CAPITOLO 29

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Il giorno della terza e ultima prova era, finalmente, giunto; e gli studenti di Hogwarts erano pronti a sostenere la loro campionessa.
<Scommetto 5 galeoni che a vincere sarà João.> sbottò Edinho, cercando di attirare l'attenzione dei grifondoro.
Remus, schifato, rifiutò categoricamente di accettare la scommessa; Edinho trovò due offerenti in James e Sirius, che alzarono l'offerta a 8 galeoni sulla vittoria di Azzurra.
<Ma voi inglesi siete dei folli!>
Robin arrivò poco dopo con notizie fresche riguardanti lo stato d'animo della corvonero.
<Allora?>
<È completamente fuori di sé; teme di non farcela e di deluderci...>
Lily si colpì la fronte e disse:<Ma se è così brava!>
<Tanti problemi per nulla...> commentò Marlene, tra un ricamo e l'altro.
<Perché non ci hanno esposto in che cosa consiste la prova?> domandò Peter.
<Zio Barty vuole creare l'effetto a sorpresa.> rispose Robin, sedendosi e posando gli occhi sui waffles che avrebbe addentato.
Remus allungò un foglietto a Robin, che lo aprì, con nonchalance, e lo lesse.

"Sta sera c'è la luna piena.
Non sei obbligata a venire."

Robin alzò il pollice e aggiunse:<Verrò.>
Remus, per ringraziarla, le sorrise e le fece l'occhiolino.
<Quando ricominceranno le partite di quidditch?> chiese Lily.
<Quando quest'angoscia di torneo sarà terminato.> rispose Robin, che non ne poteva più di ospitare, per quanto simpatici fossero, gli studenti stranieri.
<E hai già firmato il contratto per l'anno prossimo?> domandò, un po' preoccupata, Marlene.
<Non penso firmerò qualcosa...>
<Come sarebbe a dire? Eri così entusiasta all'inizio dell'anno!> esclamò Ramoso.
Robin scosse il capo e spiegò il motivo per cui non avrebbe lasciato la scuola:<I miei genitori non erano del tutto convinti; e ora che si sono trasferiti in Francia, le possibilità che i miei nonni mi lascino andare sono pari a nulla. Anzi, sono totalmente inesistenti.>
<Peccato...> sospirò Felpato.
<Meglio; così vinceremo la coppa per altri due anni!> disse James <Ovviamente mi dispiace, eh...>
Robin si mise a ridere e ripeté:<Sì sì, ovviamente.>

Gli spalti erano pieni; i corvonero si erano posizionati nelle file più vicine all'arena, per poter stare il più vicino possibile alla loro campionessa.
<Riuscite a vedere qualcosa?>
Robin si alzò e si sporge verso il parapetto, poi si girò verso i malandrini e disse:<Ve l'avevo detto io che avremmo dovuto muoverci! Da questa altezza non si riesce a distinguere neppure i campioni; sembrano tante piccole macchioline!>
<Felpato, è tutta colpa tua!> lo accusò James.
<Ma non è vero; se Codaliscia non si fosse abbuffato come il suo solito, probabilmente ora saremmo nella tribuna VIP accanto a Silente!>
Robin tirò fuori il binocolo che le era stato regalato da Azzurra e puntò dritta verso la tribuna dei professori.
<Se vuoi, Felpato, c'è un posto libero affianco a Moody. Trai le tue conclusioni.>
<Cosa diamine ci fa quello ancora qui, per Godric?> frignò Sirius, mettendosi le mani nei capelli.
<Ospite d'onore al pari di Barty...> rispose Robin, spostando lo sguardo verso l'arena in cui i vari campioni si stavano riscaldando.
Silente e Barty avevano raggiunto i campioni all'interno dell'arena; il funzionario del ministero, poi, spiegò in che cosa consisteva la terza, e ultima, prova.
<I campioni dovranno duellare contro le loro più grandi paure e contro i presidi.
I due migliori si affronteranno in un ulteriore duello.
Signorina Pompeo, lei è la prima.>
Il grande armadio in cui veniva tenuto il molliccio venne fatto posizionare al centro dello spiazzo; da esso uscì la più grande paura di Azzurra: il cadavere di sua madre.
Azzurra rimase immobile nel vedere il molliccio; sembrava che stesse per mettersi a piangere.
<Avanti, Azzurra!> gridò Lily <Puoi farcela!>
Anche gli altri ragazzi incitarono Azzurra, che si fece forza e, con tutto il fiato che aveva in corpo, urlò:<RIDDIKULUS!>
Il cadavere della mamma di Azzurra esplose in una luce argentata, scomparendo dalla visuale;
al suo posto comparì il preside di Durmstrang, pronto a distruggere tutti i campioni che avrebbero, in ogni modo, potuto impedire la vittoria del suo studente.
Non le diede neanche il tempo di pensare ad un incantesimo, che provò a schiantarla.
Azzurra lo schivò per un pelo e poi cercò di disarmare il mago tedesco, che fu più lesto e creò uno scudo di protezione.
<Confundus!> gridò Azzurra, puntando la bacchetta contro l'uomo, che, preso alla sprovvista, cadde all'indietro.
<Expelliarmus!> aggiunse subito dopo la ragazza, disarmando il mago, mettendo fine al duello.

L'Erede di GrindelwaldTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang