Capitolo 27

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Sono consapevole del fatto che ogni volta che ci litigo poi sparisco per interi giorni e che almeno stavolta avrei dovuto dargli uno straccio di spiegazione. Insomma Becca, ti sei pentita per ciò che tra voi due era capitato e avevi deciso di non parlarci più, poi è accaduto che ci hai voluto far nascere un'amicizia ad ogni costo, quando diciamocelo i vostri comportamenti erano tutt'altro che amichevoli e basta, mentre invece hai desiderato tutto il tempo che lui fosse talmente interessato a te da rispettare la tua fede, e una volta che si dichiara e ti dice apertamente che lui potrebbe anche avere un rapporto con te senza sesso, tu cosa fai? Prendi un autobus per Laie alloggiando in un albergo vicino la chiesa dei santi degli ultimi giorni mandando a puttane i tuoi risparmi oltre che i tuoi studi. Probabilmente sono la persona più irrispettosa verso i sentimenti altrui del mondo, eppure sai che c'è? Non ho trovato una risposta. L'idea di non rivedere Paulo mi fa stare male quanto l'idea di avere lontani i miei, con la differenza che per come è fatto Paulo se dovessimo chiudere non vorrebbe mai più vedermi, e io ho bisogno di lui perché per me è un punto di riferimento da quattro quasi cinque anni. Sono consapevole che sceglierei Paulo solo per paura del non aver una certezza, perché diciamocelo lui è una certezza e lo si vede anche dal fatto che ha accettato di restare con me nonostante sappia che ho baciato un ragazzo a lui sconosciuto più di una volta...

Ad ogni modo, finiti soldi si è determinata finita la mia permanenza qui e il mio vigliaccamente nascondermi. Non mi sorprenderei se tornata mi si rivolterebbe contro Nohea. Questo è indice che non mi piaccia abbastanza? Becca, lo vuoi dal secondo giorno in cui l'hai visto, e non può trattarsi solo di desiderio... sbaglio?

Appena scendo dall'autobus arrivata al campus, la prima cosa che faccio senza neanche passare dalla mia stanza è andare a cercarlo per parlargli- è già troppo tardi per farlo, ma almeno non ritardo ulteriormente. Non so cosa gli dirò esattamente, credo che appena sarò lì il destino e Dio mi guideranno a dire la cosa giusta e a fare la cosa giusta visto che stasera arriva Paulo come da accordo- Isadora ha deciso di raggiungere Peter lì, ma io essendo sono in totale confusione ho scavallato l'idea- oppure partire con lui per il matrimonio della sorella- premettendo mi voglia ancora. Ricordo la sua stanza dall'ultima nonché prima volta in cui ci misi piede. Faccio per bussare ma la mano mi si blocca e il cuore mi martella cercando di uscirmi dalla bocca. Apro il pugno e mi porto i capelli indietro totalmente confusa e terrorizzata dalle mie scelte non chiare. <Oh mio Dio!> sibilo tra me e me e poi prendendo un respiro ecco la mano bussare.

La porta mi si viene aperta in breve tempo, e appena mi vede fa una risatina di delusione e compiacimento verso sé stesso. Fa aprire totalmente la porta per poi sorpassare la mia figura andando via con una borsa nera in mano. <Nohea...> Lo richiamo a bassa voce totalmente sentendomi in colpa. Visto che non si ferma - e non che mi aspettassi diversamente- decido di seguirlo.

<Nohea devo parlarti...> Dico tenendo il tono basso sentendo un macigno sullo stomaco. Continuo a seguirlo cercando di stargli affianco.

<Nohea per favore...> Dico supplichevole mettendo una mano sulla sua spalla, ma come se ad averlo toccato fosse stato il vento e a parlare nessuno continua a camminare. Mi fermo così in mezzo al corridoio. Cosa si fa con una persona che non intende ascoltarti?

<Nohea!> Alzo la voce rimanendo ferma.

<Non ho più voglia di aspettarti. Continua pure a scappare come hai fatto sempre.> Dice girandosi e continuando a camminare all'indietro mentre mi dice ciò con disinvoltura e un sorriso sulle labbra.

<Sono qui a parlarti ora!> Dico ma si rigira uscendo dall'ala. Come dargli torto, sono sempre scappata e questa è stata la goccia di troppo.

. . .

Mentre sono fuori ad aspettare che arrivi l'autobus di Paulo con così poca voglia di passarci del tempo- contraddittorio e? - noto Kia con Kealani. Mi si avvicino salutandomi con la mano. <Ciao Girl! Te la sei spassata stanotte eh?> Ammicca riferendosi ai miei occhi stanchi. Mi ritrovo a non sapere come rispondere visto che non so cosa possa dire loro di Nohea. Mi limito a sorridere.

Oasi ProibitaWhere stories live. Discover now