CAP. LXVIII Un veliero in tempesta

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Matteo si alza in piedi, - Vuoi sapere cosa è il veliero? –

Annuisco, restando seduta, insieme agli altri componenti del cerchio.

Lui tira fuori dalle tasche tre sigarette tozze e spesse, – Una vera e propria bomba! – dice.

Posiziona ciascuna cicca all'interno di un foro sul collo di plastica, infine fa scattare l'accendino.

Alla mia sinistra, la ragazza con il cappello da strega batte le mani.

Qualcuno fischia.

Premo i palmi contro le orecchie, per evitare che la mia testa esploda.

Qualsiasi rumore sembra un fracasso terribile, a quanto pare l'Angelo Azzurro è nel pieno del suo effetto.

Matteo accende le cartine e solleva la bottiglia in aria, sballottando il liquido azzurro presente all' interno.

- Che il veliero abbia inizio! - proclama solennemente.

Sposto lo sguardo su Isac.

E' seduto compostamente e sembra sorridermi, o forse è solo una mia impressione, dal momento che non riesco più a distinguere i contorni di cose e persone.

- Gli onori al padrone di casa! - Matteo posa la bottiglia di fronte a Federico.

Quest'ultimo la prende tra le mani, - Alla pace, all'amore e al fumo! – esulta, nel suo travestimento da scheletro.

Con dimestichezza posa la bocca su una delle cartine e tira forte.

Poi sposta le labbra, ripetendo il gesto anche sulle altre due.

Dopo aver compiuto il rituale passa l'oggetto al suo vicino.

La bottiglia scorre di mano in mano. Osservo allibita, confusa e disorientata il susseguirsi di passaggi, tiri, esclamazioni.

Paolo, dopo aver compiuto il rito, consegna la bottiglia a Isac, lasciandosi cadere con la nuca contro la parete. Chiude gli occhi e intona "Hey Jude".

Isac posa le labbra delicatamente sulla prima cartina, ispira.

I suoi occhi dal liquido dentro la bottiglia si spostano ai miei.

Abbasso immediatamente lo sguardo sugli anfibi.

Quando rialzo la testa, la boccia ha già superato metà del cerchio.

Si sta avvicinando e la cosa mi fa salire letteralmente l'ansia.

Mi guardo intorno.

Perchè mi trovo in questa situazione? Con queste persone?

La bottiglia avanza.

Matteo sembra leggere nei miei pensieri. Si sbilancia a posare una mano sul mio ginocchio. Il calore emanato dal suo palmo riesce a rallentare i miei battiti.

- Tranquilla amica mia, ci sono io qui con te! - mi rassicura.

Forzo un sorriso, ma esce solo una smorfia senza forma.

La ragazza dal cappello a punta mi porge il fatidico veliero.

Il cuore si ferma. Le mani tremano come foglie, accogliendo la plastica dura del contenitore.

Cerco di mantenerlo ben dritto, per non far fuoriuscire la sostanza azzurra.

- Avvicina la bocca a una cartina e ispira! - comanda Matteo.

Le mie labbra si posano sulla sigaretta, le guance rientrano.

Matteo segue ogni mio movimento, - Non troppo forte! – si raccomanda.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Où les histoires vivent. Découvrez maintenant