61||cuore||

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Esco dal bagno tamponandomi i capelli con delicatezza, alzo lo sguardo e incontro quello di Rocco, sta mangiando un panino che è andato a prendersi al piano di evasione mentre mi facevo la doccia.
Noto che fissa le mie gambe, indosso una delle sue maglie, che mi arriva a metà coscia, ma che lascia il resto delle mie gambe nude. Sotto il suo sguardo non mi sento più in imbarazzo, non dopo la sera del ballo. Sento che da quella sera, siamo come più uniti, come se il nostro legame si fosse fatto più forte e potente. Mi sento letteralmente collegata a Rocco, e ciò mi fa sentire amata e completa. Ora ho bisogno di Rocco moralmente, psicologicamente e sessualmente. Ho semplicemente bisogno di lui, e Dio ho paura che un giorno mi abbandonerà e sarò fottuta, ma per ora mi va bene così. Per ora voglio godermi ogni momento con lui, senza pensare al dopo.
Mi avvicino a lui e mi siedo in braccio, lui non si muove mi guarda solo, poi posa le mani sui miei fianchi
-possibile che tu diventi sempre più bella ma soprattutto sexy, ogni giorno che passa?- mi dice sorridendo, io gli prendo le guance tra le mani e gli stampo un bacio sulle labbra, con dolcezza -se potessi ti prenderei qui sopra la scrivania- mi dice baciandomi il collo, io chiudo gli occhi godendomi la sensazione delle sue labbra sulla mia pelle.
-ti amo- dico alzando lo sguardo e fissando i suoi occhi verdi, lui sorride, si china su di me e mi bacia nuovamente, dopo di che mi appoggio al suo petto e ascolto il suo cuore battere, con un ritmo regolare che mi tranquillizza. Mi bacia la testa e rimaniamo in silenzio abbracciati. Non ho bisogno che lui mi dica che mi ama, lo so già.

Dopo un po' sentiamo bussare alla porta, io mi allontano da Rocco e guardo la porta da dove entra Tatiana, con la solita cartellina in mano, solo che a contrario del solito, non ha un sorriso stampato sulle labbra, ci guarda quasi con gli occhi preoccupati attraverso gli occhiali, che indossa oggi. A volte li mette per leggere, o perché dice di avere gli occhi stanchi e comincia a non vedere più nulla.
Si avvicina a noi, si accomoda sulla sedia accanto alla nostra, noi la guardiamo mentre si muove con cautela. Alla fine alza lo sguardo, e ci osserva
-ho una cosa da dirti Rocco- dice con voce ferma, sento Rocco irrigidirsi di colpo sotto di me, io sposto lo sguardo sul mio ragazzo, e lui incontra i miei occhi azzurri, hanno quasi paura.
-puoi dirla anche qui- dice spostando lo sguardo su Tatiana, ma continua ad avere uno sguardo serio, che non gli ho mai visto avere quando parla con lei, di solito scherzano sempre, e lui la prende in giro e la nostra infermiera fa finta di minacciarlo. Io sposto lo sguardo su di lei, che mi guarda negli occhi e poi torna su Rocco. Perché mi sembra di essere l'unica qui dentro a non sapere che cosa ci deve dire Tatiana, questa cosa mi da fastidio. Non riesco a capire. Cosa può essere di così grave.
-sicuro?- gli chiede la nostra infermiera, e Rocco annuisce, lo sento che mi stringe più forte, abbracciandomi i fianchi. Che cosa ci deve dire di così importante.
Tatiana prende un bel respiro -come sai bene Rocco il piccolo problema che hai al cuore che avevamo trovato, poteva essere o non un pericolo. Con le ultime analisi, si è scoperto che sì è pericoloso, per questo hai bisogno di un operazione, che dobbiamo fare al più presto. Io pensavo già a domani mattina- dice, io guardo Tatiana per capire se è solo uno scherzo di pessimo gusto, o se sta davvero dicendo la verità. La guardo con occhi sbarrati. Mi volto e incontro gli occhi verdi di Rocco, non lascia passare nessuna emozione. Alla fine dice a Tatiana che va bene per domani mattina, e lei ci saluta ed esce dalla nostra stanza, con voce scoraggiata.

