CAPITOLO 13

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Era giunta l'ora della punizione.
Robin si preparò e si armò di tanto coraggio;
salutò la Signora Grassa e partì alla volta dell'ufficio di Gazza.

Arrivò di fronte alla porta e deglutì, poi bussò.
Robin udì un seccato "avanti" ed entrò.
Gazza le rivolse un sorriso smagliante, che sfiorava l'inquietudine, e le fece cenno di entrare.
Robin varcò la soglia dell'ufficio e rimase in attesa di ordini.
Che poi, ufficio...
Era un semplicissimo sgabuzzino tutto disordinato e pieno di cianfrusaglie; per non parlare dell'umidità e della scarsa luminosità di quel buco.
<Ma davvero passi qui il tuo tempo libero?>
Gazza farfugliò qualcosa di incomprensibile e tornò a cercare qualcosa con Mrs. Purr, la sua odiosa gatta.
<Tieni, Crouch.> disse infine lui, mantenendo il ghigno stampato in faccia, e porgendo alla ragazza una semplice scopa.
<Oh no...> sospirò lei.
<Oh sì...> gracchiò il bidello.
<Non finirò mai entro domani mattina!> protestò Robin.
<Affari tuoi, Crouch.> si limitò a dire Gazza.
Robin seguì tutte le direttive del bidello, senza sgarrare.
Cercò di scambiare qualche chiacchiera con lui, ma ogni tentativo fu un buco nell'acqua; Gazza si rifiutava di rivolgere la parola a Robin, che ad un certo punto si ritrovò a parlare da sola.
<Non so neanche perché se la sia presa tanto per la battuta sulla tentacula, in fondo era troppo acidella...>
<Crouch?>
<Sì?>
<Smettila di parlare da sola, perdi solo tempo prezioso.>
Robin sbuffò e tornò a spazzare con più foga i pavimenti della scuola di magia.
<Ma devo pulire anche i bagni?>
<Ci puoi contare!>
<Anche quello di Mirtilla Malcontenta?>
<Anche quello.>
Volevano liberarsi di lei, ammazzandola di lavoro.
E che fine orribile.

<Gazza?> lo chiamò Robin mentre stava pulendo uno dei bagni.
<Che vuoi?> chiese lui senza mai togliere lo sguardo dalla ragazza.
<Ma tra te e la Pince c'è qualcosa?>
<No. E poi di certo non lo verrei a dire a te.> rispose lui <E mi pare che tu abbia una fissazione...> aggiunse.
<Era per fare un po' di gossip.> si giustificò lei mentre lavava uno dei water.
Il bidello scosse il capo e rivolse qualche frase alla gatta, che se ne stava ai piedi del suo padrone e talvolta miagolava: giusto quando Robin sbagliava.
<Sei proprio sicuro che il bagno di Mirtilla Malcontenta abbia bisogno di essere pulito?>
<Mi pare di averti già risposto.>
<Io chiedo!> disse lei alzando le mani in segno di resa e facendo la faccina innocente.
<Avrei voluto risparmiartelo; ma sono solo le tre di mattina...>
Robin sbadigliò e pensò che forse la battuta sarebbe stato meglio non dirla, in fondo era per colpa di quella se stava lì con Gazza a pulire la scuola.

Quando arrivarono di fronte al bagno di Mirtilla Malcontenta, Robin tentennò e cercò di liberarsi dalla presa di Gazza, che aveva preso la ragazza per il colletto e l'aveva letteralmente trascinata fino al bagno.
<Se ti dicessi che ti voglio bene, tu mi lasceresti andare?>
<Non me ne faccio nulla della tua bontà.
Poi manca ancora una parte di castello da pulire.>
<Io non gratterò via il guano di gufo presente nella guferia!> sbottò la ragazza.
<Ricordatelo, alle 9 iniziano le lezioni. Se fossi in te, io mi darei una mossa.>
Robin prese l'occorrente e prima di ricominciare a pulire tavolette dei bagni, proferì con tono solenne:<Mi auguro di entrare nella Hall of Fame di Hogwarts e del mondo magico!>
<Vedrò che cosa posso fare.> disse Gazza appoggiandosi al muro e attendendo che Robin finisse.

<Chi sei?> chiese una vocina acuta a Robin.
<R-Robin Crouch. Tu invece?>
La vocina non rispose.
<Okay...> commentò Robin.
<Okay che cosa?!>
<Allora ci sei!>
Una sagoma blu, probabilmente un fantasma, si piazzò di fronte alla grifondoro.
La ragazza fantasma se ne stava zitta con le braccia incrociate al petto e con la faccia imbronciata.
<Tu devi essere Mirtilla Malcontenta, vero?>
<Sì sì. Sono io! Cosa fai?>
<Faccio ciò che Gazza non vuole fare.> rispose lei alzando il tono di voce, in modo che il bidello riuscisse a sentirla.
<Sei stai facendo di tutto per pulire la guferia, sei sulla strada giusta!> ribatté lui, con la sua voce insopportabile.
<Perché non usi la magia?> domandò il fantasma.
<Perché sono in punizione. E in punizione la magia non si usa...>
Mirtilla non sembrava di buon umore e se la prese con Robin.
Si tuffò nel water che stava pulendo Robin, causando una piccola esplosione.
Robin ringhiò e sibilò:<Io odio questa punizione.> poi fece un respiro profondo e ripeté a bassa voce:<Fallo per la Hall of Fame. Fallo per la Hall of Fame...>

L'Erede di GrindelwaldWhere stories live. Discover now