CAP. CXXVI Riccardo e l'alta marea

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Riccardo

Sostengo Matteo fino al divano e lascio che si stenda accanto ad Annardo.

Arianna arriva di corsa dalla cucina con un petto di pollo surgelato e glielo posiziona sull'occhio malconcio, - Ti fa male? - La voce della mia ragazza è dolce e premurosa.

Matteo mugula un lamento.

Mi inginocchio ai suoi piedi e noto che la palpebra sta diventanto sempre più nera, quasi quanto quella del panda affianco.

- Non volevo, non l'ho fatto apposta - cerco delle scuse adeguate, - ho alzato il gomito e tu avevi l'occhio proprio lì sotto...-

Matteo si gira dall'altra parte, - Ti perdono - farfuglia, - però adesso vatti a fare un giro che solo averti qui vicino mi fa salire un attacco d' asma! -

Tiro indietro i capelli e butto fuori una buona dose di adrenalina e dispiacere.

Non l'ho infortunato volutamente.

Stavamo fingendo.

Stavamo solo scherzando e non ho affatto nessuna colpa se lui si è piegato con la faccia all'altezza del mio braccio e io mi sono girato troppo velocemente.

Arianna gli mantiene il ciuffo di ricci biondi in alto, per evitare che la condenza dell'animale morto si sciolga e gli bagni i capelli.

Intorno a noi Giulia, Leo e Rebecca si muovono cauti e senza fiatare, sistemando sul tappeto e a terra i rispettivi sacchi a pelo.

Marcello è accoccolato davanti al mobiletto della televisione e passa in rassegna i Dvd presenti sopra al lettore.

Mi rimetto in piedi e muovo le gambe, spostando il peso da un piede all'altro.

L'aria manca e lo sconforto prende campo, - Vado a prepararti qualcosa da bere - dico a Matteo, - l'alcool ti farà percepire meno il dolore -

Lui annuisce, limitandosi ad un cenno del capo.

Leo mi viene incontro e posa un braccio sulla mia spalla, - Ehi! non è stata colpa tua - tenta di consolarmi, - si è trattato di un incidente-

Mi sforzo di sorridere e accedo alla cucina.

La torta giace ancora immacolata sul tavolo, insieme ai piattini e le posate di plastica.

- Mi dispiace aver rovinato la serata - mi dirigo verso la fila di bottiglie di alcool e bibite comprate per l'occasione, - la festa stava procedendo a gonfie vele e per questa merdata è andato tutto a farsi fottere! - poso i palmi sul piano, - adesso Arianna ricorderà il giorno del suo compleanno solo per questo stupido episodio!-

Leo recupera un paio di bicchieri dalla credenza, - Vedrai che non succederà, ne' Arianna ne' nessun altro rammenterà di questo fatto, anzi, scommetto che quando tutti noi ci ripenseremo, sorrideremo e basta - alza le spalle, - in genere funziona così, ciò che adesso ti sembra una tragedia con il tempo diviene soltanto un buffo ricordo! -

- Spero che tu abbia ragione - afferro la boccia di rum e quella di cola e verso i due liquidi dentro al bicchiere.

Il mio amico fa lo stesso con la vodka e il succo alla pesca, - Giulia ama questo connubio - mi informa.

Giro appena lo sguardo, - Non far bere troppo la tua fidanzata, non ho affatto dei bei ricordi di lei con dell' alcool in circolo -

Lui infila le cannucce nel bicchiere, - Da quando sta con me non commette più i colpi di testa di una volta - dice, - si è calmata-

Riaffianco le bottiglie sopra al marmo, - Ci voleva proprio un tipo pacato come te per placare l'energia dirompente di quella ragazza-

Leo assaggia il cocktail e pare soddisfatto, - Non sai quanta fatica impiego ogni santo giorno per mantenerla a freno! -

IO + TE ( #WATTYS2015 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora