CAP CVIII Baby, ti porto a ballare!

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Isac scende dall'auto, - Et voilà, baby! - apre la portiera e fa in modo che mi sieda nel posto del passeggero. Compie il giro della vettura e torna a mettersi alla guida, - Sapevo che prima o poi sarei riuscito a portarti fuori, nessuno resiste al mio fascino -mette in moto

Fisso in avanti e non rispondo.

Lui sorride, - sto scherzando! - si gira appena, - sono felice di questo incontro, in effetti il tuo messaggio mi ha sorpreso, non mi aspettavo che mi avresti cercato dopo tutto questo tempo -

Bagno le labbra che si stanno seccando e scorro le mani sulle cosce. Sento i jeans sono strettamente incollati alla pelle.

- Suppongo che la storia con quella specie di buldozzer del tuo fidanzato, non vada così a gonfie vele - si sbilancia.

Mi incupisco, - con Riccardo è tutto finito -

Lui stringe il volante e si immette sulla Nomentana, - Mi dispiace - afferma, - sembravi molto innamorata di quello strano tipo! -

Annuisco, cercando di mascherare il tremore delle mani.

- Mi dispiace anche per quello che è successo alla tua famiglia. Ho letto i giornali e lo scandalo dei Colonna è davvero sconcertante! -

- Già - ammetto, - ancora non sono riuscita a rimettere bene insieme i vari pezzi! I miei occhi si spostano sulla fila di auto venutasi a creare di fronte, - la doppia vita di mio padre ha reciso a zero le radici e tagliato le basi di appoggio, mi sento una zattera in balia della tempesta! - La voce che mi esce è solo un filo sottile, - questa vicenda ha destabilizzato completamente tutta la mia esistenza! -

Isac ingrana la prima e riprendiamo a muoverci lentamente nel traffico delle ventidue, - scusami, non volevo incupirti - guarda avanti, - sai cosa ti dico? - si volta e i nostri occhi si incontrano, - per questa sera stacchi la spina con i guai e la tristezza e ti lasci andare alla spensieratezza dei tuoi quindici anni, sei d'accordo? -

Mi forzo in un sorriso.

- Avevo intenzione di portarti a fare due passi sul lungotevere, ma vista la situazione, preferisco cambiare rotta! - sterza bruscamente, immettendosi nella corsia che porta sulla tangenziale, - niente serata romantica o cavolate simili, ci vuole qualcosa di forte e drastico! - pigia sull'acceleratore, superando un automerci, - ci vuole musica, suoni e tanta, tanta gente! - si sporge verso di me, - baby, stasera ci vuole animo! - sorride, - stasera ti porto a ballare! - mi punta un dito contro, - e non accetto rifiuti! -

Apro e chiudo la bocca perplessa, - A ballare? -

La folla per entrare al "Cristal" è immensa. Isac si fa spazio tra i giovani adulti.

Mi sento piccola e indifesa, probabilmente lo sono.

A giudicare dalle facce, la maggior parte dei presenti ha oltre i diciotto anni.

Due buttafuori chiedono i documenti e Isac porge la patente, - Lei è con me - fa all'uomo, indicandomi.

L'energumeno in abito scuro ci fa passare.

Isac mi prende sotto il braccio, - Qui conosco tutti - spiega, - con i ragazzi del karate siamo clienti fissi, non possono farmi storie perchè sei minorenne! -

Un grande boato di musica ci accoglie non appena varchiamo l'entrata della sala. Non sono mai stata a ballare in un locale di sabato sera. In realtà non ci sono proprio mai stata.

Mi guardo intorno disorientata, pensando a quello che potrebbe dire mia madre se mi vedesse in questo momento. Mano nella mano con un ragazzo di diciannove anni, in un luogo colmo di gente e pericoli. Allontano il pensiero. Infondo non dovrò raccontarle assolutamente niente, sa che sono andata con Giulia per un giro notturno in centro e se la mia amica non commette errori nel reggere la parte, ne uscirò totalmente indenne.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now