26||non puoi volare se hai paura di cadere||

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In camera, c'è Rocco che guarda fuori dalla finestra, quando sente la porta chiudersi si gira e si accorge di me, ma poi torna con lo sguardo rivolto verso fuori. Io mi avvicino a lui e mi appoggio alla finestra e guardo fuori. Per un po' stiamo in silenzio a guardare fuori. Io guardo le lucine della città che si illuminano, solitamente mi tranquillizza, ma ora vorrei solo uscire da questa cavolo di stanza, e andare a prendere a pugni in faccia Roberto, e continuare finché no muore cazzo! Stringo i pugni e respiro, fuori e dentro, fuori e dentro. Dicono che serva per tranquillizzarsi, io dico che è solo una gran puttanata. Vedo che Rocco se ne è accorto, infatti mi prende le mani tra le sue. Io guardo le nostre mani e subito dopo incrocio il suo sguardo, e i suoi occhi color smeraldo mi stavano già guardando.
Rocco fa per parlare ma poi non dice nulla, io sospiro e appoggio la testa sulla sua spalla. Stiamo zitti per un po'. Chiudo gli occhi per un secondo, e l'immagine di Rebecca torna nitida sulla mia mente. Ma subito dopo nella mente mi torna in mente Valeria, la vedo stesa lì per terra morta. Risento tutto il dolore che per tanto tempo ho tenuto a bada, viene a galla tutto, e io non sono pronta. Quando mi colpisce tutto insieme il vuoto che ho nel petto, che mi sta risucchiando giorno dopo giorno, comincia a pesare. A pesare come un mattone, un mattone che mi sprofonda il petto. Com'è possibile che un vuoto pesi? Mi sento opprimere, com'è possibile che non riesca a respirare? Non ho più nemmeno la forza di combattere e di farmi del male, non ho più forza di fare nulla. Il dolore è così forte che mi lacera il cuore. Annienta tutte le mure che mi ero costruita tutta in torno, e lascia quello che rimane del mio cuore rimane scoperto e fragile. Gli occhi mi pizzicano, mi pizzicano un sacco, le lacrime che non scendono da tanto tempo chiedono di uscire e di scivolare sulle mie guance. Ma non è come sempre, ora non riesco a fermarle, non riesco a bloccarle. Due lacrime infatti escono dai miei occhi e cadono sulle guance, io le asciugo subito con le maniche della felpa.
Quando sposto le mani che erano ancora tra quelle di Rocco, lui mi guarda, e vede che le lacrime stanno scendendo dai miei occhi, si gira verso di me. Io tengo la testa bassa, mentre le lacrime continuano a scendermi per le guance. Rocco mi prende le guance e mi alza il viso, e mi asciuga le lacrime con i pollici, come ho fatto io per tante sera con Azzurra.
-ehi Carly- mi dice, io non incontro i suoi occhi -Carlotta ascoltami non importa se piangi, va bene, chi se ne frega, a volte fa bene piangere, piangere rinforza l'armatura- alzo lo sguardo e incrocio i suoi verdi occhi smeraldo. Non ricevendo risposta mi stringe al suo petto, io mi stringo forte a lui come se fosse la mia ancora, l'unico in grado di salvarmi.
Stretta a lui, finalmente lascio che tutte le lacrime che ho trattenuto per troppo tempo, scendano tutte.
Una volta ho letto una frase, "ricevi un sacco di coltellate e non muori, resti in piedi e alla fine ti uccide una carezza", non ho mai sentito una frase più vera. Rocco mi stringe per tutto il tempo non mi lascia mai andare, neanche per un secondo. Mi stringe e lascia che gli bagni la felpa con lacrime che mi rendono fragile e debole, ma allo stesso tempo mi danno la forza di ricominciare.

Quando ho esaurito totalmente tutte le mie lacrime, appoggio la guancia sul petto di Rocco, lui mi accarezza la guancia, mentre continua a stringermi. Mi bacia la testa, io alzo il viso e lo guardo
-scusami- gli dico
-perché ti scusi, Carlotta? Non serve che ti scusi, io sono qui, accanto a te, e quando hai bisogno di me ci sono. Sono qui per te- io torno con la guancia appoggiata al suo petto, e lo stringo
-grazie per quello che fai sempre- Rocco mi accarezza i capelli.

*************

Chiudo la porta del bagno e mi guardo allo specchio, sembro un mostro davvero. Ho gli occhi gonfi e rossi, mamma mia, sono davvero un disastro, faccio pena. Mi raccolgo i capelli in una coda, mi lavo il viso con dell'acqua fresca e mi lavo i denti. Poi sciolgo in capelli e li pettino. Esco dal bagno e mi avvio verso il mio letto, dove mi stendo e mi copro con le coperte.
Ho sonno e voglia di dormire, ma già sono fragile, non credo che un incubo sia quello che mi serve ora. Respiro a fondo e guardo il soffitto
-ehi- mi giro verso Rocco che si è seduto sul mio letto -che vuoi fare sta sera?- mi chiede
-vorrei dormire ma non posso- dico sospirando a fondo, dico sul serio le mie occhiaie tra un po' toccano per terra, dico sul serio.
-perché non provi?- mi chiede
-perché questa sera ho pianto per la prima volta da un sacco di tempo, e mi ci vorrà un po' di tempo per ricostruire le mura che avevo intorno, ora il mio cuore è troppo esposto, rischio di farmi sul serio del male, e non ne vedo il caso-
-non puoi volare se hai paura di cadere- lo guardo, e lui guarda me
-da dove viene sta filosofia?- gli chiede alzando le sopracciglia, lui sorride debolmente
-dal profondo del mio dolce cuore- dice teatralmente, io lo spintono leggermente
-scemo- e vedo che fa un sorriso, uno di quelli rari che non fa quasi mai. Per un momento sorrido, incoerenti che siano quasi le 11 di sera e che tutti stiano dormendo, per un momento ci siamo solo io e lui, lui e me.
Poi c'è un momento di silenzio che Rocco spezza subito
-no dico sul serio bimba, dovremmo dormire tutti e due- mi dice mentre mi accarezza la guancia
-ma ho paura- dico sincera. Questo ragazzo mi ha visto piangere, dopo che non lo facevo da un bel po' di tempo, e nonostante tutto mi ha abbracciato forte, dicendomi che piangere fa bene, non che sono solo una stupida ragazzina debole e fragile, perché mai gli dovrei mentire. Credo che dopo tutto ciò si meriti la verità. Lui si prende il tempo di pensarci e poi si stende accanto a me, io lo guardo confusa, ma che cazzo sta facendo? Vedendo la mia faccia sorride
-tranquilla non voglio ucciderti, voglio solo dormire insieme a te- mi dice guardandomi -sempre se a te va bene- sorride, un sorriso sincero, che mi comporta a sorridere. Io sospiro a fondo, prendo tutte le forze che ho con me e mi stendo bene. Lui capisce che mi va bene e sorride.
Rocco mi passa un braccio sotto il collo e mi guarda con i suoi maledetti occhi verdi, mentre mi accarezza una guancia.
-andrà tutto bene Carlotta, non avrai incubi questa notte te lo prometto- mi dice Rocco, io gli sorrido e poi appoggio la testa su suo petto, lui mi stringe forte e mi bacia la fronte
-buona notte Rocco- gli dico con gli occhi già chiusi
-buona notte Carly- sento prima di cadere finalmente dopo tanto tempo tra le braccia di Morfeo.

*angolo autrice*
Buongiorno a tutti
Allora vi è piaciuto questo capitolo? Da ora in poi che succederà ai nostri due protagonisti?

Lasciate una stellina se il capitolo ci è piaciuto e un commento se vi va, che a me fanno sempre piacere

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