CAP. XIX Migliori Amiche

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La stanza di Giulia sembra un vero e proprio campo di battaglia, fazzoletti di carta sparsi ovunque come poveri caduti in guerra.

La radio trasmette una semplice e melodiosa Give me Love e la voce di Ed Sheeran fa calare la stanza in una dolce tristezza e tenera malinconia.

Sono le diciotto e trenta ed è più di un'ora che combatto contro la disperazione totale della mia migliore amica.

- Io sono innamorata di lui...- si soffia il naso - non posso pensare alla mia vita senza di lui-

Ascolto in silenzio, senza trovare parole giuste per consolarla, anche perchè qualsiasi cosa mi passi per la testa, sembra ridicola e inutile in confronto ai suoi pianti.

-Mi ha mollata così da un momento all'altro - la voce trema - mi ha usata per i suoi sporchi comodi e poi mi ha gettata via, come uno straccio vecchio ed usato! -

Mi sporgo in un abbraccio. - Ti va di uscire? - passo i palmi sulle sue guance, asciugando tutte le lacrime presenti. - Altrimenti qua rischiamo di annegare!-

Giulia sorride tra i singhiozzi. - Hai ragione, per oggi non voglio più sentire parlare di Riccardo, Rebecca e di tutte le sue cazzo di amichette che si porta sicuramente a letto! - si fa improvvisamente seria e riflessiva - anzi non solo per oggi, voglio cancellare tutta questa merda dalla testa per sempre! - balza in piedi e si dirige verso il bagno, lasciando la porta appena socchiusa.

Mi lascio cadere indietro sul letto e faccio un paio di respiri profondi.

Il rumore dell'acqua del lavabo scorre nell'altra stanza. Approfitto dell'assenza di Giulia per tirare fuori il cellulare dalla tasca dei jeans e rileggere il messaggio di Riccardo di questa mattina.

Poi prendo una buona dose di coraggio e gli scrivo una risposta: * Ho trascorso il pomeriggio a consolare un cuore che hai malvagiamente spezzato. Comunque ti perdono. Ari *

Mentre il messaggio prende il volo, mi chiedo se dire o meno a Giulia di quello che è successo con lui sia corretto. Magari evitando il marcato ravvicinamento di sabato sera e accennando soltanto al suo esploit brutale e aggressivo.

Porto il cellulare al petto e alzo gli occhi al soffitto.
Sì, devo farlo! Per correttezza.
Soltanto che adesso non è il momento migliore.

Giulia non sta bene e rincarare la dose con altre cattive considerazioni sul suo amore sfumato, la renderebbe ancora più nervosa e triste.

La porta del bagno si apre e la mia amica viene fuori con i capelli tirati in alto, stretti da un grosso elastico nero - credo che un gelato pistacchio e cioccolato sia sufficiente a tirarmi sù di morale! - alza le spalle in un sorriso, smorzando la disastrosa situazione.

- vada per il gelato! - le prendo la mano e non la mollo fino a quando, venti minuti dopo, non sediamo su una delle panchine di Villa Torlonia, con un carico e corposo cono tra le mani.

Mentre gustiamo la nostra dolce merenda, il telefono di Giulia vibra annunciando un sms.

Stando ben attenta a non far crollare la cupola cremosa e verdastra sfila l'apparecchio dalla borsa a tracolla e legge ad alta voce: * Ciao, come ti senti? Spero di averti tirato su di morale questa mattina. Un abbraccio. Leo*

- Leo ?- domando leccando la crema che sta colando indisturbata sulle dita - Il nostro Leo?-

Lei annuisce. - Già -

- Quando stamani sono entrata in classe e gli ho detto quello che era accaduto è sparito come un fulmine, sono felice che sia riuscito a raggiungerti e ti abbia fatto buona compagnia! - ammetto.

Giulia annuisce. - Gli ho raccontato come Riccardo si è comportato con me e devo dire che è stato molto dolce e comprensivo, avevo sottovalutato questo lato del suo carattere - si pulisce le labbra con un tovagliolino, - della serie anche i maschi hanno un cuore! -

- è cotto di te Giu..neanche si vedesse!-

Lei batte una mano sul mio ginocchio, spingendolo - ma cosa dici? - ridacchia - stiamo parlando di Leo! Il timido e imbranato Leo! -

- ma anche il timido e imbranato Leo ha un cuore! - la schernisco - e secondo me su quel cuore è inciso un solo e unico nome , il tuo! -

Lei continua a ridere divertita. Non mi sembra di aver detto niente di strano infondo! Leo è un ragazzo semplice e in gamba. Dove sta scritto che anche lui non possa innamorarsi?

Il cielo pian piano si scurisce, lasciando posto a due grandi nubi nere.

Nel parco un vento leggero sale, scostando le foglie a terra e inarcando appena i rami degli alberi sulle nostre teste.

Giulia si stende sulla panchina e posa la testa sulle mie ginocchia.

Chiude gli occhi e respira forte - ti voglio bene - dice.

Il mio cuore si stringe e le mie labbra tremano appena. Poso le mani sui suoi capelli e le rispondo: - Anche io -

I miei occhi si spostano verso il cielo, quasi a convincersi che le parole colmino qualsiasi dubbio e paura che risiede all'interno dell'animo.

Prima che si metta a piovere torniamo a casa, dove ceniamo, ingozzandoci di patatine e affettati che troviamo in frigorifero.

- meno male che ci sei tu - gli occhi azzurri della mia amica si insinuano nel pozzo nero dei miei.

- non potrei mai lasciarti da sola, lo sai - sorrido.

Lei annuisce e infila in bocca l'ultima fetta di salame.

Fuori inizia a piovere più insistentemente e noi ci sentiamo piccole e giovani.
Insieme, a pancia piena e al caldo ci ricarichiamo, pronte e determinate ad affrontare qualsiasi difficoltà.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Où les histoires vivent. Découvrez maintenant