CAPITOLO 12

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Robin era appena uscita dall'ufficio di Silente, quando si accorse che era in ritardo per la lezione di difesa contro le arti oscure.

Sapeva già quale sarebbe stato il commento della professoressa Greengrass:"Sempre in ritardo signorina?"
Alcune volte la adorava, altre voleva strangolarla...

Bussò ed entrò.
I presenti si girarono verso di Robin, che si sentiva in leggero imbarazzo.
L'unico posto libero era vicino ad Allock;
Robin tentennò e la Greengrass se ne accorse:<Avanti Crouch, siediti!>
La ragazza eseguì l'ordine e prese posto in prima fila affianco al biondino.
<Dov'eri?>
<T'importa tanto?>
<Scusa se mi sono preoccupato per te...>
<Ero da Silente.> rispose secca lei.
<Non serve dirmelo così, sai?>
<E come vuoi che te lo dica?!
Mio caro Gilderoy ho avuto un colloquio privato con il preside?> sbottò lei.
<No, ma puoi sforzarti di essere gentile per lo meno!>
La Greengrass rivolse uno sguardo omicida nei confronti dei due studenti che stavano disturbando la lezione.
<Non solo arrivi dopo a lezione, ma anche fai come se fossi a casa tua!> intervenne la professoressa <5 punti in meno a Grifondoro e a Corvonero.
E per punizione dovrete scrivermi un'intera pergamena sui mollicci, che a quanto pare non avete fatto...> aggiunse acida.
<Grazie tante Robin.>
<Non c'è di che.>

<Qualcuno di voi sa cosa sono i mollicci?>
Una corvonero alzò la mano e rispose correttamente.
<Bene, la signorina ha riacquistato i punti persi dal signor Allock.>
Robin era sicura che quella mattina la Greengrass avesse mangiato una tentacula velenosa in grado di renderla acida come pochi.
Sarebbe stata una battuta da fare, se non fosse che Robin aveva già fatto fatto perdere alla sua casa abbastanza punti per quel giorno.
Ma non diciamo sciocchezze! Se la battuta fosse venuta in mente a Sirius oppure a James, nessuno dei due si sarebbe fatto scrupoli a raccontarla a tutti.
<Professoressa, ma si è mangiata una tentacula velenosa a colazione?
Perché al posto di insegnare sputa veleno in continuazione.> disse infine Robin, acquistando l'ammirazione dei malandrini e qualche risata.
Anche la Greengrass rise e chiamò Robin davanti.
<Intanto si è anche conquistata una bella punizione con il signor Gazza per sta sera.
E altri 5 punti in meno per i Grifondoro.>
Robin pensò che quelli erano punti persi a fin di bene e, non curante delle occhiatacce che Lily e Marlene le rivolgevano, prese posto in prima fila.
<Signorina Crouch?>
<Sì professoressa?>
<Dove diamine è la sua bacchetta?!>
La ragazza erano già da qualche mese che non usava quello strumento, si stava esercitando per conto proprio con gli incantesimi non verbali.
E non aveva di certo bisogno della bacchettina per farli.
<Lei non si arrabbia se le dico che l'ho lasciata in dormitorio?>
La Greengrass si mise a ridere, una risata isterica secondo Robin, e porse la sua bacchetta alla ragazza, che prese l'aggeggio con un po' di riluttanza e sussurrando un "grazie".
<Non abbiate paura! I mollicci prenderanno la forma della vostra paura più grande, ma non possono farvi male.> poi schiarì la voce e scandì bene la frase seguente <Dovete dire con chiarezza: RIDDIKULUS!>
Tutti gli studenti presenti ripeterono la parola in coro.
Il molliccio si stava dimenando all'interno dell'armadio;
e la cosa spaventò non poco alcuni dei ragazzi.
Robin pareva essere a suo agio, cosa che non si poteva dire di Lupin e Peter.
<Ricordatevi, mantenete la calma e pensate a qualcosa di buffo che vi fa sentire a vostro agio.
Signorina Crouch, si prepari!>
Robin odiava quando i professori prima le davano del lei e poi del tu; significava passare da essere rispettati a essere ritenuti degli scarti della società.
Poi tutti i suoi pensieri furono solo per quel dannato molliccio, che non appena uscì assunse la forma della paura di Robin: lei stessa.
Il molliccio diventò la copia esatta di Robin che vestiva degli abiti neri e la sciarpa di Serpeverde;
occhi di colore diverso: quello sinistro nero e quello destro bianco, capelli scuri, quasi neri, e corti fino alle spalle e pelle decisamente più chiara.
La copia di Robin indossava anche una collana con una forma strana: un triangolo con al suo interno un cerchio e una linea verticale che divideva a metà le due forme geometriche.
Al posto di cercare di sconfiggere il molliccio, rimase lì a guardare la sua copia esatta.
La dark Robin le tese una mano e, con una voce simile a quella di un serpente, disse:<Sseguimi Robin... diventiamo grandi inssieme.>
Gli altri maghi e streghe si erano ammutoliti, mentre la professoressa sembrava stesse per esplodere di rabbia da un momento all'altro.
<Avanti, Crouch! Cosa aspetti a sconfiggere la tua paura!> gridò la professoressa.
Lei, affascinata dalla sua copia, scosse il capo e rivolse alla Greengrass:<E se io non volessi sconfiggerla?>
La donna diventò rossa di rabbia e cominciò a urlare come una pazza; proprio mentre Robin stava per stringere la mano alla Robin cattiva, venne spintonata dall'altra parte della classe.
Il molliccio prese di nuovo la forma di Robin, sta volta però il molliccio rappresentava una Robin morente.
La classe si spaventò, ma chiunque avesse paura che Robin morisse, mantenne la calma e scandì bene la formula:<Riddikulus!>
Il Robin-molliccio esplose in un fascio di luce e prese la forma della paura del mago successivo.

L'Erede di GrindelwaldWhere stories live. Discover now