CAPITOLO 52

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* Elsie *

- Ehi, principessa. - Mark mi abbraccia, non appena mette piede in casa. - So che è una domanda stupida, ma come stai? -

Lascio andare un lungo sospiro. - Starò meglio quando sarà tutto finito e avrò di nuovo mia figlia tra le braccia. -

- La riavrai presto, te lo prometto. - si guarda intorno. - Dov'è il grande boss? -

- Sta dormendo. È stata una giornataccia ed è crollato. -

Ci sediamo sul divano, bevendo un caffè. Mark sembra pensieroso e credo di sapere perché. - Lindsay non sa niente, vero? -

- Non dovrebbe, ma lo sa. -

- Ho capito, acqua in bocca. -

- Non voglio mentirle, capisci? L'ho ritrovata da poco, quando pensavo che fosse morta davanti ai miei occhi. La amo, voglio sposarla e avere dei figli con lei. E l'amore non si basa sulle bugie. -

Gli appoggio una mano sul braccio. - Hai fatto la cosa giusta, Mark. Davvero. -

Guarda verso il corridoio. - Come sta Jonah? -

- Il tradimento di Aki è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E non ha dato di matto come al solito, ma si è chiuso in un silenzio inquietante. - guardo il liquido marrone nella mia tazza. - Ho paura, Mark. Temo che...che possa fare qualcosa di stupido... -

- Non è da lui, credimi. Jonah non è mai stato un tipo impulsivo, ha sempre ponderato ogni sua scelta. - mi sorride. - Anche con te, sai? Dal vostro primo incontro, o scontro, non ha fatto altro che chiedermi informazioni su di te. Voleva sapere chi fosse quella, cito le sue parole: "specie di angelo travestito da picchiatrice seriale di mafiosi". -

Scoppio a ridere. - Davvero mi ha definita così? -

- Giuro. - ridacchia. - E guarda che fine ha fatto? Si è innamorato alla follia di te e avete una bellissima bambina insieme. Vuole addirittura sposarti e Jonah Nowak è sempre stato l'anti-matrimonio per eccellenza. -

- Anti-matrimonio? -

- Lo definivo così. Odiava anche solo pensarci. L'idea lo faceva vomitare. Ma credo fosse per la sua situazione familiare, sai? I suoi nonni si sono amati fino all'ultimo giorno. Anche se Renée era spesso dietro le quinte, Russell non si dimenticava mai di lei. Riusciva sempre a trovare un minuto per sua moglie, anche se non poteva. -

- Perché Christian è così? Renée gli ha detto di aver preso da lei, ma non mi sembra. Lei non era tanto malvagia. Sì, all'inizio, con me non era propriamente gentile, ma era diverso. -

- No, Christian è nato malvagio. Ha sempre voluto trovarsi almeno due gradini al di sopra del mondo. Ero un ragazzino, quando l'ho conosciuto e non mi sono mai sentito bene in sua presenza. Presente quando ti trovi in un luogo lugubre e hai quella strana sensazione alla bocca dello stomaco? Ecco, io mi sentivo esattamente così, quando ero con lui. -

- Credi che sia sempre stato...ossessionato dal potere? -

- Penso di sì. -

Un brivido mi percorre la schiena. - E...farebbe del male a Evie? -

Mark sospira. - Onestamente? Quell'uomo è capace di tutto. -

Sussulto, come se mi avesse appena dato uno schiaffo.

La mia bambina...

- Ma non credo le farebbe del male, se vuole trasformarla in una matriarca mafiosa. -

- Dio, è assurdo. - mi passo furiosa le mani nei capelli. - Ha sette mesi, sa dire in tutto tre parole e fa tanta cacca. Cosa cazzo vorrà mai trasformare? -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt