CAPITOLO 7 : ALLYSON

2K 456 277
                                    



La musica di Wagner con la cavalcata delle valchirie, mi penetrò nel cervello , questo poteva solo significare che il martedì era arrivato e con esso anche il primo giorno ufficiale alla nuova scuola.

Nascosi il viso sotto il cuscino cercando di tapparmi le orecchie, sarebbe stato più semplice distendere il braccio e spegnere la soneria della sveglia, ma per fare questo dovevo almeno aprire gli occhi e svegliarmi interrompendo il mio meritato riposo.

La cavalcata continuava più appassionante che mai, probabilmente le valchirie che nella mitologia greca erano le nove figlie di re Odino questa mattina erano molto più agitate, un tumulto di note crescenti ed acute mi svegliò completamente.

Ok dissi adesso mi alzo, basta smettetela, con questo rumore mi si romperanno i timpani delle orecchie. Mi alzai spensi la soneria, che bello il silenzio mormorai, mi presi cinque minuti, e poi corsi sotto la doccia, Avvolta in un asciugamano di spugna rosa pesca (il mio preferito), tornai nella mia stanza e aprii l'armadio indecisa su cosa indossare, A colpo d'occhio non avevo molte alternative, la scelta era limitata, gonna o pantaloni? Fu la prima domanda che mi feci. Come prima impressione sarebbe stato preferibile indossare una gonna, ma quelle che pendevano dalle grucce erano un po' vecchie perciò sospirai, chiusi gli occhi e misi la mano all'interno dell'armadio, le dita toccarono un paio di jeans blu scuro, li abbinai con una camicia bianca e misi sulle spalle un maglioncino rosso, ai piedi le mie adorate vans bianche, mi diedi un'occhiata allo specchio, e quello che vidi non mi dispiacque .

Poteva andare non ero sicuramente vestita moderna , ma questa volta nessuno avrebbe potuto dirmi che andavo al funerale del mio gatto.

Preso lo zaino (vecchio di 4 anni), andai in cucina-salotto.soggiorno, una stanza raggruppava tutte le altre, sul tavolo vidi una tazza, del latte e delle fette biscottate, feci colazione bevendo il latte con il cacao, le fette biscottate le misi nello zaino, sarebbero state il mio snack a ricreazione.

Visto che la prima settimana non ci sarebbe stata la mensa e nemmeno il rientro per le lezioni del pomeriggio, mi sarebbero bastate fino alle 14,00 quando sarei tornata a casa per il pranzo

Finita la colazione, uscii di casa e chiusi bene la porta; la mamma era già andata al lavoro, perciò toccava a me assicurarmi di aver chiuso tutto con attenzione.

Scesi le scale e mi incamminai verso la scuola, era ancora presto , il primo appello era alle 9.00 avevo quasi un'ora a disposizione per raggiungere la scuola con calma. Era una scuola nuova, non conoscevo nessuno, Oh! Che sbadata, ma sì che conoscevo qualcuno, Lisa e Tiffany; ripensando a quello che avevano detto mi ricordai che anche loro avrebbero frequentato il quinto anno del liceo, forse se avevo fortuna eravamo in classe assieme almeno per alcuni corsi.

Percorsi le strade che conducevano alla High School, nei pressi della scuola cominciai a vedere altri ragazzi che come me avevano uno zaino sulle spalle, e camminavano nella stessa direzione.

Giunsi davanti alla scuola, il cancello era completamente aperto e nel parco davanti all'ingresso si erano già radunati gruppetti di ragazze e ragazzi di tutte le età; mi stavo incamminando verso l'entrata quando sentii strombazzare un clacson alle mie spalle, mi girai incuriosita e vidi un maggiolone giallo con le strisce arancio fermarsi nel parcheggio. Mi ricordai immediatamente di aver già visto un'auto simile, mentre ero sull'autobus il giorno che ero giunta in segreteria due settimane prima , ma forse data l'originalità del mezzo era proprio quella. Rimasi a fissare il parcheggio per vedere chi scendeva da quell'auto, quando sentii chiamare il mio nome.

"Allyson? Allyson Stars"?

Allora chiamavano proprio me, mi voltai verso la direzione da dove proveniva la voce e vidi due ragazze Una mora con i capelli corti e l'altra bionda che agitavano le mani per richiamare la mia attenzione.

Stars & TouchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora