Stars & Touch

CAPITOLO 71 -PENELOPE / SEBASTIAN

PENELOPE:

La invidiavo davvero, io sin da piccola avevo sempre desiderato un animaletto che mi facesse compagnia, invece i miei genitori, per compagnia mi avevano appioppato schiere di tate e governanti.

Guardai con commozione quella fotografia, Memory era un coniglietto bellissimo.

"Spero che un giorno me lo lascerai prendere in braccio, lo adoro già a distanza" esclamai.

"Certo quando ti fa piacere, sai, Sebastian fa finta che non gli interessi, ma mentre stavo preparando il tè l'ho sentito parlare con il coniglietto, gli chiedeva di mostrargli la sua abitazione".

"Sebastian perché non mi mandi una fotografia della sua casetta?"

"Perché in realtà Allyson lo tiene in un cassetto dell'armadio" fu la sua  laconica ed imprevista risposta.

"Ma soffocherà, perché non ha la sua casetta?" mi informai incuriosita.

Nessuno rispose a quella domanda, che stupida, a volte dimenticavo che non tutti potevano esprimere un desiderio e vederlo realizzato in un batter d'ali ed Allyson era una di quelle persone.

"Scusami Allyson sono stata indelicata, capisco, hai fatto benissimo a trovargli un posticino caldo e sono sicura che lì dentro si trova bene".

"Quando hai chiamato, stavamo andando al centro commerciale, Sebastian voleva regalare la casetta al suo nuovo amico".

"Mi dispiace allora vi ho disturbati, andate pure" mi rammaricai.

"Che dici Penelope?" mi rispose Sebastian, "abbiamo ancora molto tempo, tu come stai?"

Quella domanda mi fece tornare il groppo in gola, erano giorni che ero triste, non poter comunicare con Bruce, sapere almeno se stava bene mi aveva ridotto ad un fascio di nervi.

"Non bene" ammisi con voce atona e mesta , "vado avanti senza pensare, i giorni scorrono velocemente verso l'inesorabile destino e non riesco a trovare una soluzione. Un giorno mi sembra di avere avuto un'idea pazzesca ed il giorno dopo mi ritrovo a piangere disperata nello sgabuzzino".

"Ho inondato la segreteria telefonica di Bruce di tanti messaggi in cui gli chiedevo di perdonarmi , ma non ne ha letto nemmeno uno, non li ha cancellati, ma sicuramente quando avrà visto il mio nome apparire , l'avrà cestinato come numero indesiderato".

"Lo amo così tanto, non so quel giorno cosa mi sia successo, ho fatto una vera pazzia, ma ci sono stata costretta...... non è vero" aggiunsi "avrei dovuto lottare di più, in fondo si trattava della nostra felicità, non l'ho fatto per i soldi credetemi, e nemmeno per la bella vita come pensi tu Sebastian, l'ho fatto solo per paura che gli potesse accadere qualcosa di brutto, tu Sebastian sai che non sto scherzando o dicendo stupidaggini, il pericolo è reale, ma Bruce non ha mai voluto crederci veramente"

"Abbiamo provato tante volte anche noi Penelope" mi interruppe Sebastian, "ma niente; anche noi abbiamo ricevuto la stessa risposta, zero assoluto".

"Mi dispiace dirtelo, ma penso che dovremmo lasciarlo in pace, sono certo che si farà vivo, lui non è un vigliacco, affronta sempre a testa alta i problemi e lo farà anche questa volta. Dobbiamo avere pazienza e lasciarlo da solo se in questo momento è ciò che desidera".

"Tu fai bello a parlare perché non ti manca come manca a me" piagnucolai.

"Stai dicendo delle sciocchezze, anche a me manca molto, e non vorrei ricordartelo, ma sei stata tu che gli hai dato il benservito, adesso è inutile piangere su ciò che è successo, se davvero vuoi stare con lui, dovrai imparare a tener conto anche delle sue opinioni e decidere insieme le mosse, non metterlo davanti al fatto compiuto, Bruce non è un burattino Penny, non è il solito rammollito che sei abituata a frequentare, sempre ai tuoi ordini perennemente ai tuoi piedi per soddisfare ogni tuo desiderio, anche prima che tu l'abbia espresso, Bruce è orgoglioso, ha carattere, ha avuto una vita difficile, ma è sempre stato leale e sincero, se vuoi avere un futuro vicino a lui devi cominciare a rispettarlo, perché lui si è veramente innamorato di te; sapeva che non sarebbe stato un rapporto facile, ma ha cercato persino il mio aiuto e sai quanto gli deve essere costato".