CAPITOLO 7

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Quel sabato, come previsto da Barty Sr., diluviava; era il giorno perfetto per effettuare la prima prova del torneo.
Madama Bumb si era preoccupata per l'equipaggiamento dei campioni e dei loro compagni;
Robin e Azzurra si stavano preparando,  quando Gilderoy entrò nella tenda tutto fradicio.
<Gil vieni qui, penso di avere un asciugamano in più...> disse Azzurra.
Lui le si avvicinò senza neppure salutare Robin e prese a conversare con Azzurra che lo ascoltava affascinata.
Remus, Lily e Marlene andarono nella tenda dei campioni a salutare Robin che improvvisamente sembrava essere tornata di buon umore.
<Sei pronta a sfrecciare sul Lago Nero con una tempesta in arrivo?> chiese Remus, prendendole la mano e portandosela alle labbra.
<Considerato che una volta ho giocato con una bufera...>
<Ma brava la nostra Crouch!
L'astro nascente del quidditch.> commentò Helga Lagerfeld che passava di lì.
Robin non rispose alla sua provocazione, bensì fu Bagman ad intervenire:<Porta rispetto per Robin, Lagerfeld!>
<Altrimenti?> domandò lei piazzandosi di fronte al battitore inglese.
Helga era decisamente più alta di Ludo, il quale si sentiva così piccolo e indifeso.
Deglutì e poi rispose:<Altrimenti...>
Lei inarcò un sopracciglio e si mise a ridere così forte da attirare l'attenzione degli altri campioni e battitori.
<патетичен!> esclamò lei prima di lasciare la stanza.
<Comunque Lagerfeld, so di essere l'astro nascente del quidditch.
L'unica mia sfortuna è che non potrò scontrarmi contro di te molte volte e spaccarti con un bolide il naso.> disse Robin a voce alta per farsi sentire dalla donna bulgara.
Helga tornò indietro e la prese per il colletto:<Io mi auguro di spaccarti il culo, inglesina!>
Robin si lasciò sfuggire una risata isterica che non piacque particolarmente ad Helga che la spinse addosso alla parete.
Madama Bumb, che stava rientrando dopo aver preso qualche protezione che mancava, assistette alla scena e ne rimase inorridita; addirittura schifata.
Remus e Gilderoy nel frattempo diedero una mano a Robin ad alzarsi.
Lily e Marlene aggrapparono Robin, che stava per lanciarsi verso Helga e dar via ad una rissa.
<Signorina Crouch!> gridò la professoressa di volo <Vorrei scambiare velocemente una parola con lei.> aggiunse subito dopo con un tono più calmo.
Robin raggiunse la professoressa sul retro e domandò il motivo di tanta segretezza.
<Non azzardarti a utilizzare gli incantesimi non verbali!> sussurrò la donna.
Robin scosse il capo e promise che non avrebbe mai barato pur di far vincere Azzurra: la ragazza non aveva alcun bisogno di sotterfugi per aggiudicarsi la vittoria della competizione.
<E non farlo neanche per vendicarti di Lagerfeld! Mi raccomando...>
La ragazza annuì e indossò la mantella nera con ricamato lo stemma di Hogwarts sul petto e gli occhiali.
Prese la sua Nimbus 1000 e si posizionò tra Azzurra e Ludo;
anche il battitore aveva lo stesso modello di manico (un po' come tutti i giocatori professionisti), mentre Azzurra teneva sottobraccio un vecchissimo modello di Comet 140, manico che Robin aveva visto dal suo padrino una volta e che riteneva un pezzo d'antiquariato.
<Azzurra, sei sicura di non volere la mia? Insomma... la tua scopa non mi pare molto stabile.>
<Non ti preoccupare Robin, me la caverò.>
La sfida avrebbe avuto inizio con il fischio di Madama Bumb che non tardò ad arrivare.
I due ragazzi di Durmstrang partirono come due frecce, solo Robin riuscì a star loro dietro, ma dovette rallentare per accostarsi ad Azzurra.
Il manico non pareva essere molto stabile, così Robin lo aggrappò e condusse l'amica verso quello che sembrava il boccino.
<Azzurra prendi la mia Nimbus prima che i battitori inizino a colpire i bolidi.>
<Ma Robin tu come farai?>
<Preoccupati soltanto di prendere il boccino prima dei due bulgari.>
Azzurra obiettò:<Keller è tedesco!>
<Sei pronta a fare il cambio?>
Azzurra annuì e saltò in groppa alla Nimbus 1000, mentre Robin si affidò alla Comet 140 della futura cognata.
<Corri Azzurra, corri!>

Un bolide per poco non colpì i ragazzi di Ilvermorny;
Robin si girò e vide Helga Lagerfeld pronta a caricare il braccio per colpire il bolide.
La grifondoro andò contro di lei e, prima che la bulgara potesse colpirlo, parò il colpo.
Robin sentì un forte dolore al costato, ma ciò non le impedì di concludere la sua "missione": neutralizzare il bolide.
<Ma cosa pensi di fare piccoletta?!> urlò lei.
<Penso che sarò io a spaccarti il culo...>
Robin lanciò il bolide dalla parte opposta, obbligando Helga a tornare indietro per ricacciarlo verso i campioni.
Azzurra, nel mentre, aveva quasi raggiunto i due studenti di Durmstrang che parevano troppo esperti in quella specialità.
La corvonero voleva però a tutti i costi vincere quella gara per portare in alto il nome della sua scuola e della sua casa, così strinse i denti e accelerò ancora di più.
João e Gilderoy erano rimasti indietro assieme a Sergio e Giselle e stavano diventando oggetto di attenzione da parte di Bagman e Rigoletti, che non si facevano certo scrupoli a metterli in difficoltà.
Robin da lontano vide McCain che stava per colpire in pieno il suo coetaneo corvonero e si diresse verso di lui;
riuscì a salvarlo appena in tempo.
<Robin cosa ci fai qui?!> chiese sorpreso João vedendola così indietro rispetto ad Azzurra.
<Avevo da sistemare un conto in sospeso.> poi socchiuse gli occhi per cercare di individuare la sua campionessa, ma era decisamente troppo indietro per poterla intercettare.
<Voi piuttosto? Perché viaggiate tutti assieme?>
Giselle, che le volava di poco a lato, le disse:<Non abbiamo dei manici abbastanza resistenti alle intemperie...
Solo accelerare con questi potrebbe esserci fatale con un tempaccio del genere!>
<Attenti al bolide!> gridò Sergio.
Tutti e cinque i ragazzi cambiarono direzione e fortunatamente la palla andò a colpire il vuoto.
<I HATE THIS FUCKING CHALLENGE!> strillò Albert poco più avanti.
<C'mon guy!> cercò di incitarlo Caroline con il suo accento americano marcato.
Anche i due americani avevano perso un sacco di terreno, ora Azzurra era l'unica che poteva battere il campione di Durmstrang.

Robin volò per qualche minuto con i sei maghi, poi iniziò ad accelerare, per raggiungere quanto meno Azzurra.
La pioggia intanto era sempre più fitta, oramai era tutto grigio: non si riusciva più a distinguere dove iniziava il cielo e dove erano collocati i margini del lago.
La strega non era neppure sicura di quanto distante si trovava da Hogwarts e di dov'erano appostati studenti e professori;
non una voce, non un segnale. Niente di niente.
<Ma che sfida di merda è questa, zio?!> imprecò Robin a bassa voce.
Robin lo sapeva benissimo che la gara sarebbe durata fino a quando qualcuno non avrebbe preso il boccino d'oro: esattamente come in una normalissima partita di quidditch.
<AZZURRA! AZZURRA, MI SENTI?> gridò Robin, sperando in una risposta, o almeno in un cenno.
Poi vide tre sagome nere sfrecciare dalla direzione opposta;
sicuramente dovevano essere Keller e Lagerfeld con un'Azzurra per nulla abituata al ruolo di cercatrice.
Per quanto la ragazza conoscesse bene il quidditch, non poteva certo improvvisarsi cercatrice da un giorno all'altro dopo anni e anni passati a giocare nel ruolo di portiere.
<Azzurra stai il più attaccata possibile ai due!> urlò Robin come indicazione.
Non era molto la distanza che la divideva dai tre, ma con quel rottame di scopa non sarebbe riuscita a raggiungerli neanche con un miracolo.
Un bolide le passò a pochi passi dalla sua faccia, costringendola a fare una giravolta su se stessa.
<Non dirmi che pensavi di averla fatta franca!>
Helga era tornata alla carica; solo che al posto di distrarre i campioni, se l'era, nuovamente, presa con Robin che non poteva fare altro che stringere i denti e provare a seminarla.
Ma più Robin accelerava e più Helga  sembrava avvicinarsi.
<Crouch stai attenta al prossimo bolide!>
Robin provo a schivarlo, ma la colpì sullo zigomo destro;
il dolore era allucinante e Robin dovette trattenersi dal non mettersi a piangere.
Sentiva che il suo zigomo si stava gonfiando e iniziava a pulsare.
Si tolse gli occhiali nonostante il brutto tempo e ripartì alla volta del boccino e di Azzurra.
Riuscì a schivare un primo bolide, ma il secondo che le arrivò in pieno volto la stese completamente;
svenne sul colpo e cadde dritta nel lago.

Azzurra si accorse che Robin era stata colpita e lasciò perdere il boccino d'oro per cercare di aiutarla, ma era arrivata troppo tardi: di Robin non c'era più traccia.
Emilia e Ludo, che avevano assisto alla parte finale dell'episodio volarono in fretta verso gli spalti, per riportare l'avvenimento;
alcuni degli altri ragazzi invece, attirati dall'urlo agghiacciante di Azzurra, giunsero sul luogo dell'accaduto e provarono a rimanere impassibili.
João e Gilderoy si fecero scuri in volto e furono tentati di buttarsi in acqua, fermati solo da Giselle, che non la riteneva una buona idea.

Silente, non appena apprese la notizia, dichiarò la sfida ufficialmente conclusa e si fece portare da Ludo Bagman fino al luogo in cui pareva essere precipitata Robin.
Lumacorno invece se la prese con Barty e lo accusò di negligenza di fronte a tutti i presenti;
ad intervenire furono la McGranitt e Madama Bumb che si preoccuparono di tenerli distanti.
Nel frattempo gli studenti vennero fatti rientrare a scuola, tranne i malandrini, Lily, Marlene, i fratelli di Robin e Barty Jr., che sarebbero rimasti immobili fino a quando non avrebbero visto Robin tornare.
I campioni e i battitori che erano tornati sulla terraferma, ricevettero l'ordine di tornare a scuola.
Helga, nonostante il gesto sconsiderato e imperdonabile, sembrava avere la coscienza pulita e rientrò ad Hogwarts come se nulla fosse accaduto.
Barty Jr., sicuro che la battitrice bulgara centrasse qualcosa, incominciò ad insultarla pesantemente:<Sei stata tu brutta stronza a colpire Robin! Io giuro che ti ammazzo! Lo giuro!>

Avanti Robin, non può finire tutto così! Lascia che ti aiuti...

°°°

патетичен: PATETICO in bulgaro.
-> non conoscendo la lingua mi sono affidata al traduttore...😅
Spero vivamente che sia giusto!🤞🏼

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