Io mi alzo dalle sue gambe e lo guardo
-mi spieghi cosa cazzo vuol dire che ti devi operare, per un problema al cuore?- gli chiedo cercando di guardarlo negli occhi, che lui però non vuole incontrare
-non pensavo che fosse così grave- mi dice, a denti stretti, come se dovesse essere lui quello arrabbiato, e non io. Cosa che mi fa andare ancora di più su di giri.
-Rocco ma che cazzo, tu lo sapevi e non mi hai detto nulla, te lo sei tenuto per te, pensavo che lo avessimo superato il problema della fiducia- esclamo incrociando la braccia al petto
-non volevo dirtelo perché non volevo che ti preoccupassi- alza la voce anche lui, e finalmente alza lo sguardo e mi guarda negli occhi
-preoccupata? Non ci credo, non sono fatta di cristallo, non mi devi proteggere da tutto, ho passato tante cose da sola e guardami sono ancora qui- dico cominciando a sentire gli occhi pizzicare, perché non riesco ad affrontare una discussione senza piangere
-si Carlotta autolesionandoti, bel metodo per superare i problemi-
-perché la droga è meglio giusto?- ora urlo, mentre due lacrime mi solcano il volto -Tatiana ha detto che questo problema l'avevano già trovato prima, e tu non me lo hai detto, in più non sembra una cosa da poco, Tatiana ha detto che questo problema è risultato pericoloso, l'operazione è pericolosa Rocco, non lo capisci!- urlo mentre la vista mi si appanna, lui si avvicina a me, e io sbatto la schiena sul muro. -sei un coglione, un cretino e se poi non esci da quella fottuta stanza, mi spieghi che cosa stracazzo faccio io senza di te?- gli chiedo urlando, ormai piangendo e spingendogli il petto lontano da me un paio di volte, e colpendolo con diversi pugni. Ho la paura di perderlo che non mi permette di respirare, e che mi comprime il cuore.
-Porca puttana Carlotta- urla spingendomi addosso al muro, mi copro la testa con le mani, e lascio che le mie lacrime escano senza fermarsi, singhiozzo violentemente. Per un momento ho il terrore che mi possa fare del male, ma so che non lo farebbe mai, lui mi amo, non mi farebbe mai del male. Infatti sento un pugno colpire il muro vicino a me, tanto da farlo quasi tremare, ma oltre a quello credo che anche il mio cuore tremi. Alla fine si allontana un po' dal muro e mi prende per le braccia e mi attira al suo petto, stingendomi come non ha mai fatto, e mai nessuno farà. Mi stringe proteggendomi da tutta la merda che ci circonda, mi stringe a se come se volesse sentirmi dentro di lui, come se io potessi entrargli nelle ossa. Io inizialmente rimango ancora un po' spaesata, ma poi si stringo a lui e piango. Piango per me, per lui, per l'operazione che dovrà fare domani, per i problemi e per la nostra fottuta vita incasinata.

*********

-scusa se non te l'ho detto- mi dice Rocco baciandomi la testa, mentre gioca con i miei capelli. Siamo stesi sul letto abbracciati che ci coccoliamo. Abbiamo ancora i due letti attaccati, così almeno stiamo più comodi. La prima volta l'infermiera che si occupa delle lenzuola, ci ha guardati straniti, ma poi ha alzato le spalle, e ha fatto finta di nulla. Io alzo la testa e lo guardo negli occhi verdi.
-quando te l'hanno detto?- gli chiedo sempre guardandolo negli occhi
-un paio di settimane fa mi hanno detto che c'era questa piccola imperfezione nel mio cuore, e mi avevano detto che non era nulla di grave ma volevano fare degli accertamenti. Non volevo preoccuparti per nulla- mi dice accarezzandomi dolcemente.
Io mi alzo, e mi siedo a cavalcioni su di lui, lui mi accarezza le cosce con dolcezza.
-promettimi un cosa- gli dico appoggiando le mani sul suo petto, lui mi guarda negli occhi aspettando che continui -che non mi tratterai come un cristallo, che per ogni movimento posso rompermi, ho passato tante cose, e sono ancora viva, con alcune cicatrici, ma viva. Promettimi che per qualunque cosa me ne parlerai, senza avere paura. Fidati di me- gli dico implorandolo con gli occhi
-te lo prometto Carlotta- mi dice fissandomi negli occhi, io sorrido mi chino e lo bacio con forza. Mi stringe i fianchi, che inizio a muovere lentamente, cosa che ho imparato, lo fa impazzire. Mi stacco dal bacio, e lo guardo negli occhi
-se fai così mi fai impazzire- dice con voce rauca, cosa che mi fa andare la testa a puttane. Quando sento la sua erezioni premermi tra le gambe sorrido, e mi stendo accanto a lui. Lui mi guarda confuso
-prendilo come una punizione per quello che hai fatto- dico sorridendo soddisfatta
-brutta stronza- mi dice sorridendo e cominciando a farmi il solletico. Io scoppio a ridere senza pensare più a nulla.

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