CAPITOLO 21

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Come promesso, Robin e Gilderoy non avevano più parlato del bacio che si erano scambiati, ma temevano che Pix avrebbe vanificato tutti i loro sforzi non appena gli altri studenti sarebbero tornati a scuola.

Gli altri ragazzi arrivarono la sera dell'otto di gennaio e vennero accolti come se si fossero allontanati dalla scuola per mesi.
Robin era seduta al tavolo del grifondoro assieme ai maghi di Castelobruxo.
I malandrini e le ragazze presero posto vicino all'amica e la tempestarono di domande;
Robin era molto contenta di rivederli e di constatare con i suoi occhi che Remus stava bene e che era tornato ad essere il semplice e dolce ragazzo per cui aveva preso una sbandata.
<È vero quello che si dice in giro?> chiese James, tirando una gomitata a Robin.
<Che cosa si dice in giro?>
<Che Silente è stato aggredito il giorno di Natale da tre mangiamorte ed era in compagnia di una strega.> rispose Sirius.
Robin posò il bicchiere sulle labbra e bevve, poi rispose:<Non ne ho idea...
Mi sono allontanata per un po' nel pomeriggio per andare a leggere.>
<A casa mia non si parla d'altro.> disse Sirius <Ce lo ha detto Regulus una settimana dopo l'accaduto.
Lui lo ha appreso da alcuni suoi amici tramite lettere. Altro non so.>
Robin era sicura che i Lestrange, oppure lo stesso Voldemort, avessero messo al corrente tutti gli altri della loro grandissima impresa finita male e che qualcuno lo avesse raccontato a Regulus.
Hai intenzioni di farti torturare ancora?
Mi farei torturare solo per darti fastidio.
Al nostro tavolo non si fa altro che parlare di Silente e della misteriosa strega.
Mi meraviglio che i Lestrange non mi abbiano nominata dato che Bellatrix mi ha riconosciuta.
Bellatrix? Bellatrix Black?
Bellatrix Lestrange. Ha sposato Rodolphus lo scorso mese.
E non lo sapevo.
Perché mi racconti queste cose?
Perché sei una delle poche persone che conosce la faccenda.
Non dire nulla.
Non che mi andasse di farlo...
Non ho un gran feeling con i miei compagni di casa.
Manterrò il segreto.
Ti ringrazio, Severus.
E non parlare dei Lestrange.
Ti ho già detto che non lo farò.
Okay, ma non scaldarti.
Piton le fece cenno di lasciarlo in pace e di mangiare.

Remus aveva chiesto di poter scambiare due parole con Robin.
<Robin, vorrei dirti che mi dispiace per come mi sono comportato.
Ero arrabbiato e non ti vedevo da più di un mese; non ci ho visto più dall'ira e me la sono presa con te.>
<Non ti preoccupare Remus, avevi tutte le ragioni per avercela con me...
Amici?>
Remus strinse la mano di Robin e annuì:<Amici!>
<È vero che hai baciato Allock?>
<Eravamo sotto al vischio; tutta colpa di Pix.>
Remus ridacchiò e appoggiò una mano sulla schiena di Robin.
<Ora che siamo solo amici potrei fare persino il tifo per voi due!> disse lui, mantenendo un tono di voce sereno e senza nessun velo di rancore.
<Ti prego, no.
A proposito, come fai a saperlo?>
<Pix non è certo il tipo che tiene tutto per sé; deve far conoscere a tutti le sue malefatte.>
Mentre i due stavano parlando, Stanley fece prendere loro un spavento, piombando alle loro spalle.
<Stan, ma che cosa fai?!>
<Mamma e papà partono!> gridò.
<Come prego?>
<Me lo ha appena riferito il nonno.
Mamma ha ottenuto la cattedra di pozioni a Beauxbatons.> spiegò Stan in poche parole.
<Adesso? A metà anno?>
<La docente attuale è in maternità e ha già accettato un lavoro part-time per seguire il nascituro.>
Robin si accontentò della risposta che il fratello le aveva dato e chiese, poco dopo, se c'era dell'altro.
<Ah sì! Papà sarà ambasciatore del ministero della magia inglese in Francia.>
Remus si complimentò con i due fratelli e, con la scusa di dover andare a confabulare con i malandrini, li lasciò discutere e scambiarsi ulteriori impressioni.
<Quando partiranno?>
<La prossima settimana.>
<E li rivedremo prima o poi?>
<Per ora no...
Passeremo la Pasqua con i nonni.>
Solo l'idea di trascorrere le vacanze con i nonni paterni, per quanto volesse loro bene, fece rabbrividire Robin.
<Non sarà poi così male.>
<Buonanotte, Stan.> disse infine lei, dandogli un bacio sulla guancia.

L'Erede di GrindelwaldWhere stories live. Discover now