CAP. LXVI Angelo Azzurro

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Le ruote di un auto bianca e sportiva frenano esattamente di fronte ai miei anfibi. Una musica a tutto volume si propaga fuori del veicolo.

Andare a questa festa forse è un errore enorme.

Il desiderio di tornare dentro casa, da mia mamma, è forte.

Non faccio neanche in tempo a formulare l'ipotesi che dalla portiera posteriore esce Matteo, sorridente, al massimo del suo splendore, - Buonasera amica mia! - mi trascina in un abbraccio avvolgente.

L'ansia e la delusione per l'amara scoperta di qualche ora fa si placano.

Mi stringo più forte contro di lui, scossa da brividi leggeri.

Matteo mantiene le mani sulle mie spalle, – Stai tremando! Che succede?-

I miei occhi incontrano i suoi. Azzurri, limpidi e buoni.

- Non sei felice per il risultato del test? -

Annuisco, - Lo sono! –

Un riccio ribelle penzola sulla sua fronte, - Allora cos'è che non va? Non dirmi che Riccardo ha continuato a cercarti dopo lo squallido teatrino di questa mattina...-

Alzo le spalle, liberando un profondo sospiro.

Matteo incalza, - E' venuto da te? Ti ha detto qualcosa che...-

- No! – lo freno, - Sono stata io a andare da lui! Avevo bisogno di spiegazioni.-

- Non è andata bene, vero?- Sembra confuso o semplicemente preoccupato.

- Già! Non avevo altra scelta, necessitavo di risposte. Adesso ce le ho! Ho capito quanto sia falso l'amore che dice di provare per me. Tante belle parole, un'infinità di bugie! -

Matteo cerca le mie mani, - Quante altre cose Riccardo ti ha nascosto, oltre al fatto di lui e Giulia? -

Nella mia testa si materializza la lista maledetta. Devo stringere gli occhi a fondo per poterla cacciare in un angolo remoto del cervello, - Non me la sento di parlarne, non adesso...-

- Non preoccuparti - dice Matteo, - Stasera azzeri il tuo cervello. Smetti di pensare agli intrighi di Riccardo e ti lasci andare alla mia fiducia!- batte una mano sul suo piumino, - Ecco qua! Il cavaliere senza macchia e senza paura!- mi porge il braccio perchè possa incastrare il mio sotto, - Pronto a correre in soccorso a una bellissima fanciulla in difficoltà! -

Le sue parole riescono a farmi uscire un mezzo sorriso.

Mi lascio prendere a braccetto, mentre il suono di un clacson ci richiama alla realtà.

Un ragazzo dalla testa rasata si affaccia al finestrino del passeggero e grida nella nostra direzione, - Ehi voi due prendetevi una stanza! –

Dal sedile del guidatore un'altra voce maschile fa eco, - Noi nel frattempo ce ne andiamo, non vogliamo assistere a scene troppo piccanti! -

Matteo sbuffa, - Siete due cafoni! -

Il ragazzo affacciato ride, buttando il capo sul poggiatesta.

Poi fa risalire il finestrino.

- Coraggio, andiamo! – dice Matteo, – Ricordati: stasera non pensare a niente, solo e soltanto a te stessa! –

Siedo sui sedili posteriori. L'orlo del tubino sale, scoprendomi il ginocchio. Faccio il gesto di tirarlo giù, con esito alquanto scarso.

Maledico me stessa per aver seguito la malsana idea di mia madre di acquistare un abito così corto e stretto.

Matteo si sistema al mio fianco, - Non credo che quella stoffa scenda tanto di più! - mi fa notare con tutta tranquillità, divaricando le gambe a occupare anche parte del mio spazio.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now