Capitolo Quinto

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Indosso una delle tre gonne recentemente acquistate, quella bianca dall'estremità in pizzo inglese e superiormente una delle maglie, quella verdina dalle maniche a volant. Mi sono svegliata di buon'ora per trovare i bagni liberi ed essere puntuale per l'uscita con Kealani. Sono così eccitata di immergere anche solo le gambe in acqua e affondare i piedi nella sabbia, chissà come deve essere la sensazione!

Arrivo nel piazzale dove ieri mi ha detto di farmi trovare. Dovrei riconoscere la sua auto, è una gip nera dalle rifiniture arancio fuoco. Mi fa piacere stringere amicizia con Kealani, e per sentirmi con la coscienza più a posto metterò subito le cose in chiaro sul nostro rapporto non appena arriva.

Tuttavia i minuti ad aspettare diventano sempre di più, ma quando un'auto nera lucida dal muso lungo posteggia in mia prossimità richiamando la mia attenzione, inizio a pensare che magari sia Kealani giunto con un altro tipo di auto. Mi incammino perciò, ma quando vedo uscire dal lato dell'autista Nohea, con i suoi occhiali da sole vintage tondi, roteando le chiavi dell'auto attorno al suo indice sorridendomi mi fermo sul posto di scatto: «Andiamo?» mi dice. «Aspetto Kealani.» rispondo confusa notando il suo completo classy nero estivo che fa di lui un uomo d'affari immischiato in sinistri introiti, perlomeno questa è la sensazione che mi da il suo stile. Devo dire che però è anche piuttosto provocante... "Provocante di che tipo Becca? Taci!"

«Non credo possa più venire!» Kealani è suo amico e non avrei ragioni di dubitarne, visto che non ha il mio numero l'avrà detto a lui. «Va bene. Allora torno a studiare.» Non posso nascondere il rammarico, ma non potrei mai accettare di andarci con lui, forse perché nella mia testa l'uscita rappresenterebbe qualcosa di diverso rispetto quella con Kealani, e mi sento male solo a pensarlo, quasi impura. Devo andare via da lui, mi causa troppe emozioni degne di nota, e non va bene, quando poi lui magari invece non prova nulla a riguardo... "Ci mancherebbe Becca, cosa vuoi provi? Hai già chi ti ama!" la mia coscienza è esasperata, e anche io a pensare cose senza fine.

Quando mi afferra dal polso non d'accordo con la mia scelta dicendomi: «Posso mostrarti io l'oceano.» diventa tutto troppo realistico nella mia mente perversa, e quel gesto così duro mi fa solo andare oltre. «Sei d'accordo?» fa scivolare la sua mano nella mia mano giù dal polso addolcendosi in maniera tale che irrealisticamente potrebbe prendere le sembianze di un vasetto di miele, ed è la prima volta che penso possa essere un individuo anche del genere. "Stai delirando Becca" mi ricorda la mia coscienza. Distolgo lo sguardo dalle nostre mani e dal suo sguardo così bastonato. «È Eula che dovresti portare in spiaggia.» È fidanzato con l'unica amica che ho, Eula, e anche io sono fidanzata e non va bene... questo! Se Paulo si comportasse così con un'altra, non so come reagirei. «Eula è con le sue amiche...» mi risponde come fosse la normalità per lui trasgredire, e ciò mi fa venire solo la nausea, e questo perché mi porta a chiedermi se sia una cosa che fa di continuo con tutte, e perché tra queste tutte ci sarei proprio anche io. Per un momento me ne compiaccio, sarei una bugiarda a non ammetterlo, ma rendendomi conto del fatto non ci sarebbe proprio nulla da compiacersene, la nausea mi invade ancora più prepotentemente. Ma poi chi mi dice sia una forma di trasgressione per lui? "Non ti sta mica chiedendo di partire per sempre con lui Becca, oggi ti fai fin troppi film!" ma infatti, mi ha detto che vuole essere mio amico no? E va bene, ma per me amicizia è altro, e comunque non sarei abituata a un tipo di amicizia del genere. «A maggior ragione. Confermo l'idea che tu non sia un buon fidanzato.» dico perché fondamentalmente lo penso. Io non perdonerei mai Paulo se si comportasse con un'altra come si sta comportando lui oggi con me, ma è probabile io non sia "al passo coi tempi".

Forse è solo un problema con il mio stupido cruccio con la trasgressione che, anche se mi è difficile ammetterlo, è la principale scintilla che smuove in me l'inebriante lussuria, e non va bene, o almeno, non con lui. Con Paulo sì, lui riesce sempre a calmarmi, e Dio quanto mi sto sentendo in colpa in questo momento! Cosa mi sta succedendo? Vorrei mettere in silenzioso i miei stupidi pensieri!

Oasi ProibitaOnde as histórias ganham vida. Descobre agora