32||un pezzo del suo passato||

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Azzurra è tornata a casa da un po', ora sono seduta sulla scrivania e disegno, da quando ho ripreso, disegno più di prima. Sono felice di aver ricominciato a disegnare, non me ne ero mai accorta prima ma mi mancava davvero tanto, mi mancava disegnare quello che provavo, o almeno provare a disegnare emozioni, anche se a volte non ci riesco, il bello sta nel provarci.

Mi fermo un attimo a guardare che cosa sta venendo fuori per ora, un ragazzo che tiene in braccio una bambina, sono Rocco e Azzurra, non l'ho disegnato pensandoci, ho solo ascoltato quello che mi diceva il cuore, e a quanto sembra per ora sembra che il mio caro cuoricino non riesca a togliersi dalla testa quella immagine, e che ora la stia rappresentando su un foglio di carta.

Per ora non è male, ma posso fare di meglio, ed è quello che farò, perciò mi rimetto all'opera.

Dopo un po' che disegno, una voce alle mie spalle dice
-ehi ma quelli siamo io e Azzurra- io mi volto verso il mio compagno di stanza e sorrido, ha ancora i capelli bagnati, sono un po' ricci, a differenza di come sono di solito e ha gli occhi che sono due smeraldi.

Si è messo una maglietta abbastanza larga, ma nonostante tutto i riesco a vedere i muscoli scolpiti che si nascondono sotto quel tessuto. Ha i pantaloni grigi della tuta, mi sembra un ragazzo di quei libri o film americani, quello che nonostante sia vestito per stare a casa sul divano, è bellissimo. E hanno ragione i ragazzi con la loro semplicità, fanno mozzare il fiato.

So che molto probabilmente sono cotta di Rocco, e so che io non gli piaccio, e che mi sto solo illudendo. Credo di essere innamorata del mio compagno di stanza, cazzo questo sì che è un grossissimo problema, soprattutto perché come posso affrontare una cotta del genere senza avere Valeria accanto, come posso superarla, non posso. Come posso evitare un treno che mi ha già preso in pieno? È impossibile.

Zittisco i miei pensieri, e sorrido a Rocco
-esatto, non so da dove sia venuto, so solo che non riesco a togliermi quella scena dalla testa- dico alzando le spalle e riposando lo sguardo sul mio disegno, ma poi torno a guardare Rocco -grazie davvero per quello che fai la rendi felice- lui mi sorride e viene a sedersi accanto a me

-Carlotta tua sorella ti adora, ti vuole un bene immenso, morirebbe per te- mi dice accarezzandomi una spalla, che mi provoca brividi in tutto il corpo
-lo so e io sono una sorella di merda, lei non si merita una sorella come me, merita di meglio tanto di meglio- dico con voce sconfitta e abbastanza afflitta, so che non sono la sorella perfetta per Azzurra, so che meriterebbe molto di meglio, non una sorella come me che si autolesionava, che ha una sacco di problemi e che non riesce a dormire a causa dei suoi incubi.

Rocco mi prende per le spalle e fa in modo che i nostri sguardi si incrocino, guardo quei occhi verdi vedo sincerità

-Azzurra ha una sorella fantastica- mi dice, un piccolo sorriso mi nasce nelle labbra e abbasso lo sguardo, lui mi mette due dita sotto il mento e mi fa alzare il viso -sul serio Carlotta- io sorrido e lui fa uguale.

Torno con lo sguardo sul mio disegno, e una domanda che mi perseguita da un po' di giorni mi torna in mente
-Rocco ma che è successo tra te e mia sorella per essere così uniti?- gli chiedo guardandolo, lui inizialmente alza le spalle, mi guarda -ho sempre avuto questo effetto sui bambini-
-in che senso?-gli chiedo, lui si irrigidisce subito e contrae la mascella, vedendo la sua reazione gli stringo le mani, lui sussulta perché le mie mani sono congelate, mai poi sorride e le richiude tra le sue.

Poi prende un respiro profondo, e capisco che ora conoscerò una nuova parte di Rocco, che prima non conoscevo. Vuole aprirsi con me per farmi conoscere un pezzo del suo passato, un pezzo di se.

Abbassa lo sguarda e inizia a raccontarmi -devi sapere che io ho una sorellina, o meglio avevo un sorellina, Nicole, sempre se si chiama ancora così- dice contraendo la mascella, segno che ha stretto i denti, e capisco lo sforzo che sta facendo per raccontarmi un pezzo del suo passato, gli stringo le mani incoraggiandolo a parlare, lui alza lo sguardo, i suoi occhi ora sono più scuri di prima, non sono più due luccicanti smeraldi.

-Nicole è nata quando io avevo cinque anni, era la mia sorellina, aveva i capelli castani raccolti sempre in due codini, che si muovevamo sempre di qua e di là, e gli occhi azzurri come mio padre, ho passato la mia infanzia con lei, giocavamo sempre insieme eravamo sempre attaccati, ci volevamo un bene infinito, come te e Azzurra- si prende il tempo per sospirare, e sembra perdersi tra i ricordi, ma poi continua

-ma poi, sai com'è due persone smettono di amarsi, e mi sto ancora chiedendo come sia possibile che due persone che abbiano deciso di sposarsi di mettere al mondo due bambini, smettano di amarsi di punto in bianco, non ci riusciamo nemmeno noi adolescenti, che non ci siamo nemmeno sposati, sta di fatto che i miei due genitori si sono separati- dice

Non capisce quanto io possa capirlo, nemmeno io riesco a dare una risposta a quella fottuta domanda, com'è possibile che due persone smettano di amarsi così, non riuscirò mai a capire come si fa.

-quando i miei si sono separati, papà è partito verso l'America, per unirsi con la sua nuova compagna, e la sua famiglia, e come se nulla fosse si è portato via Nicole, non ho più potuto sentirla, contattarla o vederla. Mio padre se l'era portata via, lasciandomi con mia mamma, che era in piena crisi perché papà l'aveva mollata, e in più si era portato via il mio angelo custode, il mio motivo per sorridere, la mia sorellina- ho gli occhi che pizzicano per le lacrime che chiedono di uscire, prendo tra le mani le guance di Rocco e lo guardo negli occhi.

-Rocco ti prometto, ti prometto che un giorno la rivedrai, rivedrai la tua sorellina, te lo prometto- gli dico guardandolo negli occhi, lui mi porge il mignolino, e io lo stringo.
Lui mi stringe al suo petto e io lo stringo forte, ho la guancia appoggiata al suo petto e sento il suo cuore battere, un cuore che appartiene a Nicole, un pezzo apparteneva, appartiene e apparterrà sempre a lei.

Io alzo la testa e guardo Rocco
-Rocco saresti un fratello meraviglioso, Nicole sarebbe orgoglioso di te, e ti vorrebbe un bene infinito nonostante tutto- lui come risposta sorride e mi stringe al suo petto.

*spazio autrice*
Ecco qui un pezzo del passato di Rocco, a quanto pare Rocco e Carlotta si stanno legando come non mai.

Ditemi se vi è piaciuto questo nuovo capitolo con una stellina e un commento, che a me fanno sempre piacere❤

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