47||davvero davvero||

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Ringrazio Matilde quando mi posa il mio toast davanti agli occhi, lei mi sorride, la guardo negli occhi azzurri, sono azzurrissimi, sembrano quasi bianche da quando sono chiari, non ho mai visto una cosa simile, sono meravigliosi sul serio, io li adoro, mi sono sempre piaciuti, a contrario del azzurro oltre mare dei miei occhi, il suo è dolce e affettuoso, sembra quasi avvolgersi e coccolarti. Ci fissiamo negli occhi per un po', finché lei non spezza il silenzio
-non farlo mai più, ci hai fatto prendere un colpo. Anche se fuori non ti vogliono bene, qui invece sì, soprattutto lui- dice indicando Rocco, con un cenno al capo e sorridendo
-non farti del male Carlotta non farlo al lui, e a noi che ci teniamo a te. Se c'è qualcosa parlane so che è difficile, ci sono passata anche io, forse non come voi, perché non ho pensato al suicidio, ma so che l'adolescenza è un casino e che uscirne vivi sembra impossibile, ma sei più forte di quanto credi non ti arrendere. E poi hai persone che a te ci tengono e che farebbero di tutto pur di vederti sorridere, non ti fermare a pensare a quelle che ti fanno del male, passa oltre, che dopo quel muro c'è un mondo che nemmeno immagini- mi dice, io le sorrido e rispondo di impulso abbracciandola.
Magari aver avuto una madre premurosa, che si preoccupa e che si chiede davvero come stai, come lo sarebbe stata Matilde, sarebbe stato tutto più semplice e meno doloroso, questo è certo.
Ma la vita va così, non si può cambiare. Infondo se non mi fossi tagliata non sarei finita in ospedale, e non avrei conosciuto Rocco e tutti gli altri. Infondo è il bello di arrivare sul fondo, perché da lì non puoi fare altro che risalire.

Quando Matilde si allontana torno ad ascoltare il discorso che stanno facendo i miei amici, sento la mano di Rocco cercare la mia, per poi stringerla. Mi volto verso di lui e lo guardo, sono passati due giorni da quando mi ha detto che è innamorato di me, e da quel giorno stiamo insieme la maggior parte del tempo. La prima sera, abbiamo dormito insieme, sembrava cambiato tutto, avevo paura che mi sarei sentita in imbarazzo, ma a contrario delle mie aspettative non era cambiato nulla, eravamo sempre noi due, e mi sono sentita giusta, come sempre quando Rocco è al mio fianco.
Lo guardo negli occhi smeraldo
-tutto bene?- mi sussurra sorridendo, così che gli altri non possano sentire. Io annuisco sorridendo, il suo sorriso si allarga, anche se non so come sia possibile, mi stringe la mano e poi me la bacia.
Tornando subito dopo ad addentare il suo panino ascoltando la conversazione tra i nostri compagni di ospedale. Io do un morso al mio toast che come sempre è delizioso.
Guardo Vanessa, intenta ad ascoltare una cosa che sta dicendo Michael, mentre mangia la sua piadina e sorrido, lei incontra il mio sguardo e mi sorride con una faccia vagamente confusa, come se si chiedesse perché la guardo, io scuoto la testa sempre sorridendo, per deviare il discorso, lei alza le spalle e continua a mangiare.
Ora mangia molto di più di prima, so che per lei è un grande sforzo, ma pian piano ci sta riuscendo, sta combattendo contro i suoi demoni, non so cosa sia cambiato, devo ricordarmi di chiederglielo.
Mentre ci penso sento una voce che urla il mio nome, che riconosco subito. Mi giro e vedo la mia sorellina che mi corre incontro seguita dal mio migliore amico, tutti e due sorridenti.
Mi alzo dal tavolo e mi faccio abbracciare la vita da Azzurra, io sorrido e mi abbasso alla sua altezza, così che possa circondarmi il collo, mi alzo tenendola in braccio e la stringo forte a me
-ciao principessa- le sussurro all'orecchio
-ciao Carlotta- mi dice sempre stringendomi il collo.
Quando i suoi piedini toccano di nuovo terra, va ad abbracciare Rocco che la prende subito in braccio e la fa sedere sulle sue ginocchia.
Sorrido davanti a quella immagine, non mi ci abituerò mai.
-sono belli vero?- mi chiede Il mio migliore amico accanto a me, mi volto e lo guardo
-sono stupendi- dico sorridendo, Ele mi trasporta in un abbraccio e mi stringe al suo petto, e io mi godo quella sensazione di stare tra le braccia di mio fratello, beh forse non fratello di sangue, ma di vita sicuro, e forse è quasi più importante.
Mi da un bacio sulla testa e poi mi lascia andare
-lo sai che mi dovrei dire che cosa hai combinato vero?- mi chiede indicando le fasciature, io sospiro e annuisco -brava bambina- mi dice scompigliandomi i capelli, io gli lancio uno sguardo omicida e gli faccio il dito medio, a sorridendo
-Carlotta! Non si fa quel gesto- mi sgrida la mia sorellina con voce da rimprovero, io mi giro verso di lei e le sorrido
-hai ragione scusa Azzurra- le dico e torno a sedermi dov'ero pochi secondi fa
Mentre Samuele si accomoda accanto a me, proprio davanti a Vanessa, che abbassa lo guardo e noto che le sue guance diventano vagamente rosse, poi alza lo sguardo e incontra quello del mio migliore amico, che era già posato su di lei, e sorride.
Forse ora ho capito perché Vanessa, è più felice del solito e mangia anche più del solito, c'è qualcosa che mi dice che centra il mio migliore amico. Io sorrido, chiederò più tardi. Ora mi concentro sulla mia sorellina.

Rocco mi passa Azzurra e io la tengo in braccio, lei si prende un paio di patatine fritte e se le mangia. Io le faccio il solletico
-ma quelle erano mie- le dico sorridendo, lei mi guarda e mi fa la linguaccia.
La mia mano torna a stringere quella di Rocco, sotto il tavolo, senza dare troppo nell'occhio, ma alla mia sorellina non scappa nulla.
-perché vi tenete per mano?- ci chiede sbattendo gli occhi con fare curioso, io le sorrido e mi volto verso Rocco, il suo sguardo era già posato su di me e sorride, poi guarda la mia sorellina, si china verso di lei e le sussurra
-perché voglio tanto bene a tua sorella- la mia sorellina ci pensa un attimo e alla fine gli sussurra all'orecchio
-ma è perché siete fidanzati?- chiede con fare innocente, che fa quasi tenerezza, io sorrido e Rocco annuisce, lei sembra illuminarsi e fa un sorriso a 32 denti -davvero davvero?- ci chiede ancora non sicura, io sorrido
-davvero davvero- le dico, vedo i suoi occhietti spalancarsi
-che bello, sono felice ora, il mio sogno si è realizzato, la mia sorellona e Rocco stanno insieme, perché si vogliono tanto bene, sono come la principessa e il principe, delle fiabe, che poi vivono felici e contenti, te l'avevo detto Rocco che anche Carlotta ti voleva tanto bene, ma tu non mi credevi- dice tutta fiera, io sorrido e guardo Rocco, cercando conferma, lui alza le spalle sorridendo, lo prendo come un sì.

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