CAP. VII Pensieri assordanti

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Il pomeriggio più lungo della mia vita.

La televisione fa da sottofondo a pensieri rumorosi e quasi assordanti che bombardano a mille il cervello.

La voce, la presenza, la stretta di mano di quel ragazzo sconosciuto continuano a logorarmi dentro e non ne capisco affatto il motivo.

E poi l'ansia.

L'immagine di lui con Giulia in questo momento, corrode e mangia ad uno ad uno tutti i miei organi, dando vita a qualcosa di inaspettato e inatteso.

Qualcosa che non mi era mai accaduto prima di adesso.

Sono sempre stata felice delle uscite di Giulia. Magari l'ho invidiata ma mai mi sono sentita in questo modo così assurdo.

Cosa staranno facendo in questo momento?
E dove saranno andati con la moto?

Le domande si intervallano l'una all'altra facendomi quasi diventare pazza.

Mi sposto in cucina e preparo un cioccolato caldo.
Mentre aspetto che la miscela ipercalorica di latte e cacao si addensi, la mia attenzione finisce sulle lancette dell'orologio appeso alla parete.

Le cinque e un quarto.

In genere Giulia mi chiama sempre dopo uno dei suoi appuntamenti e ha promesso di farlo anche questa volta.
Solo che ancora il cellulare giace muto e inerme.

Mi sposto di nuovo in salotto con la tazza bollente tra le mani.
Il liquido scuro mi scende fino al petto, cullandolo.

Le immagini che si susseguono sul piccolo schermo non sono abbastanza invoglianti.

Niente lo è, neanche il messaggio che mi ha appena inviato Marcello * Bellezza sono passate solo poche ore e mi manchi già da morire * .
Inoltro un * anche a me* semplice e quasi costretto.

Lui si propone di passare a prendermi in auto l'indomani per accompagnarmi a scuola ed io accetto passivamente.

Poso il telefonino sul tavolo di cristallo, vicino alla tazza appena sorseggiata e fisso un punto imprecisato della parete, domandandomi cosa mi stia succedendo.

Sembra quasi che all'improvviso tutto l' interesse per Marcello si sia volatilizzato in una bolla di sapone.

Non gioisco per i suoi sms, non esulto per i passi avanti di coppia.

Sono distante e infastidita e ogni parte di me, inaspettatamente, rimanda solo e soltanto al nuovo arrivato.

E' come se il cuore e la mente avessero fatto una strana alleanza per ossessionarmi all'infinito con Riccardo e i suoi occhi verdi.

Occhi che fanno pulsare a mille il sangue nelle vene e a duemila quello nelle arterie.
Occhi che si infiltrano come parassiti, come spugne e calamite.
Occhi che non concedono assolutamente più pace.

Sono le diciotto e trenta ormai quando mia madre torna a casa con le buste della spesa e il mio cellulare lampeggia per l'arrivo di un messaggio.

Quello di Giulia.

La mano trema mentre apro la busta virtuale e il respiro si incanta * Tata io e Riccardo ci siamo baciati! Un bacio da urlo! *

Un crack improvviso risuona dai visceri al cuore. Qualcosa dentro di me si è maldestramente spezzato.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now