CAPITOLO 28 - BRUCE/PENELOPE

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BRUCE

Un formicolio al braccio sinistro, mi fece svegliaredi soprassalto, cercai di smuovere il braccio per far riprendere la circolazione, ma un dolce peso ronfava beatamente sulla mia spalla. Al ricordo di quello che era successo, sorrisi, ormai mi capitava di farlo spesso.

E' un buon segno? Dissi tra me e me o era il segnale che anche io stavo entrando a pieni voti nella categoria dei rammolliti? No non ero un rammollito, ero  solo un uomo che aveva bisogno di affetto e con Penny l'avevo trovato, mi stringeva ancora stretto come se avesse paura che lasciandomi andare potessi sparire. Allora ci teneva a me, ma che ci trovava in un miserabile squattrinato e senza futuro una ragazza come lei? Oltre ad essere bellissima, era anche tanto dolce ma a volte diventava una tigre quando qualcosa non le andava a genio, eravamo una coppia ben assortita, vedevo fuochi e fiamme all'orizzonte, la mia gattina aveva gli artigli ben affilati ed aveva il potere di farmi fare quello che voleva chiedendomelo con dolcezza ed ingenuità. Era astuta come una volpe, innocente come un cerbiatto, docile come un agnellino o furiosa come un felino inferocito. Adesso era la mia ragazza, chi l'avrebbe mai detto che avrei chiesto ad una ragazza di stare con me? Di solito non mettevo da solo la testa dentro al cappio, le donne mi rincorrevano invano, si può dire che ero fedele, se stavo con una donna, non andavo con altre contemporaneamente ma le storie non erano mai durate per più di una decina di giorni. Tranne con Tracy ,con lei era durata due mesi ma solo perché nessuno mi aveva informato che teneva i piedi in più scarpe, altrimenti l'avrei scaricata da tempo. Mi aveva lasciato almeno una ventina di messaggi, ero sparito dalla circolazione e voleva parlare con me. Adesso non era il momento, dovevo dedicare le mie attenzioni alla mia gattina, ci avrei pensato in un secondo momento.

Pur con ritrosia cercai piano piano di liberarmi da quella creatura divina, il tetto aspettava di essere riparato e più rimandavo più sarebbero state le possibilità di essere sorpreso dalle piogge autunnali, ormai ottobre era alle porte e con esso anche il tempo non sarebbe stato così mite.

Mi sciacquai velocemente il viso per svegliarmi, avevo dormito solo tre ore ma ne era valsa la pena, non volevo svegliare Penny dormiva come un sasso, l'avrei lasciata riposare, non ero un bruto che si divertiva a tiranneggiare le ragazzine viziate e petulanti.

Ripescai la maglietta dal pavimento e la indossai sopra i pantaloni della tuta, ero pronto, un leggero bussare mi sorprese mentre stavo salendo sulla scaletta che portava al tetto, aprii e mi trovai davanti il viso paffuto e simpatico della signora Brown che abitava nella mia stessa palazzina.

"Ciao Bruce" esordì lei infervorata, "non ti ho visto questa mattina a colazione e sono salita a vedere se era tutto a posto, direi di sì."

"Vero" risposi a voce bassa "mi sono appena alzato, ho dormito poco questa notte, fatti inconsueti mi hanno tenuto sveglio fin verso le sei" e così dicendo aprii la porta in modo che la signora Brown potesse vedere la sagoma di Penny che dormiva saporitamente. La vidi mettersi una mano sulla bocca ed iniziare a scusarsi perché era stata inopportuna, poi vedendo il mio sorriso mi puntò un dito contro e mi disse decisa:-

"Bruce, quella che vedo in quel letto è una donna? O sto sognando?"

"No non sta sognando, è una donna in carne ed ossa, ma non è successo niente di quello che sta immaginando, signora Brown", esordii "le dirò una cosa che la sconvolgerà...."

"Ragazzo mio, alla mia età niente mi sconvolge più....."

"Quella è la mia ragazza". Lo dissi in un millesimo di secondo, lentamente vidi la sorpresa impadronirsi del volto di Holly Brown , un'espressione prima esterrefatta, poi incredula le si dipinse sul viso, poi i suoi occhi si spalancarono in uno dei sorrisi più belli e caldi che le avessi mai visto fare. Mi sentii stringere in un abbraccio fortissimo, stava piangendo perché era felice per me, "Bruce che bella notizia, sono molto contenta per te , era ora che una ragazza come si deve si accorgesse che sei un uomo meraviglioso, forse un po' brusco e malinconico, ma tanto buono e disponibile ad aiutare chi ha bisogno. Promettimi che me la farai conoscere, voglio vedere bene in faccia chi è riuscita ad accalappiare il più bel ragazzo di Burlington".

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