CAP CXXV Il gioco delle candeline

34.5K 1.3K 309
                                    

Buonasera bellezza! - Marcello appare sulla soglia della porta e mi mette in mano un pacco fasciato da carta color zucchero, - tanti auguri! -

- Grazie - rigiro il pensiero tra le mani e gli faccio segno di accedere all'interno.

Lui si toglie il piumino, entrando nel corridoio, spavaldo e sorridente.

È fasciato da un pigiama di seta blu scuro, che accentua enormemente muscoli di spalle e braccia. Vedendolo così aitante e nel pieno delle forze, non posso fare a meno di pensare che qualche mese fa la sua presenza mi avrebbe portato letteralmente a perdere la testa, mentre adesso, dopo tutte le vicende, non causa più alcun turbamento.

Certo ammetto che è molto più di un bel ragazzo, ma il fascino da barista irraggiungibile permane solo a livello esteriore. Per quanto lui e la sua fidanzata abbiano chiesto perdono, io non riesco a dimenticare i torti subiti, ne' il disprezzo nel chiamarmi verginella, ne' le mani ruvide e grandi che cercano di infierire violenza sul mio corpo.

- Che bello qua! - Rebecca appare dietro di lui, muovendo i fianchi dentro un baby-doll bianco, quasi trasparente.

La guardo da capo a piedi, facendole una specie di radiografia a raggi laser, per concludere che il vero gioiellino del suo abbigliamento non è la veste, ma le ciabattine.

Pelo rosa e tacco a spillo!

Non credo di averne mai viste in giro di simili e la cosa è piuttosto inquietante.

Vorrei dirle che ha sbagliato strada, qui non siamo al "Moulin Rouge" de Paris, ma a casa Valenti, anzi, a casa Colonna, no, semplicemente a casa di Simonetta e Arianna.

Marcello passa un braccio attorno al collo della fidanzata e mi incita, - Coraggio! Apri il nostro pensiero! -

Fisso la scatola e mi domando cosa possa contenere. Dalla mente passa di tutto, anche il dubbio che si tratti di una bomba o qualche strano scherzo esplosivo. Titubante tiro il nastrino e strappo l'involucro. Dal contenitore fuoriesce una vistosa lampada con frange rosa e bianche. Mi sforzo di sorridere, - Che carina! -

Marcello molla un bacio sulla tempia della sua conquista, - Rebby, hai un gusto unico nello scegliere i regali! - si congratula.

Mentre mi affretto a rimettere il tutto dentro la scatola e chiudere il prima possibile i quattro lati, Giulia arriva dalla cucina con un vassoio colmo di tartine farcite, - Rebecca! - piega appena la testa in cenno di saluto, - Marcello! -

Loro elargiscono uno dei migliori sorrisi, che sembrano addirittura segno di eclatante paresi e vanno a sedersi sul divano.

- Credo che per quanto riguarda il cibo dovremo essere apposto - La mia amica posizione l'ingombro sul tavolino del salotto e posa le mani sui fianchi, guardando la distesa di vivande preparate con estremo impegno nel pomeriggio.

Il suo pigiama rosa è davvero carino con i cupcake sulle tasche e i bottoncini che sembrano spruzzi di panna montata. So che lei non è della mia stessa idea.

Il suo concetto di abito notturno consiste in t-shirt vecchie e slargate, ma questo pare essere un regalo da parte del fidanzato e quindi obbligatorio per l'occasione.

Il campanello suona e fanno il loro ingresso anche Leo e Matteo.

Si tolgono le rispettive giacche e mostrano l'abbigliamento congruo all'evento. Il pigiama di Leo è tempestato da pinguini che si abbracciano e ballano, mentre quello di Matteo è invaso da una rigogliosa flora e fauna equatoriale.

- Auguri amica mia! - Le braccia di Matteo mi cingono il collo, le sue labbra lasciano un leggero bacio sulla guancia.

Leo si avvicina, - Buon compleanno sedicenne! - mi depone nelle mani un piccolo pacchettino, - da parte dei tuoi migliori amici - indica la fidanzata e il mio compagno di banco.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now