CAP LXIV Come prima e più di prima

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- Negativo –

Il mio è solo un semplice sussurro.

Un sospiro che lascia uscire fuori la paura. Svuota cuore, anima e polmoni. Il torace di Giulia si alza e scende. I suoi occhi si socchiudono, le spalle si rilassano.

- Negativo – ripeto, più a me stessa che a lei.

Voglio sentire il suono di questa parola. Assaporare e metabolizzarne ogni singola lettera.

- Non posso crederci.- La voce di Giulia è fioca e cauta.

- La seconda striscia non si è colorata. Non sei incinta. – dico.

Lei balza in piedi e si fionda contro di me, – Questo incubo è finito!-

Una lacrima si libera dietro l'altra. Lacrime di liberazione e sollievo, di felicità. Giulia mi stringe nell'abbraccio più vero, intimo e speciale che abbia mai ricevuto.

Quando ci allontaniamo abbiamo le guance bagnate, ma siamo molto più rilassate. Il cuore riprende a battere, fino a rompere la lastra di ghiaccio soffocante. Il freddo dell'anima si trasforma in umidità e tepore, sciogliendo del tutto la spessa pellicola refrigerante.

Le tempie smettono di pulsare e riprendono a pensare. Posso di nuovo parlare senza nessun peso opprimente. E' la sensazione più pura mai provata nella vita.

Giulia si tampona gli occhi con della carta igienica. Poi ne passa anche a me. Usiamo un rotolo intero, con il rischio di intasare lo scarico.

Il turbine di acqua porta via la carta come una grande aspirapolvere.

Con essa risucchia anche i brutti pensieri.

Mi sento svuotata, liberata da un macigno. Sono ad un passo dall'uscita del tunnel nero. Posso vedere la luce. Posso assaporare la rinascita.

Giulia si abbassa a prendere da terra il test. - Siamo certe che è negativo, non è vero? - Lo rigira tra le mani, - Non ti sembra che la seconda linea sia leggermente marcata? Una piccola sfumatura qui,in questo punto...-

Poso di nuovo l'attenzione sullo stick, che credo sognerò ogni notte, da adesso in avanti. - No Giù. Nessuna sfumatura. E' negativo, è evidente! -

Lei annuisce e distoglie lo sguardo dal trabiccolo, - Siamo sicure? Voglio dire, questi test lo sono? -

Alzo le spalle, - Immagino di sì. -

Lei non sembra molto convinta, - Allora perchè un simile ritardo? -

- Non ne ho idea. A me capita spesso. Se per te è la prima volta, forse dovresti farti visitare da uno specialista. -

- Hai ragione, ma sono minorenne. Non posso andarci da sola, e nè voglio chiederlo a mia madre.-

- Giù su questo genere di cose non sono molto ferrata – sospiro, a corto di consigli.

- Tu sei l'unica con cui posso parlarne. Se i miei venissero a sapere che ho avuto dei rapporti, credo mi ucciderebbero!-

Vacillo. Tra i suoi rapporti è incluso pure quello con il mio ragazzo.

La mente rimasta concentrata sul maledetto test, adesso torna di nuovo al dolore della menzogna. La mia attenzione si sposta sulla vasca da bagno.

La vasca del peccato.

Chiudo gli occhi. Le pareti sembrano crollare lentamente.

La toilette diventa piccola e soffocante. Il respiro di Giulia rimbomba a ritmo con quello di Riccardo. Le loro voci si mescolano all'odore di bagnoschiuma, mentre gli abiti giacciono a terra, ai piedi della tinozza.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora