CAPITOLO 56 - BRUCE

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BRUCE -

Era già la quinta volta che provavo a chiamare Touch, ma non mi rispondeva, chissà dove era finito quell'idiota, avevo cercato di tranquillizzare Allyson dicendo che probabilmente aveva il telefono scarico e se ne stava a casa ridendo delle nostre preoccupazioni, ma come lei, nemmeno io credevo alle mie parole.

Anche la mia gattina aveva provato più volte a rintracciarlo, ma senza risultato.

Il telefono trillò nel silenzio, vidi Allyson guardarmi con la speranza che fosse Touch, ma dovetti fare segno di no con la testa, ormai ci capivamo anche solo guardandoci negli occhi.

"E' Penny" dissi, "vediamo se ci deve comunicare qualcosa di buono" aggiunsi sorridendole.

"Dimmi tesoro", risposi, "hai trovato quell'idiota?"

"Mi dispiace Bruce, ma il suo cellulare non suona nemmeno più, sono preoccupata, non è da lui".

"Stai tranquilla, vedrai che non è successo niente di grave, non è così stupido" aggiunsi.

"Bruce forse potrei chiamare nonna Ester, forse lei....."

"No" tuonai interrompendola, "Penny non farlo, l'avrei già fatto io , ma non voglio assolutamente che quella signora si preoccupi, lasciala in pace".

"Le vuoi molto bene vero? E' impossibile non volergliene" continuò con un tono dolce.

"Hai ragione, lei sarà l'ultima persona a cui mi rivolgerò e solo in caso tutte le altre soluzioni non abbiano portato a nessun esito" esclamai con convinzione.

"Micione posso chiederti una cosa, però non devi arrabbiarti...me lo prometti?"

"No Penny non ti prometto niente, se dici già prima che non devo arrabbiarmi significa che è qualcosa che non mi farà piacere sentire" dichiarai.

"Allora non ti dico niente , me lo tengo per me" terminò con tono piuttosto seccato.

"Penny, non fare la bambina, io sono qui per ascoltarti, lo sai che su di me puoi contare sempre" conclusi con voce suadente, mi faceva innervosire parecchio quando si comportava così.

"Allora" le chiesi dopo un minuto di silenzio, "cosa volevi chiedermi?"

"Perché Allyson l'ha fatto scappare? Sebastian è un caro ragazzo, è buono, sincero, che cosa gli ha detto quella?" la sua voce era molto arrabbiata, capivo il suo affetto per Touch, ma lei stava parlando senza conoscere le circostanze e nemmeno le aveva chieste, lo consideravo un comportamento scorretto da parte sua.

"Penny" dissi in tono deciso, "cosa dici? Perché parli così,? Non è assolutamente colpa di Allyson, è tutta colpa di Touch".

"Certo è sempre colpa di chi non può difendersi" mormorò con tono polemico.

Ti assicuro Penny che Allyson non c'entra niente" ripresi per farle capire che il suo pensiero era sbagliato.

"Non è vero, lei lo chiama sempre coccodrillo anche se a lui non piace, ma lei insiste".

"Anche tu mi chiami micione e non so quante volte ti ho detto che non voglio" ribattei di rimando.

"Quello è diverso, siamo io e te, e io voglio chiamarti micione" insistette sfacciatamente, Penny era una ragazza dolce, ma quando si intestardiva così mi faceva ribollire il sangue nelle vene..

Era una partita persa in partenza, sentivo che era nervosa, se avessi continuato ad insistere avremmo solo litigato e non era il caso.

"Penny" iniziai, "capisco che sei preoccupata per Touch, lo siamo tutti credimi, cerca di stare tranquilla, non è dando colpa a qualcuno che lo troveremo, uniamo le forze invece per capire dove diavolo può essersi cacciato".

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