CAP. XXI Rebecca e il complotto

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Rebecca

-Dobbiamo organizzare una festa per il ritorno di Alfred - Alice si butta sul letto, guardando con aria sognante il soffitto.

- Sì! - squilla la voce di Megan, - sarebbe davvero magnifico! -

Alice muove le labbra a formare un cuore. - Si potrebbe fare allo chalet dei miei a Colleverde, credo che non ci siano problemi per avere il permesso. Alfred atterra alle diciannove questa domenica, potremmo preparare una sorpresa con musica, alcol e ragazze! Sarebbe il modo migliore per accoglierlo, sei d'accordo Rebecca? -

Passo l'ultima mano di smalto lucido sulle unghie e soffio sulle dita. - Okay - concordo, non troppo entusiasta.

Da un lato l'idea che Alfred torni mi rende felice, infondo siamo stati insieme per più di due anni prima che se ne andasse a studiare a Londra, ma, dall'altra parte, suscita in me nervosismo e ansia.

Riporta a galla ricordi, sorrisi e pianti che in questo anno di assenza ero quasi riuscita a riporre in un grande scatolone in fondo al cervello.

- E vai! - Megan batte le mani facendo tintinnare i suoi bracciali - Il capo ha detto si ! -

- Festa privata naturalmente!- preciso mentre mi alzo e raggiungo la finestra che dà sul roseto.

Scosto la tenda lilla e vedo l'auto di mio padre percorrere il viale, fino all'entrata della villa.
E' insieme ad una donna dai capelli mogano e dagli altissimi tacchi a spillo.

Mi soffermo a guardare le due figure che scendono dalla vettura e si avvicinano al porticato, tenendosi per mano.
Sento un mix di fastidio e rabbia salire dentro.
Non ho mai conosciuto mia madre, è morta mentre mi dava alla luce e sono abituata a vedere papà sempre con donne diverse, ma ogni volta non posso nascondere la profonda gelosia che monta dentro di me.

Richiudo la tendina con foga e mi giro verso le mie amiche.

Alice è ancora stesa sul letto, i capelli sparsi sul cuscino, mentre canticchia una stupida canzoncina.
Megan è seduta di fronte allo specchietto dell'angolo del trucco e sta assottigliando le sopraccciglia.

A volte penso che se non le avessi conosciute, a quest'ora sarei una donna sola.
Bella, intelligente e sola.

Invece la loro amicizia riesce a compensare i vuoti intorno e mi fa sentire importante.
Per queste due ragazze sono la guida, sono l'indiscutibile ragione superiore.

- Ho già in mente cosa indossare alla festa - afferma Alice, - l'abito rosso con i brillantini sarà prefetto!-

- Che carini i brillantini! - esclama Megan entusiasta.

Apro la porta della cabina armadio e mi soffermo a vedere quale capo sia più adatto all' occasione. Scarto subito jeans e camicette.
Mi allungo a sfilare un vestito color canarino con una fascia nera in vita e poi un altro bianco a pois blu, cortissimo, con la gonna bombata.

- Stupendo! - fa Alice prendendo tra le mani quello a pois, - se indosserai questo, farai rimpiangere ad Alfred di averti lasciata!-

- Non è stato lui a lasciarmi - punto i piedi, - sono stata io, ricordalo!-

- Ok, ok - Alice alza le mani, abbandonando l'abito sul letto. - Scusami, non c'è bisogno che ti scaldi inutilmente -

Rimetto i vestiti al loro posto e chiudo le ante.
Purtroppo l'amore che provavo per Alfred non sono mai riuscita a riproporlo per nessun altro ragazzo.

Ho avuto molte storie, ma nessuna è mai riuscita a sostituire a pieno quella con il mio primo fidanzato.

Io e Alfred eravamo la coppia invidiata, quella che quando si incontra per strada ci si gira a guardare. E il giorno che mi ha comunicato la sua partenza per l'Inghilterra, tutto il castello fatato nel quale ho vissuto per due anni, è crollato miseramente.

Sono stata io a lasciarlo, con semplicità e a testa alta.
Non avrei resistito un lungo anno solare senza di lui.
Le storie a distanza non sono mai state esattamente il mio forte, senza nessun contatto fisico e visivo, rintanati nei cellulari e negli schermi di skype.

