CAPITOLO 17

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* Elsie *

La villa di Dubai è...è...ok, avete presente qualcosa di magnifico? Moltiplicatela per cento ed ecco il risultato.

Siamo arrivati qualche ora fa. Abbiamo fatto un bagno in piscina, bevuto un cocktail e ora ci stiamo preparando per andare a cena fuori. Ovviamente, delle guardie del corpo saranno nel locale, camuffate tra i vari clienti.

- Sei pronta? - mi chiede Jonah, dall'altro lato della cabina armadio.

- Un secondo! - mi infilo le decolletè beige, come l'abito e sono pronta. Mi piace quello che indosso. È molto elegante. Ha la manica lunga, ma la scollatura che lascia le spalle scoperte. E ci sono delle decorazioni ricamate in oro sullo scollo, la vita e i polsini.

Ho deciso di legare i capelli e, come al solito, un trucco leggero.

- Eccomi. - lo raggiungo e, stavolta, sono io a rimanere a bocca aperta.

Ha un abito rosso vino, quindi molto scuro, con dei dettagli neri. Camicia bianca, cravatta abbinata e...un altro regalo?

Tiene una scatola tra le mani. Ma non sembra un gioiello...

Mi sorride e viene a baciarmi. - Sei bellissima. -

- Tu molto di più. - gli avvolgo le braccia al collo. - E hai un profumo delizioso... -

Mi fissa con i suoi occhi grigi, così simili la ghiaccio, ma solo per il colore adesso. - Anche tu, angelo mio. -

- Dove mi porti? -

- Ossiano. -

Spalanco gli occhi. So che "Ossiano" è il ristorante più romantico di Dubai. - Davvero? -

- Sì. Ci aspetta lo speciale di Grégoire. -

- Cioè? -

- Caviale, gamberi, ostriche... -

- Sbaglio, o mi sa di afrodisiaco? -

- Forse. - mi bacia il collo. - Ma c'è una cosa, prima. -

Il pacchetto che ha in mano.

- Devi mettere queste. - me lo porge.

- Queste? -

- Ah-ah. -

Apro la scatola. Contiene un paio di... - Slip? - chiedo, perplessa.

- Non proprio. - ridacchia, infilando la mano nel taschino della giacca. Tira fuori un aggeggio simile al telecomando di un'auto.

- Non è quello che penso... -

- Proprio quello. -

- Jonah! - sibilo. - Non metterò le mutande vibranti! -

- Shh! - mi tappa la bocca. - Qui possono sentirci, parla piano. -

Alzo gli occhi al cielo, ma in fondo sono curiosa di provarle. Almeno, avrò un pretesto per insultarlo.

Mentre mi tiene la bocca chiusa, mi sfilo i miei slip di pizzo e li sostituisco con questi. Sono molto simili, tranne che per una specie di linea centrale che tocca proprio lì.

Jonah preme un pulsante senza avvisarmi e salto sul posto. - Ehi! -

Scoppia a ridere. - Ok, funziona. - lo infila nella tasca dei pantaloni e mi prende per mano. - Andiamo, stasera guido io. -

- Oooh, ma che onore! - le mutandine vibrano di nuovo e gli pizzico il braccio. - Ma farai tutta la sera così!? -

- Ti ho detto che mi sarei vendicato... -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now