Il rumore della pioggia contro i vetri mi risveglia bruscamente.
Tolgo dalle orecchie le cuffiette mute. Mi sono addormentata con la musica ma adesso l' ipod è completamente scarico. Mi tiro seduta sul letto e faccio mente locale. Sono nella mia stanza, la sveglia segna le tre e dieci minuti.
Balzo in piedi e in un lampo torna alla memoria tutto; l' occupazione, mio padre, le urla, la scoperta del succhiotto, la punizione...
Mi guardo intorno alla ricerca del cellulare, poi ricordo che lo ha sequestrato insieme al pc.
Corro verso la porta e provo ad aprire, ma ancora niente, la maniglia gira a vuoto.
Mi sento un uccellino in gabbia.
Cosa avrà pensato Riccardo? Avrà provato a telefonarmi ? Ed io non ho risposto!
Oh no! avrà creduto che l'ho abbandonato o che sono arrabbiata per qualche motivo...
E chissà cosa starà facendo adesso, quanto vorrei essere con lui!Faccio mentalmente un riassunto della mia assurda situazione. Sono intrappolata dentro alla mia stanza senza via di fuga, mentre la scuola è in piena autogestione studentesca e Riccardo mi aspetta tra le sue forti braccia.
Poi mi dico di respirare profondamente e buttare fuori. Infondo c'è sempre una soluzione! Ci deve essere!
Cammino avanti e indietro come una psicopatica, nei pochi metri quadri della mia camera da letto che è divenuta anche la mia prigione.
- Devo uscire di qui! Devo uscire...- mi avvicino alla finestra, apro i vetri e guardo giù.
Potrei saltare o scivolare sulla grondaia come un ladro, ma un forte capogiro mi spinge subito a richiudere la persiana. Sono troppo in alto e poi la pioggia, così violenta.
Poi qualcosa colpisce la mia vista.
Sopra al mobiletto vicino al letto c'è un vassoio con alcuni biscotti al cioccolato e un bicchiere di latte. Mi avvicino cauta, neanche si trattasse di una bomba a orologeria. I neuroni si attivano prontamente e realizzo che mia madre è entrata e ha lasciato dei viveri per il mio sostentamento.
Probabilmente dormivo così profondamente che non mi sono accorta di niente.
Nonostante abbia lo stomaco chiuso, una dose di carboidrati e latticini credo che mi faccia bene. Faccio per addentare un biscotto super calorico cioccolatoso quando vedo un post it attaccato al vassoio
"Tesoro mi raccomando stai attenta. Ti voglio bene" .
Sotto al bigliettino una chiave.
Resto con il biscotto a metà e la bocca spalancata.
Appena torno in me benedico mia mamma. E' un mito e l'ho sempre saputo!
Lancio via il biscotto e afferro la chiave, mollandole un bacio. La mia salvezza!
La chiave gira perfettamente e finalmente mi consente di evadere.
- Starò attentissima! Grazie mammina, grazie, grazie, grazie...- non finisco più di ripeterlo.
Indosso i leggins neri e gli stivaletti. Mi tolgo la camicetta che porto da questa mattina, metto una felpa e il piumino con il cappuccio.
- Amore corro da te...- chiudo la porta alle mie spalle facendo attenzione a non fare rumore. Attraverso il corridoio completamente al buio e in punta di piedi scendo in cucina.
La casa è immersa nel silenzio più totale, devo fare attenzione ad ogni minimo movimento, altrimenti rischio di cacciarmi in guai davvero seri. Scarto l'idea di andare a cercare il mio cellulare, troppo pericoloso. Prima esco e meglio è.
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IO + TE ( #WATTYS2015 )
Romance[COMPLETO] IN TUTTE LE LIBRERIE La versione cartacea è leggermente diversa da questa. La storia è stata suddivisa in una trilogia dalla CE Ultra LitEdizioni Arianna ha solo quindici anni, ma la vita la costringe ad affrontare problemi da adulta. S...