Solo che l'amore per quella pelle scura e quegli occhi neri, in realtà, non è mai passato.
Credevo che i chilometri di distanza me lo avrebbero fatto dimenticare, ma non è stato propro così, anzi hanno fomentato ancor più la mia parte rabbiosa e vendicativa.

Infatti ancora adesso qualsiasi cosa richiami anche solo una scia di amore e gioia mi fa salire i nervi.
Detesto ogni coppia stabile di fidanzatini e disprezzo le smancerie.
In cima alla piramide del mio odio marcato ci sono loro: Arianna e Giulia.
I nostri rancori risalgono ai tempi delle elementari. Sentimenti negativi che sono cresciuti a dismisura man mano che siamo divenute grandi.
Poi negli ultimi giorni la scintilla di disprezzo è maggiormente rinvigorita dalla loro felicità.
Non posso credere che due banali ragazze come loro siano riuscite ad accaparrarsi i maschi più belli mai visti.

E soprattutto non posso pensare che Giulia mi abbia battuta sul tempo con Riccardo!
L'arrivo di quel ragazzo ha creato una grande confusione dentro di me.

Sento una certa inclinazione per quei tenebrosi occhi verdi e per quel fisico perfettamente scolpito.

Riccardo è un tipo strano, riservato e scontroso alle volte, ma ha qualcosa che mi spinge a desiderarlo oltre ogni misura.

Soffio di nuovo sulle unghie per velocizzare l'asciugatura dello smalto e sogno ad occhi aperti le sue labbra e le sue mani.

Poi un ricordo balza alla testa.
La voce di Riccardo offuscata dall'alcol e dalla stanchezza che chiama Arianna, mentre mi bacia, a casa sua, la sua reazione violenta e infine la mia fuga.

Il cuore si stringe e subito dopo un altro flash. Questa mattina lui ed Arianna che escono dal bagno femminile.

Insieme, scompigliati e agitati.
Qualcosa non mi convince, qualcosa puzza di bruciato e tradimento.

Devo scoprire cosa sta succedendo...

Megan posa sul piano le pinzette. - Alla festa porterò la mia Reflex e ci faremo dei fanatstici scatti! - esclama.

Alice sorride, alzando gli occhi al soffitto e io improvvisamente mi riscuoto. Megan e la sua passione per la fotografia mi hanno appena fatto venire un lampo di genio!

Mi precipito alla scrivania e prendo dei cartoncini colorati. - Dobbiamo fare gli inviti, subito!-

Alice si alza seduta sul letto. - Adesso?-

- Adesso! - ordino, - mi è venuta un' idea!-

- le tue idee mi fanno un pò paura- Megan si avvicina cautamente e Alice la segue.

- Alla festa dobbiamo assolutamente invitare Giulia e Arianna -  scrivo i loro nomi sopra l'intestazione di un foglio piegato in due.

- Giu e Ari ? - squilla Megan.

- Intendi proprio quelle Giu e Ari?- rincara la dose Alice, - sei sicura di non avere la febbre vero? - mi posa una mano sulla fronte.

- Sto benissimo - mi giro a guardare le due ragazze basite dietro di me, - diciamo che ho dei sospetti piuttosto marcanti e un piano che mi dovete assolutamente aiutare a realizzare!-

Loro annuiscono in sincronia ed io proseguo - prima cosa dovremo fare in modo che Riccardo sia presente alla festa - stringo gli occhi - e poi convincere le due mocciose ad accettare le partecipazioni - porto la penna alla bocca - ho in serbo qualcosa che non gli piacerà assolutamente !- sogghigno.

Se quello che ho in mente andrà in porto, l'amicizia di Arianna e Giulia avrà pochi altri giorni di vita.
E dopo averle divise metterò mano sul tenebroso e ricercatissimo Riccardo!
Non esiste proprio che la Miss liceo Rebecca si lasci sfuggire il bellissimo nuovo arrivato.

Lo avrò...prima o poi lo avrò! Parola di Rebecca!

- allora ragazze...- richiamo le mie amiche sull'attenti - i miei sospetti sono...- abbasso il tono della voce di fronte alle loro facce perplesse - e il piano è questo...-

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now