CAP LXVII Rebecca fiamme e baby-dool

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Rebecca

Tutte le fotografie giacciono inermi sul davanzale.

Afferro l'accendino, lo porto davanti al naso. La fiamma mi illumina gli occhi. Piego appena la mano. La lingua di fuoco tocca lo spigolo della prima immagine, incendiandola.

Il volto magro e allungato di Alfred si carbonizza lentamente.

Il fuoco mangia completamente la carta lucida, lasciando sul piano solo della misera cenere. Di nuovo innesco la miccia e prendo la seconda foto.

Io e Alfred la vigilia di Natale, due anni fa.

Le dita tremano mentre avvicino la fiamma alla carta.

Una lacrima fa capolino, la caccio indietro.

Non posso piangere. Non piango mai.

Il volto sorridente di Alfred, le mani che sorreggono grandi pacchi regalo e il maglione color ghiaccio si disfano lentamente nel posacenere.

Passo una foto dopo l'altra vicino all'accendino. Ogni momento della vita con il mio ex scompare, inghiottito dalla lingua di fuoco divoratrice.

Non avrei mai pensato di arrivare a compiere un gesto tanto drastico, ma in questo momento è la cosa più giusta. Cancellare, annientare, distruggere, tutto ciò che mi lega a Alfred e al nostro passato insieme.

Basta false speranze. Basta malinconici ricordi.

Devo andare avanti!

Non posso più fingere indifferenza. Alfred non mi ama, forse non mi ha mai amata, neanche prima del suo viaggio all'estero.

In questi anni non ho voluto vedere la realtà.

Ho accettato tradimenti e mancanze. Ho creduto che la separazione avrebbe potuto guarire il mio amore malato, ma non è stato affatto così!

Non ci sarà nessun ritorno di fiamma, nessun amore da recuperare.

Alfred mi considera solo una ex fidanzata, aperta e disponibile.

Non posso accettare ancora questo suo gioco malsano!

Il cumulo di cenere sul davanzale è ciò che resta di una storia d'amore apparentemente felice.

Soffio forte. I residui di cenere volano via, sospinti dal vento.

Affacciata alla finestra, li osservo volteggiare verso il giardino.

Il cancello della tenuta è chiuso. L'auto di mio padre parcheggiata nella grande aia. Questa sera di Halloween avrebbe potuto essere diversa.

Se solo mio padre mi avesse concesso di andare alla festa di Federico.

Purtroppo non ho potuto sottrarmi alla presentazione ufficiale della nuova donna che ha rapito il cuore di papà. Per tutta la durata della cena, la signora dai capelli mogano e le unghie laccate, mi ha riempita di domande.

La scuola, i miei cantanti favoriti, i libri che leggo!

Da brava figlia, ho risposto con un falso sorriso sulle labbra.

Alla mezza mi sono rintanata nella mia stanza e ho dato libero sfogo alla furiosa rabbia innata. Accanirmi sulle foto di Alfred è stato qualcosa di veramente liberatorio. Da questo istante quel ragazzo appartiene al passato.

Niente più foto, niente più spazi nel cuore.

Chiudo la persiana e serro le ante della finestra.

Indosso il baby-doll bianco e le ciabattine di pelo rosa.

Mi sento più leggera.

I momenti felici con Alfred sono ormai persi nella notte dei tempi.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin