CAPITOLO 6

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* Elsie *

Sono ufficialmente rinchiusa da tre settimane. Nowak continua a portarmi cibo e vestiti, ma in assoluto silenzio. Non mi ha più toccata, ma resto comunque in allerta ogni volta che sale quassù.

Ho paura di lui.

Ma non perché mi ha picchiata e potrebbe continuare a farlo.

No. Ho paura della sua presenza.

Ogni volta che è qui, mi fa sentire piccola. E, quando mi guarda con quei suoi occhi di ghiaccio, è in grado di congelare anche la mia anima.

È già passato per la cena, quindi non tornerà fino a domani.

La notte è calata su Los Angeles e sono stanca.

Che cosa assurda, dato che passo le mie giornate chiusa qui dentro, senza fare un bel niente.

Mi sistemo nel grande letto e fisso il soffitto, ma ben presto mi stufo e mi rigiro su un fianco.

Quando sento la serratura scattare una volta, chiudo gli occhi e fingo di dormire.

Dei passi leggeri si spostano sulla moquette e qualcuno si siede sul bordo del materasso. Lo sento infossarsi e devo fare appello a tutta la mia calma per non muovermi.

Ti prego, fa che non sia lui.

Ma è lui, lo so.

Riesco a percepire la sua presenza.

Rimane immobile e in silenzio per un bel po'. Mi sento osservata e vorrei aprire gli occhi, ma mi trattengo.

Alla fine, fa un sospiro profondo e mi toglie una ciocca di capelli dal viso. È un tocco delicato, per la prima volta in assoluto.

- Perché mi fai questo effetto? - bisbiglia. - Perché stai risvegliando le mie emozioni, Elsie? -

Non oso neanche respirare.

- Mi ero ripromesso di diventare uno stronzo senza cuore. E ci sono riuscito. Ma tu...tu stai cambiando le cose e non va bene. Non va per niente bene. -

Ho la gola secca.

- Mark dice che dovrei chiederti scusa, per essere stato così...senza cuore. Ma perché? Nessuno ha mai chiesto scusa a me, per quello che mi ha fatto. Sai...sembro vivo, ma in realtà sono morto dentro da un pezzo. -

Si sta aprendo con me, credendo che io non possa sentirlo. Pensa che stia dormendo, quando in realtà sto sentendo sulla pelle ogni sua parola.

- Non giustifico le mie azioni, ma tu, Elsie...tu tiri fuori il mio lato peggiore. Quella parte di me, che ho cercato di nascondere per tutta la mia vita. Ho fatto tante, troppe cose sbagliate. Se mi conoscessi davvero, quel giorno non mi avresti provocato in quel modo. Chiunque ci abbia provato, oggi non esiste più. -

Ho i brividi.

- Eppure, con te è tutto diverso. Ti tengo qui, nella mia casa. La mia stanza è proprio qui sotto. Sento ogni tuo movimento, ogni tuo singhiozzo. E, ogni volta che chiudo gli occhi, vedo inevitabilmente i tuoi. È questa la mia condanna, Elsie. -

Perché? Ho capito che ha ucciso tante persone, ma perché i miei occhi sarebbero la sua condanna?

Lo sento alzarsi e apro gli occhi. È ancora vestito di tutto punto, ha solo tolto la giacca. Nella penombra, sembra ancora più oscuro. Ma stanotte, stranamente, mi sembra anche tormentato. Lo vedo sotto una luce diversa. È come se le sue spalle si siano incurvate improvvisamente, sotto un peso invisibile.

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now