CAP. XII Lite in corso

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Il tuffo azzardato in piscina e il successivo salvataggio, con respirazione bocca a bocca annessa, è la notizia del lunedì mattina.

Si diffonde con clamore tra le aule del liceo, personalizzata da particolari molto fantasiosi, fino a raggiungere le orecchie perfide di Rebecca.

All'uscita di scuola la Miss liceo para davanti la sua quarta di seno abbondante. - Complimenti sirenette! – squilla, tagliandoci la strada.

Io e Giulia facciamo finta di non vederla e deviamo la nostra traiettoria.

Lei ci sta alle calcagna - Peccato non essere stata presente alla performance - squitttisce - davvero un peccato!-

Giulia si volta e la fulmina con uno sguardo. -Vattene! - grugnisce.  

- Quanto siamo acidelle...- Rebecca fa una smorfia e arriccia il naso.

La mia amica sbuffa e si gira riprendendo a camminare.

- Sai che Riccardo è davvero un tipo in gamba? - insiste Rebecca, – ti sei scelta proprio un ragazzo d'oro! A scuola è un genio e con le ragazze sa proprio il fatto suo! -

Giulia non risponde alle provocazioni, ma la pelle delle sue guance cambia lentamente colore.

Dal rosa latteo al rosso sempre più accesso.

- In classe tutte le ragazze gli hanno già messo gli occhi addosso, non sarà facile per te mia cara tenertelo stretto -

Il fatto che Riccardo e Rebecca frequentino entrambi la terza D non è certo da considerarsi un punto a nostro favore. La bionda sembra notevolmente informata sull'andamento scolastico e popolare del nuovo arrivato e questa cosa non credo possa assolutamente fruttare.

- Adoro il suo pearcing al sopracciglio, sei stata tu a suggerirglielo? -

Giulia rallenta e si volta di nuovo. - Stai lontana da lui! - quasi grida.

Posso scorgere in lei tutto l'astio e la rabbia di questo mondo.

Rebecca è capace di toccare i tasti più delicati, quelli che fanno male ed io mi sono sempre chiesta come faccia a capire quali essi siano.

Il fatto del pearcing per esempio è uno di questi.

Giulia si è risentita che Riccardo non le abbia detto assolutamente niente di volerselo fare, e sentirselo rammentare così, immagino l'abbia fatta andare più in bestia di quanto non lo sia già.

Rebecca camuffa un sorriso. – Non dirmi che sei gelosa? -

La mia amica sospira. Conoscendola la sua pazienza è agli sgoccioli ormai.

– Spero che tu non lo sia perchè tra me e lui si è creato un certo feeling e non ho nessuna intenzione di romperlo...sai che l'altro giorno mi ha anche accompagnata a casa in moto? - Rebecca sbatte le ciglia e sospira: - è stato fantastico! -

Giulia spalanca gli occhi.  – Che cosa? Stai mentendo! - sibila, – sei solo una bugiarda! -

Rebecca invece di rispondere si mette a ridere sonoramente.

L'atmosfera è così tesa che sono costretta ad intervenire.

– Adesso basta! - mi metto in mezzo – Rebecca vattene per la tua strada e lasciaci in pace! -

Lei mi squadra – tu piccola mocciosa stai zitta! -  rimpicciolisce la rima degli occhi - hai pure finto di annegare per farti salvare dal bellissimo Riccardo! - sputa veleno - Ti sei guadagnata un bocca a bocca, cosa vuoi di più dalla vita? -

Improvvisamente mi sento avvampare.

Nella mia mente passano veloci flash di sabato sera e il salvataggio è solo un piccolo particolare in confronto a quello che stava realmente per succedere nella camera matrimoniale.

Non sono stata in grado di riferire niente a Giulia. E infondo non saprei neanche cosa dire, in quanto non è successo realmente niente di compromettente.

Naturalmente omettendo il fatto che non riuscivo a spostare gli occhi dalle labbra, dalle braccia, dai muscoli e dal torace di Riccardo.

Ma infondo sono solo dettagli, così come la vicinanza dei nostri visi e dei nostri odori.

Spingo in un cassetto nascosto del cervello tutta questa vicenda e mi aggrappo alla totale amnesia di Giulia. Il suo stato di ebrezza era tale che a malapena ricorda di avermi trascinata in piscina, pur sapendo della mia fobia dell'acqua. Non rammenta neanche di essere stata riaccompagnata da Marcello e Riccardo a casa mia ed aver dormito nel mio letto con un braccio attorno alla mia vita per sentirsi meno sola. Di conseguenza, tutto quello che è accaduto in quella stanza può venire automaticamente catalogato nello scatolone dei ricordi sfumati e poco importanti.

Rebecca batte il piede sull'asfalto ed alza il mento. – Allora, non dici niente?-

Tento di aprire bocca per inchiodarla con una manciata di cattiverie, ma Giulia mi interrompe e parte all'attacco contro di lei:  - Sei una stronza! - le afferra i capelli e tira.

Rebecca grida come un'aquila e affonda i denti sul braccio della sfidante.

Giulia urla dal dolore e finisce a terra.

L'intreccio di gambe, braccia e capelli che deriva è frenetico e indistinto.

Dopo i primi secondi di completo stordimento, mi getto su di loro e provo a dividerle, ma purtroppo riesco solo a schivare schiaffi e pugni.

Il viso di Rebecca è rosso fuoco mentre tira calci che finiscono in aria e quello di Giulia tende al verde ingiallito mentre si impegna a gridare – sei una troia!-

Le offese volano come coriandoli e pian piano gli studenti presenti in cortile accorrono per non perdersi la scena.

La folla indica, ride e incita ma nessuno fa niente per fermare le due ragazze che si stanno praticamente distruggendo a vicenda.

Poi per fortuna vedo arrivare di corsa Leo che riesce ad afferrare Giulia per la maglietta e a trascinarla lontano.

La mia amica si dimena. - Lasciami! Lasciami! Quella vipera deve pagare!- grida.

Leo per fortuna non molla la presa e le parole di Giulia finiscono al vento.

Mi volto dall'altro lato e vedo Rebecca con gli occhi spalancati e il respiro affannoso.

Dietro di lei, Riccardo.

La sta bloccando saldamente, stringendola per la vita.

- Cosa sta succedento qua?- La vicepreside si fa spazio tra gli studenti curiosi,  - tu – punta un indice contro Giulia, – e tu! – indica Rebecca, -  in presidenza! Subito!!!-

Leo allenta la stretta e la mia amica sbuffa ricomponendosi abiti e capelli.

Riccardo lascia andare Rebecca e sposta lo sguardo verso di me.

In labiale sussurro un grazie.

Ultimamente il suo aiuto è davvero più che fondamentale. 

Lui si lascia sfuggire un sorriso, il più bello e dolce del mondo.

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now