CAP. XIV Richiesta di amicizia

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A pranzo non riesco a toccare cibo e con la scusa dei dolori da ciclo mestruale mi chiudo nella mia stanza a più mandate.

Il trattamento riservatomi da Riccardo è stato brusco e cattivo.

Mi sono sentita offesa e colpita direttamente alla base del cuore.

Forse ho esagerato con la curiosità, ma questo non può essere una buona ragione per giustificare la sua reazione cruda e furiosa.

Mi adagio sul letto e stringo un cuscino al petto.

La mia testa è divisa esattamente in due grandi porzioni di materia grigia. La prima è rabbia e irritabilità nei cofronti della scontrosità del ragazzo che mi ha appena scoperchiato l'anima.

La seconda è desiderio incoscio e reale.

E così, nonostante mi senta offesa e calpestata, non posso non pensare alla dolcezza delle dita di Riccardo sulla mia guancia e alla potenza del suo sguardo contro il mio.

Sospiro e porto il cuscino a coprire la faccia, maledicendomi per queste assurde e perverse sensazioni.

Riccardo non è niente e nessuno per me, ed io non ho alcun diritto di pensarlo e giudicarlo.

Mi allungo a prendere il telefonino che giace sopra il comò e noto un paio di chiamate non risposte di Marcello. Decido di ignorarle.

Accedo a Facebook.

Mentre la connessione si stabilizza, la busta degli sms lampeggia:

* Dopo gli allenamenti passo a prenderti. Non vedo l'ora di trascorrere una serata con te. * scrive il mio fidanzato.  

La voglia di uscire con lui è pari a sotto lo zero, tuttavia, se pur controvoglia,  accetto l'invito.

Infondo Marcello è il mio fidanzato e come tale è logico e sensato che debba dedicargli un po' di tempo libero.

Scorro la freccia del mouse sulla chat e apro la conversazione con Giulia: * Sei riuscita a scampare alle grinfie della vicepreside? *

Lei posta una serie di faccine con lacrimoni assurdi.

*Io e Rebecca abbiamo avuto una punizione esemplare. Dovremo lavorare insieme su un elaborato da presentare direttamente in presidenza per la valutazione*

Apro la bocca sgomenta. *Vuoi dire che dovrai studiare con quella...quella...*

* troia?* scrive * esatto proprio così! *

Incrocio le gambe e vi poso sopra il computer. Non vorrei mai essere al suo posto e ritrovarmi a passare giorni su giorni al fianco della nostra più agguerrita nemica, però tra le possibili punizioni che potevano capitarle, questa, probabilmente, è la meno invalidante a livello di profitto scolastico.

* E poi Riccardo mi deve delle spiegazioni! Pensi che sia vero che abbia accompagnato Rebecca a casa in moto? * digita.

*Non lo so, probabilmente lei si è solo inventata tutto, quella ragazza è un asso nelle menzogne! *

* Spero che tu abbia ragione*

* Perché non provi a domandare direttamente a Riccardo? * propongo, * infondo è tuo diritto avere delle spiegazioni...*

* In realtà ho appena provato a chiamarlo, ma ha sempre il telefono staccato. Credevo che mi avesse aspettato fuori dall'ufficio e invece se n'è andato e non l'ho più visto ne' sentito...*

Riccardo ha abbandonato Giulia in presidenza per accompagnare me per un buon tratto di strada. Il mio cuore affonda nella consapevolezza e nel senso di colpa.

Deglutisco e mando ancora più in basso il risentimento * tranquilla vedrai che si aggiusterà tutto* scrivo *tvukdb *

* Io di più *

E mentre digito: *Io di più, di più, di più! * sulla barra delle impostazioni compare un numerino rosso che notifica una nuova richiesta di amicizia.

Clicco sopra e rimango senza fiato: Riccardo!

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now