CAPITOLO 81 - ALLYSON

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ALLYSON:

Avevo ancora le braccia allacciate al collo del mio coccodrillo, i suoi occhi turchesi erano incatenati ai miei, non ci eravamo scambiati nemmeno una parola da quando avevamo iniziato a ballare, stavo provando un insieme di emozioni sconvolgenti, nuove, ero in ansia, quando non sai cosa sta per accadere ti si crea un formicolio che ti percorre la spina dorsale e ti fa fremere nell'aspettativa di quel qualcosa che senti che avverrà, ma non sai cosa potrebbe essere.

Ed era proprio quella sensazione che stavo vivendo in questo momento, sentivo che stava per succedere qualcosa, mio Dio, speravo che la sorpresa fosse indirizzata a qualcun altro, io avevo già vissuto la mia ed era stata magnifica, inimmaginabile; ero arrivata in questa casa perché ero stata invitata ad una festa per la vigilia di Natale e mi ritrovavo alla fine di questa lunga e meravigliosa giornata con l'anello di Sebastian al dito. Lo guardai di sfuggita, vedevo lo scintillio che sprigionava quando ballando incrociava il fascio di luce di alcune lampade disseminate qua e là.

"Ti piace?" mi mormorò Sebastian all'orecchio.

Le sue parole sussurrate dolcemente mi procurarono un fremito, alzai gli occhi ed incontrai il suo dolce sorriso, "è bellissimo" risposi sinceramente, "tutto è bellissimo, mi sembra davvero di essere immersa in una favola e di essere una principessa".

I miei occhi stupiti e teneri lo fecero sorridere..."tu sei la mia principessa, non l'avevi ancora capito piccolina?"

"Ma io..."arrancai nel trovare le parole per esprimere quello che sentivo:-" io non sono Penelope, sono tutto l'opposto amore mio, lei è una principessa".

"Per me se tu la mia principessa, lo sei in questo momento, con questo abito meraviglioso e questa acconciatura che ti dona moltissimo, ma lo sei tutti i giorni, anche quando indossi i tupi abiti strampalati...."

Feci l'espressione da cucciolo ferito:- "Come strampalati? Ti piaceva così tanto il mio maglione melanzana con la pigna al centro... e adesso dici che era strampalato...gli uomini sono bugiardi" conclusi facendo un sorriso triste.

"No amore mio, ti stai sbagliando", sogghignò facendomi fare una giravolta in mezzo alla sala, "quello non è strampalato", poi avvicinandosi all'orecchio sussurrò in modo che solo io potessi sentire, "quello è inguardabile, ne faremo una coperta per Memory, ma credo che anche lui si rifiuterà di dormirci dentro"

"Mi rifiuto di buttarlo, davvero Sebastian quello mi ricorda il giorno in cui per la prima volta ho incontrato questi splendidi occhi, sono rimasta folgorata, al punto che non avevo nemmeno sentito quello che tu ed i tuoi amici stavate dicendo".

"L'avevo capito sai...ho sempre avuto questo effetto sulle ragazze, cascavano sempre come pere cotte, era sufficiente che schioccassi le dita per averne uno stuolo intorno".

"Sì le oche del campidoglio....ma è meglio che ti togli questo vizio, adesso sei solo mio, e se pensi di guardare un'altra ragazza, ...sei un uomo morto".

"Wow, la mia piccolina è gelosa...."disse ridendo.

"Io gelosa? Ti ha dato di volta il cervello,? Io non so nemmeno cosa sia la gelosia, è un sentimento che non mi appartiene, ti ho solo avvertito che se ti becco a guardare un'altra , ridurrò questo splendido esemplare di uomo in un mucchietto di ossa, tutto qui... "ed enfatizzai il momento allargando le braccia e spalancando gli occhi.

"Sei una donna pericolosa Allyson Stars....dovrò girare con il giubbotto anti proiettile...."

"No" lo interruppi, "meglio un passamontagna....."

"Ma rimarrebbe esposto il mio splendido corpo, come hai appena detto...." Obiettò lui.

"Per quello ti procurerò un'armatura che indosserai quando non sarò al tuo fianco".

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