50||mi innamoro di quelle||

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Apro la porta della mia stanza, e vedo Rocco intento a giocare alla play, quando sente la porta aprirsi sposta lo sguardo su di me. Incontra i miei occhi azzurri e fa un sorriso meraviglioso, che io ricambio subito, poi torna a guardare lo schermo, ma apre le braccia invitandomi a stringermi addosso al lui.
Io mi avvicino al letto, mi tolgo le scarpe e le abbandono lì vicino, mi metto in punta di piedi per salire sul letto, ma lui mi precede mi prende per i fianchi e mi posiziona seduta tra le sue gambe appoggiando la mia schiena al suo petto, poi torna a giocare mentre mi stringe in un abbraccio. Mi sento totalmente in paradiso. Seguo il videogioco per un po', sta giocando a "Driveclub", un gioco di macchine e moto, e non è male, ci ho giocato varie volte da quando sono qui dentro, ma questa sera non ne ho voglia. Sono particolarmente stanca, dopo quello che è successo con Vanessa, mi sento sfinita. Ad un certo punto alzo lo sguardo, appoggiando la mia testa sulla sua spalla e lo guardo, lo zigomo pronunciato e coperto da una leggera barba, le labbra carnose, gli occhi verdi concentrati sulla partita, il ciuffo moro riccio e come sempre scompigliato. Dio è così bello, e chissà che cosa ho fatto per meritarmelo, che cosa ho fatto per essere qui ora, tra le sue braccia che mi stringe mentre gioca una partita alla play, sembra incredibile ma vederlo così, ora qui insieme a me in un momento così semplice così scontato, mi scalda il cuore. Perché io preferisco una cosa piccola, una sera insieme a giocare alla play abbracciati, che una sera seduti in un tavolo al ristorante. Perché io adoro le cose piccole, mi concentro e mi innamoro di quelle.

