CAPITOLO 34

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* Elsie *

Non c'è niente da fare: quando dorme, Jonah sembra ancora più bello del normale. È così rilassato e beato.

Mi tengo su un gomito, mentre lo osservo. E non riesco a trattenermi. Mi avvicino lentamente e gli bacio il petto. Il suo respiro è regolare, così come il battito del suo cuore. Lascio scivolare le dita sui suoi addominali. Mi chiedo dove trovi il tempo di allenarsi. È sempre con me, salvo qualche volta in cui capita che mi appisoli. Potrebbe essere in quei momenti. Beh, non mi dispiace, comunque.

Le mie labbra sostituiscono le mani. Scendo fino al suo basso ventre, che si contrae improvvisamente.

- Qualcuno si sta svegliando... - ridacchio.

- No, sono ancora nel mondo dei sogni... -

- Parli nel sonno, allora? -

- Possibile. -

Mi siedo sopra di lui e gli bacio il collo. Sorride, ma non apre gli occhi. Gli passo le dita tra i capelli. - Sveglia, amore mio. - sussurro.

Niente.

E va bene, dovrò finire quello che ho iniziato.

Scivolo tra le sue gambe e gli accarezzo le cosce, le labbra premute sulla sua pelle. Lo sento sospirare.

Tiro lentamente l'elastico dei suoi boxer. Il tessuto è teso. Glieli tolgo, calcolando ogni singolo gesto. Ma non è abbastanza.

Mi allontano e lui spalanca di colpo gli occhi. - No, non scapperai. - bofonchia.

Scoppio a ridere. - Rilassati, voglio solo creare un po' di atmosfera. - afferro il buon vecchio iPad dal comodino e cerco la mia playlist. Siamo tornati a Los Angeles, tre settimane fa, a causa di quel dannato Thopal, ma non mi dispiace. Questa camera ha le pareti insonorizzate...

Seleziono "Lips on you" dei Maroon 5. La musica parte e io torno al mio posto.

- Ok, così mi piace. - Jonah si sistema tra i cuscini. - Torno a nanna, tu fa' quello che vuoi. -

Non posso fare a meno di ridere. Come riesca a dormire con tutti i cambi di fuso orario, resterà sempre un mistero.

Mi piego sopra di lui, baciandolo ovunque, fino a raggiungere la sua erezione. La prendo tra le mani, muovendole molto lentamente. Contrae tutti i muscoli e le sostituisco con la bocca.

Lo sento aggrapparsi alle lenzuola, ma cambia appiglio e mi afferra dolcemente i capelli. Accompagno i miei movimenti con la lingua. Il suo respiro accelera e non trattiene i gemiti che gli escono dalla gola, finché non esplode. Gli mordo la coscia, facendolo sussultare e poi salgo a baciarlo.

- Svegliami più spesso così. - sussurra. Scivola giù e mi prende per i fianchi. - Vieni qui. -

Sto per sedermi sopra di lui, quando mi tira praticamente sulla sua faccia.

- Non lì. Qui. - ridacchia. Sposta di lato le mie mutandine di pizzo e mi fa abbassare sulla sua bocca.

- Cavolo... - stringo con forza la testiera del letto, cercando di concentrarmi sulla voce di Adam Levine. Ma questa canzone è dannatamente sensuale e fa aumentare a dismisura la mia eccitazione. La lingua di Jonah è maledettamente piacevole, contro la mia parte più sensibile. Ondeggio istintivamente e lui mi stringe ancora di più i fianchi, seguendo i miei movimenti.

La canzone finisce per la terza volta e ricomincia ancora da capo.

Gemo e mi mordo il labbro, inarcando la schiena.

Prisoner ( #Wattys2022 ) Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu