CAP. LXXII Un lunghissimo Wow !!!

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Il vocabolario giace pesantemente affianco al testo di latino ancora illibato. Io e Giulia siamo sedute alla scrivania da più di mezzora, senza fare alcun cenno per iniziare a tradurre la versione di Cicerone. Insieme a noi un pacchetto di biscotti al cioccolato, succo d'ananas e barattolo di cioccolata spalmabile.

Giulia gira e rigira il mio cellulare tra le mani, - Vuoi dire che ieri pomeriggio hai trovato questa fantastica scritta sul muro di casa tua? - ingrandisce con pollice e indice la foto nello schermo.

<< It's forgiveness, I'll be waiting for.... >>

Mordo la matita, lasciando l'impronta degli incisivi sulla punta, - E' stato abbastanza inaspettato e scioccante! Nessuno per me ha mai fatto una cosa così, così, così...-

- Emozionante ? - Giulia individua l'aggettivo appropriato.

- Già! - riprendo il cellulare e entro nell'area messaggi, - E questo è ciò che che mi ha scritto sabato notte dopo la festa. -

Le pupille della mia amica si dilatano mentre scorrono sul testo:

<< Forgive me my little flower princess >>

- Questo lo ha scritto Riccardo? – chiede.

Annuisco.

Giulia alza gli occhi dallo schermo, sui miei, - Ma è, è, è...-

- Dolcissimo? -

- Più che dolce! – afferma. Posa il telefono sulla scrivania e punta le mani sui fianchi, - A proposito, quando hai intenzione di dirmi cosa sia successo tra voi due sabato sera? Dove ti ha portata? -

Sento le mie guance arrossarsi, - Da nessuna parte! - devio lo sguardo verso il poster di "Robert Pattinson", nei panni di "Edward" in "New Moon".

Giulia batte la penna sul piano, – Tata, non me la racconti giusta! Credo di conoscerti abbastanza bene per sapere che mi stai nascondendo qualche dettaglio piuttosto importante!-

- No - nego frettolosamente, - Semplicemente non è successo niente! Riccardo mi ha portata al piano di sopra. Ho vomitato e sono crollata! Quando mi sono svegliata sono fuggita da lui e sono tornata alla festa. -

Giulia improvvisa un finto sorriso, - Sicura? –

Annuisco, distruggendo ancora la matita con i denti.

- Quindi Riccardo non ha minimamente provato a parlarti? -

Scuoto la testa.

Giulia stringe gli occhi, minacciosa, - Tata? -

- Non è successo assolutamente niente! - cerco di riportare il respiro a un ritmo regolare.

Nella mia mente si affaccia la stanza da biliardo illuminata dalla luce della luna. Le labbra di Riccardo, il suo petto nudo.
Ammettere a alta voce quello che è accaduto risulta difficile e imbarazzante. E' come affermare di aver sbagliato e aver ceduto al peggiore degli istinti. Fa un male assurdo.

Giulia instiste, imperterrita, - Sai che, finchè non mi dirai la verità non ti lascerò in pace? -

- Sai che sei davvero fastidiosa? -

Lei ride, – Tata sputa il rospo! Tra te e Riccardo, da soli al terzo piano, non può non essere successo niente! -

- Perchè non ti posso nascondere niente? - soffio fuori, sconfitta.

Giulia si compiace, – Forse perché sono la tua migliore amica?-

- Questo non mi sembra un buon motivo per essere così dannatamente impicciona! - incrocio le braccia al petto, – Comunque, Riccardo mi ha portata nella sala da biliardo all'ultimo piano, lì mi ha baciata. Ho ceduto come una pera cotta! Lo so, ho sbagliato, sono stata una stupida, ma la sua bocca, il suo odore, quell'attrazione che non so spiegare! Io non...-

IO + TE ( #WATTYS2015 )Where stories live. Discover now