Rocco si accorge che lo sto guardando e mi rivolge il suo sguardo
-che c'è?- mi chiede sorridendo
-pensavo...- dico alzando le spalle ma sempre sorridendo, lui mette in pausa la partita e posando il joystick sopra al comodino, mi prende per i fianchi e mi gira verso di lui, così che ora la mia testa sia appoggiata al suo petto, e poi si mette comodo. Io incontro i suoi occhi
-a che pensavi?- mi chiede facendomi i grattini sulla schiena sotto la maglia, io sorrido mentre una scia di brividi mi scorre giù per la schiena, non mi abituerò mai.
-a quanto sei bello, e a che cosa ho fatto per meritarti- dico arrossendo leggermente, lui sorride mi avvicina ancora di più a lui e mi da un dolce bacio sulle labbra, quando ci stacchiamo lo guardo dritto negli occhi verdi smeraldo
-dovresti vederti, bimba, tu sei bellissima- mi dice sorridendo, e io ci credo solo se è lui a dirmelo, lo prendo per le guance e faccio scontrare le nostre labbra, ci vuole poco perché il bacio si faccia più profondo, infatti schiudo leggermente le labbra e lascio che la sua lingua esplori la mia bocca.
Mi prende i fianchi e mi posiziona meglio, e finisco a cavalcioni sopra di lui. Mentre le sue mani finiscono sotto la mia maglia e girovagano per la mia schiena, le mie vanno a finire sul suo petto, e li accarezzo i pettorali da sopra la maglia. Non so che fare, non sono molto informata in questo argomento lo ammetto e ho paura, di fare qualche enorme cazzata. Certo le ho avute anch'io le mie piccole esperienze, ma sono molto minime. Infatti mi fermo di colpo, lui si stacca dalle mie labbra, e mi guarda
-che c'è?- mi chiede con una voce dolce, che mi tornare la voglia di baciarlo di nuovo, e non smettere più. Alzo le spalle, lui mi guarda negli occhi e capisce -oh capito, Carly non aver paura di sbagliare, puoi farmi tutto quello che vuoi okay, e non sbaglierai mai- appoggia la sua fronte sulla mia -e se vuoi che mi fermi basta dirlo, non farò niente senza il tuo consenso- io sorrido, cosa ho fatto per meritarmelo, non smetterò mai di chiedermelo. Lo bacio di nuovo e come a detto lui, per una volta decido di lasciarmi andare, di seguire solamente il mio istinto e di fare quello che mi sento. Così sposto le mani più giù e arrivo ai lembi della maglia e la tiro verso l'alto, lui si stacca da me per togliersi la maglia. Mi lancia un sorriso malizioso mentre mi guarda negli occhi, hanno un luccichio di desiderio, un desiderio verso di me, comincio a sentirmi più sicura, sento il petto scaldarsi di colpo, quanto amo lui e questa fottuta sensazione. Ma ci vuole poco perché lui si fiondi di nuovo sulle mie labbra. Io gli accarezzo il petto, graffiandolo leggermente, lui emette un mugolio sulla mia bocca e io sento un leggero fremito nel ventre che mi piace, mi piace un sacco. Le mani di Rocco si sono spostate nella mia pancia e ora la accarezzano, poi prende i lembi della mia maglia, si stacca dal bacio e mi guarda negli occhi, come a chiedermi se lo voglio davvero, io gli sorrido in segno di conferma, lui sorride e mi sfila la maglia dalla testa. Ribalta la situazione, e sono io a finire sotto di lui. I suoi occhi mi guardano, e sotto il suo sguardo non mi sento giudicata, anzi mi sento bene. Le sue dita passano sopra le leggere cicatrici, incontra il mio sguardo con aria confusa
-l'incidente con Valeria- dico io distogliendo lo sguardo lo sguardo, lui torna vicino al mio viso
-ehi- mi dice, io incontro i suoi occhi verdi -non me ne frega nulla delle tue cicatrici, tu rimani bellissima- sorrido, lui si china su di me e mi da un bacio sulle labbra, che mi fa sparire il pensiero di Valeria dalla testa, e mi fa tornare lì, tra le sue braccia. Poi le sue labbra si spostano sul mio petto, e poi sulla pancia, lasciandomi piccoli baci umidi sulla pelle, che mi fanno venire i brividi. Mi bacia ogni cicatrice ad una ad una, mentre non distoglie mai lo sguarda da me. Io sorrido e cerco di farlo avvicinare a me, lui si posiziona sopra di me, reggendosi mettendo le due mani a lato della mia testa. Io gli sorrido e lo bacio di nuovo, gli metto le mani tra i capelli e li tiro leggermente, lui sorride sulle mie labbra.
Gli circondo la vita con le gambe, e lo tiro più vicino a me, quando sento la sua erezione premermi tra le gambe, sento le mie guance iniziare a scaldarsi e sento di nuovo il tremolio nel basso ventre. Rocco inizia a baciarmi lo zigomo e scendendo anche verso il collo, soffermandosi in alcuni punti, e succhiando con una certa forza, lasciando così una macchia quasi violacea, incisa nella mia pelle.
Poi scende nel petto vicino al mio seno ancora coperto dal mio reggiseno bianco, bacia la parte intorno ai miei seni, mi lancia un occhiata, io mi mordo un labbro, lui sorride si alza e mi da un bacio sulle labbra, io inarco la schiena così che lui riesca a sganciare il gancetto del reggiseno. Mi guarda negli occhi, poi si abbassa su di me di nuovo, abbassa un spallina lentamente, passando le dita sulle mie spalle con una dolcezza infinita, e baciando ogni parte in cui la sua mano passa, io seguo i suoi movimenti con lo sguardo, mentre mi mordo un labbro. Abbassa anche l'altra spallina e il mio reggiseno cade dal letto finendo in un luogo remoto, lasciano i miei due seni nudi. Li guarda, poi si abbassa su di loro, li bacia e li lecca, io mi sento esplodere. Le emozioni dentro di me sono incredibili, mi sento così bene, il tremolio si fa sempre più forte e comincio a sentimi bagnata tra le gambe, il mio sospiro si spezza, e trattengo il fiato, alla fine prende un capezzolo in bocca mentre stuzzica l'altro con le dita. Succhia forte, io abbandono la testa sul cuscino e dalla mia bocca esce un gemito di piacere, le mie mani si infilano tra i suoi capelli ricci e li tirano. Lui continua a succhiare per un po' e io credo di essere vicina al culmine. Sento pulsare tra le gambe, e mi sento sempre più bagnata. Non ho mai provato nulla del genere. Ma lui poi, li lascia lì, rossi e turgidi, e scende ancora più in basso e mi bacia la pancia, lo fa lentamente molto lentamente, e questo mi manda letteralmente fuori di testa. Rocco scende sempre più in basso, fino ad arrivare all'elastico dei miei pantaloni della tuta, mi lancia uno sguardo chiedendomi se può, io continuo a guardarlo, mentre mi mordo un labbro, ma senza battere ciglio.

Lui mi prende i pantaloni che mi circondano i fianchi e comincia ad abbassarli, quando sentiamo battere alla porta
-ragazzi controllo serale posso entrare- chiede Tatiana al di là della porta, spalanco gli occhi di colpo, e guardo Rocco, lui impreca sottovoce
-sì un attimo Tatiana- dice Rocco, visto che io non riuscirei a spiccare parola neanche se volessi, poi si alza mi passa la maglia che era caduta mentre si infila la sua.
Poi va verso la porta, io mi alzo dal suo letto e vado a sedermi sul mio mentre cerco vagamente di sistemarmi i capelli e la maglia, nascondendo i capezzoli turgidi, ma con scarsi risultati. Rocco mi lancia un occhiata mentre sorride, e poi apre la porta e sorride a Tatiana, che ci guarda con sospetto, io le sorrido facendo finta di nulla, pur sapendo che molto probabilmente ho un succhiotto enorme sul collo.
-buonasera ragazzi- ci dice guardando noi e la stanza con aria sospetta -sono venuta a cambiarti le bende Carlotta- dice guardandomi, io le sorrido debolmente, lei si avvicina tenendo in mano tutto quello che le serve.
-bene se avete bisogno di me sono a farmi una doccia- dice Rocco, e quando Tatiana non lo vede mi fa l'occhiolino, io sorrido senza farmi vedere dalla nostra infermiera preferita.
Appoggia il necessario sul mio letto, io incrocio le gambe e le do il polso, lei mi taglia le fasciature mentre mi sorride, ha uno sguardo strano, quasi complice. Poi mi rimette le fasciature nuove e le chiude con un cerotto
-ecco a te, comunque sono molto felice per te e Rocco- mi dice sorridendo, io la guardo perplessa -Carlotta non sono stupida, ho notato il tuo succhiotto e Rocco che va a farsi una doccia, insomma ragazzi se dovete nascondere le cose fatelo bene- io arrossisco violentemente e abbasso lo sguardo. Dio che figura di merda. La sento ridere, poi mi saluta ed esce dalla stanza, raccomandandosi di fare più attenzione la prossima volta. Quando Rocco esce dal bagno mi guarda e sorride, un sorriso divertito
-non fare quel sorrido- lo avviso
-quale sorriso- mi chiede, e io alzo gli occhi al cielo poi rincontro i suoi occhi verdi
-Tatiana se ne è accorta, che figura di merda- dico coprendomi il viso con le mani, lui si avvicina a me
-ehi tranquilla, è Tatiana, sa mantenere un segreto e poi dai ci shippava- mi dice, io tolgo le mani dal viso e lo guardo, lui incontra i miei occhi e sorride, poi mi stampa un leggero bacio sulle labbra.
Ma mi stacco quasi subito e mi fiondo in bagno, ho bisogno di una doccia.
Quando esco dal bagno, Rocco è già steso nel mio letto, sorrido e vado a stendermi accanto a lui, appoggio la mia testa sul suo petto, mentre lui mi stringe in un abbraccio, e pian piano mi addormento tra le sue braccia.

*spazio autrice*
Buona giornata del libro a tutti, ho deciso di farvi questa piccola sorpresa come "regalo". Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto.
Se è così mi farebbe molto piacere una stellina, e magari anche un commento, e beh grazie per leggere ancora la mia storia.

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