CAPITOLO 57

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* Elsie *

- Come facevi a conoscere il Cifrario di Vigenere? - mi chiede Lindsay.

- Mia madre lavora in una grande azienda e, spesso, riceve email cifrate per evitare la diffusione di informazioni. -

- Capisco. -

- Lindsay, ci siamo. - dice l'agente al computer. - Jonah è appena uscito dalla stanza, con la bambina. -

Salto in piedi e lo raggiungo. Mi indica la telecamera da seguire e pianto gli occhi sullo schermo.

Jonah tiene Evie in braccio e sta attraversando il corridoio, diretto agli ascensori. Si è cambiato e anche la nostra bambina ha un vestito diverso. Quello di prima, era rosa con dei fiorellini colorati. Questo, invece, è interamente bianco. Ed è riuscito a farle una codina sulla testa, incredibile.

- È un mammo provetto, ormai. - ridacchia Mark, alle mie spalle.

Li osservo entrare in ascensore e mi viene indicata un'altra telecamera.

Jonah guarda in su e sorride, per poi fare un segno a Evie. Riesco a leggere il labiale e mi si riempiono gli occhi di lacrime.

Ti amiamo, mamma.

La nostra bambina sorride e fa ciao con la manina.

Nonostante la preoccupazione sia ancora presente, sapere che Aki è sempre stato dalla nostra parte, è fonte di sollievo. Sono felice che non abbia tradito Jonah e, da quello che ho capito, dovrebbe avere un piano.

A che pro, inviare quel messaggio in codice, altrimenti?

Ma, finché non sarà tutto definitivamente finito...

- Merda! -

Salto sul posto, spaventata. L'agente batte furioso le dita sulla tastiera e mi rendo conto che lo schermo è diventato nero.

- Non ci credo! - Lindsay stringe le mani a pugno.

- Che sta succedendo? - chiede Mark, perplesso.

- Hanno disattivato tutte le telecamere! -

Mi si mozza il fiato.

No, no, no!!!

- Fate qualcosa, vi prego! - urlo. - Accendete quelle telecamere! -

- Sto facendo il possibile, ma non va. - borbotta l'agente. - Dai, su... - schiaccia un tasto dietro l'altro, ma lo schermo resta nero. - Stupidi hacker del cazzo! -

- Usiamo un altro computer. - Lindsay lo tira fuori da una valigia, ma, quando lo accende, lascia andare un grido di frustrazione e lo lancia contro il muro.

- Ma che fai! - sibilo, afferrandola per le spalle. - Lindsay! -

- Mi hanno fuso la scheda madre, non posso fare niente! -

- Ma come diavolo è possibile? - Mark mi tira delicatamente indietro.

- Sempre colpa degli hacker. - si passa la mano tra i capelli. - Ok, non andiamo nel panico. - inizia a camminare avanti e indietro per la stanza. - Ci troviamo ad Abu Dhabi e c'è una linea diversa, rispetto a Dubai. Quindi... -

- Quindi, gli hacker sono qui. - finisce Mark. - Sono ad Abu Dhabi e non a Dubai. -

- Oh, cazzo. - l'agente fa un balzo all'indietro, rovesciando la sedia.

Ci avviciniamo a lui. Lo schermo si è riattivato e ora sta mostrando un video. È Russell Nowak, il nonno di Jonah. La data riportata, è il sedici agosto di quasi dieci anni fa.

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now