CAPITOLO 82 - SEBASTIAN

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SEBASTIAN:

Dopo essermi allontanato da Allyson con la coda dell'occhio la guardai, il suo viso era leggermente imbronciato ed amorfo, le avevo tolto da sotto il naso la fetta del suo dolce preferito, adesso me ne rammaricavo, dopotutto era il suo compleanno, avrei dovuto essere più indulgente, ma il modo in cui me l'aveva sottratta mi aveva lasciato senza parole, ed istintivamente avevo reagito.

Pensai di tagliarne un altro pezzo e portarla alla mia piccolina in segno di scusa, mi stavo accingendo a mettere in pratica ciò che avevo pensato, quando dei rumori assordanti provenienti da fuori mi fecero correre verso la portafinestra del salone; all'improvviso le luci del salone si spensero e il parco s'illuminò di tantE luci, erano disposte persino tra i rami degli alberi, decoravano la fontana ed il roseto, percorrevano persino il perimetro del gazebo. Sembrava un quadro fosforescente che nel buio della notte ti mostrava come su una pellicola, quello che altrimenti non avresti potuto notare.

Era magnifico, non avevo mai visto niente di simile, alle mie spalle sentivo voci smorzate di meraviglia che denotavano sorpresa ed apprezzamento per questo spettacolo , ormai tutti si erano avvicinati alle finestre ed i più coraggiosi stavano uscendo sul patio antistante la casa per godersi la scena senza filtri. Allyson mi si avvicinò, mi appoggiò la mano sul braccio e disse sottovoce : "Sebastian ma è tutto vero quello che i miei occhi stanno guardando?"

L'aveva appena sussurrato, evidentemente non voleva rompere l'incantesimo che si era creato. Le risposi annuendo con il capo, anche io ero rimasto con gli occhi incollati a quello che stava accadendo. Piano piano le luci aumentarono, adesso le vedevo serpeggiare anche tra le aiuole, chissà quante migliaia di luci erano, ma, mi chiesi chi avesse fatto tutto quel lavoro senza che io me ne accorgessi. Ad onor del vero devo ammettere che non mi ero mai interessato appassionatamente al giardino od al parco, lo guardavo senza interesse, le solite piante, i cespugli di rose, la fontana, il gazebo, i miei occhi ormai non percepivano più la meraviglia che invece appariva in tutta la sua magnificenza.

Ero sinceramente esterrefatto, ad un certo punto sentii accanto a me la presenza di nonna Ester:- "Ti piace ragazzo mio? Non è splendido?"

"Nonna!" esclamai "sei stata tu ad avere questa idea? Ma è strepitosa, dovrei scattare delle fotografie per imprimere questo momento e poterlo gustare anche dopo, ma ti giuro che non riesco a staccarmi da questo scenario. Come hai fatto? Sei imprevedibile ed io che credevo che la tua mente fosse ormai avvizzita! Dovrebbero rinchiudermi solo per averlo pensato".

"Non ti preoccupare Sebastian, un po' la colpa è anche mia, sono stata io a lasciartelo credere per un po': non pensare alle fotografie ho già incaricato Bruce di riprendere le fasi più salienti di questa festa e sicuramente avrà immortalato tutto questo splendore, Ma...."

"Ma che cosa?" Domandai.

"La sorpresa non è ancora finita caro nipote, e manca  la parte migliore".

"Non è ancora finita? Ma cosa deve accadere ancora? Già così è il massimo e tu mi dici che si può fare di meglio, ti giuro che non riesco nemmeno ad immaginarlo".

"Abbi ancora un po' di pazienza e vedrai....."

Le ultime parole di Nonna Ester mi avevano lasciato sorpreso ed ansioso, sapevo che doveva accadere qualcosa ma non sapevo cosa.....

Bruce mi si avvicinò e mi chiese: "tutto questo è stata una tua idea?"

"Assolutamente no Bruce, io ne so quanto te, te lo giuro" gli risposi...

"Non serve ti credo, mi sarei sorpreso del contrario" aggiunse con sarcasmo.

"Spiritoso.... Non hai perso il tuo brutto carattere" puntualizzai tra il serio ed il faceto. .

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