CAPITOLO 27 - BRUCE

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BRUCE

Ero stato uno stupido, ci ero cascato come un bamboccio, in poche ore Penny mi aveva rigirato come voleva fino al punto di prostrarmi ai suoi piedi ed elemosinare i suoi baci, le sue carezze, il suo amore. Meno male che ero rinsavito senza troppi danni, Già domani mi sarei dimenticato di lei, avevo una fila di ragazze pronte per me, che aspettavano solo un mio cenno per buttarsi a capofitto nelle mie braccia ed io andavo ad impelagarmi in una storia che non aveva uscite, nemmeno secondarie.

Mi ero assopito da poco quando un vero tornado si catapultò nella mia stanza.

Ero steso di pancia sul letto con le braccia sotto il cuscino, quindi non ebbi modo di voltarmi per capire cosa stesse succedendo, In pochi secondi mi sentii intrappolato, qualcuno mi era salito sulla schiena e mi stava tamburellando la schiena di pugni.

"Ma che cazz sta succedendo" esplosi?

Fu allora che sentii una voce rispondermi:- "eh! No bello, io non mi lascio scaricare così, sei cattivo, sei uno stronzo, un bastardo, prima tutto coccole e grattini, baci e carezze, gattina di qua e gattina di là e poi...tanti saluti stammi bene".

"Con chi ti credi di avere a che fare?" continuò, "io non mollo così facilmente, adesso non mi interessa se stavi dormendo, stai lì buono e mi ascolti, hai sentito?"

Finalmente aveva finito la sua filippica e potevo inserirmi per dire qualcosa, "tu sei pazza gattina, piombi nella camera di un uomo nudo, senza nemmeno bussare, Dove è finito il tuo protocollo di cui ti vanti tanto?"

"Avrei potuto anche essere in dolce compagna, non so se mi spiego..."azzardai.

"No, non era possibile, al telefono avevi detto che eri solo in un letto troppo grande" replicò tirandomi i capelli mentre le sue gambe a cavalcioni sulla mia schiena mi tenevano ancorato al materasso. Poi come se solo allora avesse captato le mie parole riprese più cautamente.

"Nudo hai detto? Vuol dire che adesso sei senza vestiti?"

"Esattamente gattina, io dormo sempre senza vestiti, così sono sempre pronto per ogni occasione" aggiunsi ridendo.

Tempo cinque secondi e mi arrivò una violenta cuscinata sulla nuca, "ah è così allora, sei sempre pronto alle occasioni e poi fai la morale a me perché vado in un night con i miei amici".

"Porco, vigliacco" sbraitò dondolandosi avanti e indietro.

Era troppo divertente, la mia gattina si era trasformata in una tigre, aveva sferrato l'attacco e mi aveva imprigionato alla sua mercé; ma era anche molto ingenua perché non immaginava che se continuava a strusciarsi in quel modo, sicuramente non sarebbe finita molto bene.

La lasciai divertire ancora un po', per farle pensare che mi avesse in suo potere, qualche volta mi lamentavo con" gattina ti prego lasciami andare, mi stai facendo male" e lei niente, imperterrita procedeva nel suo attacco.

"Gattina adesso basta, finiscila, se continui a fare questo rumore sveglierai tutto il palazzo".

"Non me ne importa devono sapere tutti che sei cattivo...."

"Non ti crederebbero mai."

"Questo lo dici tu...potrei sempre raccontare che volevi violentarmi e allora.."

Non la lasciai finire "eh no adesso basta questo non lo accetto" e con un gesto fulmineo mi rigirai facendola così finire sotto di me.

Dopo una serie di Oh! Aiuto! Che fai? Penny aprì i suoi meravigliosi smeraldi che si scontrarono con i miei occhi, ci guardammo in silenzio, per non pesarle addosso mi ero sollevato sui gomiti e la guardavo insistentemente, fu lei a rompere quel momento magico:-

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