CAPITOLO 70 - ALLYSON

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ALLYSON:

"Hai finito di fare l'inventario del mio armadio?"

Lo vidi sobbalzare e rialzarsi in un secondo, aveva la faccia da colpevole.

"Allyson" mi disse, "non penserai che stavo sbirciando nel tuo armadio?"

"No di certo, stavi cercando i funghi, certo che credo che stavi spiando tra le mie cose!" ribadii contrariata..

"Non è vero, ho sentito un rumore strano, pensavo ci fosse un topo, proveniva dall'armadio, allora mi sono alzato per controllare, non l'avrei mai fatto" concluse con lo sguardo ancora più colpevole.

Deposi il regalo di Penelope ancora tutto ben confezionato sul letto e mi avvicinai all'armadio.

"Ebbene sì, hai scoperto il mio piccolo segreto" ammisi sorridendo, la voce mi era tornata normale, meno male , quando ero arrabbiata il tono si alterava , anche io me ne rendevo conto, ma era istintivo , non riuscivo proprio a controllarla.

"Di che segreto parli?" mi chiese incuriosito.

Senza parlare, mi abbassai e cautamente tirai il secondo cassetto, in un angolo si era nascosto tra il fieno, un batuffolo bianco, accarezzandolo lo presi con la mano e girandomi lo mostrai a Sebastian.

"Eccolo", dissi entusiasta," ti presento Memory".

"E chi sarebbe quel batuffolo peloso^" rise Sebastian.

"E' il mio amichetto, non provare nemmeno per scherzo a deriderlo, guarda quanto è bello il mio coniglietto, è il mio compagno di giochi".

"Non sei un po' grande per giocare con i coniglietti?" Mentre parlava, si avvicinò e me lo tolse dalle mani, in fondo piaceva molto anche a lui.

"Attento" gli dissi con tono preoccupato, "non ti conosce, magari ti morsica".

Lui rise spensierato, era così bello quando rideva, i suoi occhi erano limpidi, le ombre come per incanto sparivano, "non ti preoccupare, vedi abbiamo già fatto amicizia, guarda gli sono simpatico".

"E' vero, sembra che tu abbia ragione, di solito corre a nascondersi, se non sente la mia voce, non esce nemmeno dal suo nascondiglio".

Misi una copertina sul letto, per non sporcare la biancheria, Sebastian si sdraiò con Memory accoccolato sul suo petto.

"' Bellissimo e morbidissimo" esclamò, "mi sono innamorato di Memory".

"Ma è un maschio!" esclamai ridendo.

"E allora? Amico" disse poi rivolgendosi direttamente al coniglietto, "qua la zampa, sigliamo la nostra amicizia".

Voi non ci crederete e non ci credetti nemmeno io, ma Memory fece un movimento , non gli diede proprio la zampa ma gli diede un colpetto, come se avesse capito quello che Sebastian gli aveva detto e avesse acconsentito.

"Vuoi una tazza di tè?" chiesi, "non ho altro da offrirti".

"Tu che ne dici Memory, ti va una tazza di tè caldo?" domandè Sebastian al coniglietto.

"Ma Sebastian" mi intromisi, "Memory non beve il tè.....lui mangia le gallette".

"E va bene" mi rispose "io prendo volentieri una tazza di tè e Memory gradisce una galletta.

"Devo aiutarti?" si offrì, ma i suoi occhi dicevano altro, tutte le sue oche del Campidoglio non l'avrebbero mai creduto possibile, Touch, il famoso e bellissimo ragazzo era in una camera da letto di una ragazza e cosa faceva? Giocava con il coniglietto...gli si era proprio affezionato.

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