reazione mi stupisce e allo stesso tempo mi preoccupa, ecco perché mi presento velocemente a Sandy dicendole qual è il suo letto (ovvero il superiore di quello a castello, dato che ne approfitto per prendermi ciò che mi merito), e qual è la sua parte di armadio e parte di scrivania. Quando poi le faccio avviso che vado mi ferma prima che io sia davvero fuori per dirmi: «Immagino perda tempo ancora con quel coglione di Nohea, giusto?» «...vado a cercarla.» annuisco alla sua affermazione e rispondo senza nascondere più il fatto che esco per andare a cercare lei. Mentre mi dirigo verso il bagno lì dov'è Eula ha detto si stesse dirigendo ripenso alle parole usate da Sandy, additando come coglione Nohea. Immagino la storia che leghi i tre sia pessima, soprattutto dalla reazione di Eula, e anche se pecco di curiosità, vorrei tanto saperne qualcosa di più. «Speravo di non dover avere mai più niente a che fare con lei!» mi dice non appena mi vede entrare in bagno. «In un certo modo mi ha chiesto se tu fossi fidanzata con lui...» non erano le esatte parole, ma immagino quello fosse il senso. Mi avvicino a lei mentre si dispera con la faccia persa nel fazzoletto. L'aria è umida, forse perché proprio ora due ragazze si incamminano per uscire dal bagno finita la doccia. «Grandioso, e tu hai detto...?» mi chiede soffiandosi il naso. «Sì.» e non so perché ma provo del fastidio. Mi si butta tra le braccia iniziando a disperarsi peggio di prima. È la prima volta che la vedo così, e mi si spezza il cuore. Inizio realmente a chiedermi se sia colpa di Nohea: infondo non sarebbe difficile da credere. La consolo strofinandole la schiena mentre alcuni suoi capelli mi soffocano per pochi attimi. Mi è difficile apprendere davvero ciò che mi dice in lacrime, gemendo di dolore mentre mi è dietro la schiena con la testa, ma più o meno riesco ad avere una conversazione con lei: «Mi ha mollata da un paio di giorni...» «Mi dispiace Eula...» "E ti dispiace sul serio Becca?" Ora pecco anche di falsità... «Il nostro rapporto per ora è complicato ma non voglio che Sandy lo sappia.» si allontana di colpo da me, variando completamente umore diventando così seria da farmi quasi paura, e poi finalmente mi racconta: «Sai, lei è la sua ex ragazza. Quando stava con lei conobbe me, iniziammo a frequentarci e lui arrivò a tradirla con me, così la lasciò per mettersi con me, ma alcune settimane dopo scoprì che mi aveva tradita riandando a letto con Sandy. Sandy ed io parlammo, e mi disse che non meritava entrambe dal suo punto di vista, e che lei avrebbe smesso di stare al suo gioco. Avrebbe voluto facessi lo stesso, ma io lo amavo e lo amo ancora. Anche adesso che le cose non vanno bene so che torneremo ad esistere in ogni modo.» cosa intende dire? Che per ora sono solo amici speciali di letto? Il racconto mi lascia così disgustata che non mi viene molto da dirle, ma soltanto perché avrei commenti che riguardano lui, al pessimo essere umano sulla terra esistente che è per trattare due ragazze come fossero oggetti, senza pensare ai loro sentimenti. So che dovrei dire come gli obblighi socialmente convenzionali mi impongono qualcosa contro Sandy, dato che sono sua amica, ma la verità è che tra le due parti preferisco poi la scelta di Sandy, e non quella di Eula, perciò è meglio se taccio. «Sono sicura che aspettasse questo momento di pausa tra me e lui per potermi dire un sonoro avevo ragione io!» Eula è davvero convinta di quello che dice, sembra proprio non si rendi conto della tossicità della sua relazione, aldilà di Sandy. Ma non mi schiererò, non è mio genere. Tuttavia la vedo aspettare una mia risposta così abbozzo un: «Non mi sembra a dire il vero le importi tanto di lui.» chiaramente nella frase di prima ha chiamato coglione Nohea, andando a favore di Eula. O almeno questa ne è la mia interpretazione. «Deve, sono passati pochi mesi...» nuova scoperta: pensavo stesse con Nohea da molto più tempo che mesi. «Mi dispiace averti messa in questa situazione, magari se non avessi cacciato Klaudia adesso...» «Non pensarci neanche per un secondo! Posso gestire Sandy...» Lo dice per autoconvincersi.

Oasi ProibitaWhere stories live. Discover now