Capitolo Dodicesimo

2K 39 4
                                    

Eula mentre va ad aprire la porta visto che vi hanno bussato mi dice: «È per Sandy! Pensavo fosse Nohea... sai stasera mi porta a conoscere la madre. Credi possa andare bene questo vestito?» mi chiede facendo una piroetta su sé stessa mostrandomi un abito aderente con dai lustrini dorati.

«Si...» Dico sotto choc per la notizia appena datami. Nohea le farà conoscere sua madre? E poi è chiaro un abito del genere non vada bene! Mi piego di nuovo sui libri sotto al naso sulla scrivania mentre immagino il mio sguardo infuocato riduca in polvere tutto ciò che ho davanti. «Sei poco convinta quindi mi cambio, anzi, potresti prestarmi un tuo vestito?» lo dice come fosse l'illuminazione migliore che abbia avuto nei suoi ventuno anni di vita. Rispondo che può senza più voltarmi a vederla, tanto tornerà lei accanto a me con il centesimo abito per farsi ammirare ad ogni costo. «È cristiana, e sono sicura tutti i miei abiti le sembrerebbero troppo corti o scollati.» mi grida dall'armadio dov'è e tale lo stupore che provo nel digerire ancora la notizia che scarabocchiando spezzo la punta della matita creando una macchia estesa sul foglio a righe. «Posso prendere questo crema? È davvero carino!» si riferisce a quello con la gonna a ruota e le maniche a volant. «Certo!» butto giù il rospo. Me lo allargherà soltanto infondo visto il suo seno di tre taglie più grandi del mio, ma insomma questo ed altro per una serata così importante!

«Scusate?» la voce mi pare famigliare perciò mi giro con la sedia da ufficio verso la porta per vedere chi abbia parlato dato che avevo dimenticato fosse entrato qualcuno. «Ciao...» rispondo dubbiosa a Lex. «Sandy è andata in bagno. Vuoi aspettarla qui? Scusa ho dimenticato di chiedertelo!» Eula ridacchia. «Sono qui per il cinema. Ricordi Becca?» avevo completamente dimenticato di lui, nonostante poi la sua presenza alle lezioni sia stata soffocante negli ultimi tempi, ma di questo appuntamento zero, completamente rimosso, però almeno comprendo perché effettivamente si trova qui. «Oh, scusa Becca, non credevo fosse per te!» Eula si riempie lo sguardo di sorpresa e compiacimento mentre Lex mi chiede se sono pronta e che può tornare tra qualche minuto dandomene il tempo. Per uscire dalla situazione vado verso la porta per andarla a chiudere così nel mentre potrò lanciare un segnale d'aiuto ad Eula senza che lui se ne accorga, ma Eula sceglie di spassarsela ignorando completamente la mia richiesta.

«Stasera è la serata anni cinquanta, credo sia perfetto per la tua prima volta al cinema!» dice Lex convinto, e proprio mentre ero a tanto così dal chiudere la porta Nohea entra spingendola totalmente.

«Salve!» dice lanciandomi uno sguardo duro.

«Ciao!» Gli salta al collo Eula baciandolo così distolgo lo sguardo andandomene verso la scrivania. «Scusa, mi servono altri dieci minuti e sarò pronta!» Eula gli dice. «Andiamo?» Mi chiede insistentemente Lex, e già il fatto che io ancora non abbia proferito parola riguardo questa serata dovrebbe fargli capire che sì, lo avevo dimenticato e che no, non intendo uscire. Poi però mi cade lo sguardo su Nohea, mentre guarda dall'alto al basso Lex chiaramente infastidito dalla sua presenza.

«Così per la prima volta al cinema eh! Vorrei potessimo venire con voi... sarebbe divertente, vero amore?» Eula dice per mettermi in imbarazzo davanti a Lex, ed infatti alla fine della frase ci piazza un bell'occhiolino oltre alla richiesta di appoggio dal fidanzatino. Non capisco perché vedermi in difficoltà la faccia così tanto divertirmi, però contenta lei...

«Interessante.» dice Nohea con aria annoiata solo per dimostrarsi distaccato dalla cosa, o magari lo è davvero, e se così fosse giuro che non lo capsico affatto. Odio la maniera nella quale si comporta dopo quanto accaduto in spiaggia ecco perché: «Pronta. Andiamo.» dico con sicurezza a Lex.

«Posso prendere questo allora?» mi chiede Eula mentre prendo la borsa a tracolla dal mio armadio e mi mostra un altro mio abito diverso da quello crema. Questo è rosa con le rifiniture marroncini vintage, lunghezza metà polpaccio, punto vita medievale a v e maniche a gigot. Annuisco senza darle troppa importanza e così sono pronta ad uscire poco volonterosamente con Lex, ma proprio quando siamo entrambi sotto la porta: «Potreste venire con noi. Mia madre ne sarebbe felice.» «Non credo sia il caso.» mi affretto a dire benché il suo invito mi porta molte domande, ma noto alle sue spalle Eula implorarmi di accettare, e così capsico avesse architettato le sue battute precedentemente solo per avere un alibi e non affrontare la serata in casa Kealoha da sola. «Dai, al cinema ci andiamo dopo tutti e quattro. Sarà super divertente!» Eula continua a pregarmi fin troppo teatralmente, e sento le mie sopracciglia piegarsi in confusione sopra i miei occhi, così sposto lo sguardo su Nohea davanti a lei. Non ha esteso perciò l'invito a noi solo per la chiara irritazione che prova verso Lex, o magari ho immaginato quella anche io. «Solo se non sarà un problema...» guardo Nohea attentamente come per scrutare ogni suo minimo accenno e tentare di comprendere davvero le sue intenzioni, ma come una statua di gesso con la sua aria dannata perfino nel completo elegante giacca e camicia che indossa, aggiunge: «Insisto.» e come di consueto non ci capisco un bel niente delle sue vere intenzioni, perciò accetto solo per disperazione nel non avere per nulla desiderio di passare una serata con qualcuno con il quale dovrei mettere in chiaro alcune cose quando non ci vorrei nemmeno passare tempo.

Oasi ProibitaWhere stories live. Discover now