Capitolo Undicesimo

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«Era un sorriso quello? Non ne vedevo ombra da una vita, finalmente il sole è risorto a Beccalandia!» dice Kealani mentre siamo in mensa a pranzare insieme e mi bacia la mano- quasi tutti insieme. Ha ragione, non ridevo da un po', immagino la mia perenne nuvola di pioggia sul capo fosse molto ingombrate tanto dall'essere vista da chiunque! «Ringraziatemi a proposito!» dice Eula con la bocca piena, e nel contempo noto arrivare alle sue spalle Aron e Nohea con dei bermuda floreali- immagino siano costumi- e t-shirt tinta unita, da tipici hawaiani. Tengo il mio umore costante, come se la cosa non mi tocchi, e al momento questa teoria applicata funziona, ed è meglio così visto che sono tra gli altri. La sua presenza poi non ha più motivo di toccarmi. Sono passati molti giorni da quell'ultima conversazione tra noi, e voglio essere serena. «Per cosa dovremmo regina?!» si allega al discorso Aron mentre si siede ed è incredibile sia riuscito a sentire quanto detto da Eula quando era ancora passi lontano da noi. «Sono il nuovo cupido! Ho fatto risbocciare l'amore tra Paulo e Becca!» Eula esulta contagiosa allargando le braccia al cielo. «Potevi evitarlo allora! Potevo provarci io!» muove le sopracciglia sarcastico come un marpione Aron e poi mi schiocca un occhiolino. Tutti si mettono a ridere e poi c'è Nohea che alzando il tono sulle risate duramente dice: «Che si fa? Si va? Vi aspetto fuori.» è piuttosto sulle sue, e non ho ragione di pensare che il motivo sia io. «Qualcuno è di cattivo umore!» scherza ad alta voce Lea, mentre Nohea si allontana. «Shhh...» gli intima Eula che teme davvero lui abbia potuto sentire, e una volta assicuratasi di no allora torna a porgere attenzione a noi tutti, o almeno quelli che non si sono già alzati per andare via come generosamente ha chiesto Nohea. «Ha litigato con la madre.» dice poi Eula in un sussurro, e sembrano tutti compatire il suo malumore. Presumo debba avere un rapporto particolare con lei. I rimasti così si alzano per andare via, così faccio altrettanto: «Vieni con noi. Andiamo in spiaggi per surfare. Oggi ci sono delle bellissime onde.» mi dice Eula che rimane ultima come me. Inizio a chiedere più volte se è sicura del suo invito, forse arrivo ad essere così stressante per far sì mi dica cambiando idea che non mi vuole proprio perché così facendo avrei il pretesto per non impicciarmi, dato che di mio muoio dalla voglia di andarci. Tuttavia, allegramente per la me interiore, riesce a 'convincermi' e così...

«Quando Nohea litiga con la madre c'è poco da fare. Fortuna che sappiamo come prenderlo ormai.» mi dice prendendo lei il discorso, lo giuro, non le ho chiesto nulla a riguardo, e forse sarebbe stato meglio non sapere per il mio processo di... in qualunque processo io sia ecco.

«Hanno un rapporto complicato?» sarebbe maleducato a questo punto deviare no? «La madre è una donnona nera afro-hawaiana e si è risposata con un uomo inglese. Il padre di Nohea è morto poco tempo fa, saranno passati sei mesi o poco più, e la detesta per essersi risposata in così poco tempo.» quindi è afro-hawaiano anche lui. Non ha nulla dal punto di vista estetico di africano ecco perché avrei giurato fosse dalla cima dei capelli fino alla punta dei piedi totalmente hawaiano. «Hai visto Sandy in questi giorni?» cambia discorso non ricevendo risposta dalla sottoscritta. «Di rado.» rispondo. «All'inizio avevo paura potesse mettersi di nuovo in mezzo tra me e Nohea, invece per fortuna non è stato così. Anzi, credo si sia fidanzato con un tale adesso...» è così felice all'idea che tutto tra lei e lui stia andando bene. E la cosa che mi ha appena detto mi fa capire quanto lei non sappia niente sui loro baci furtivi e palpate nel mio letto. Oltre quella volta che li scoprii io chissà quante altre lo hanno fatto prima. Ma di cosa blatero? Io stessa sono una Sandy qualunque, e meriterei odio da Eula, se solo lo sapesse. Ma non credo che mai glielo dirò, e questo perché ho deciso di prendere quanto accaduto con filosofia, come mi ha suggerito Paulo qualche giorno fa venendo qui. Ecco che piano sto seguendo, quello che poi che mi dà le sembianze di una persona serena, anche se ammetto di sentirmi in parte serena davvero, anche se ci sono momenti come quello di ora in cui provo un forte impulso di rilutto nei miei confronti. Ma sono umana, ho avuto una piccola deviazione sulla mia strada, ma sono sicura Dio mi guiderà nel ritrovare la dritta via. Lui mi ama, e io amo lui, e niente potrà rompere la mia fede, e questo sistemerà tutto, devo solo affidarmi a lui.

Oasi ProibitaWhere stories live. Discover now