CAPITOLO 41

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* Elsie *

Siamo da poco atterrati a Tokyo e sono distrutta. Ho dormito, durante il volo, ma non come avrei voluto. E fa un freddo micidiale, qui! Mi rannicchio nel mio cappotto, ma continuo ad avere i brividi.

- Hai freddo? - Jonah mi tira contro di sé. Il suo calore aiuta molto. - Ci siamo quasi. -

- Dove stiamo andando, esattamente? -

- Sulla neve. -

- Oh, come se non fosse già abbastanza freddo. - borbotto.

Ridacchia. - Staremo al caldo, non preoccuparti. -

Quando arriviamo, pochi minuti dopo, rimango a bocca aperta.

Nel meraviglioso paesaggio innevato, c'è una villa magnifica. Sembra un cottage, ma in stile giapponese. È...incredibile!

- Quello è il Monte Yotei! - esclamo, indicandolo. Una delle vette più alte del Giappone. Mio dio, non riesco a credere di poterlo vedere con i miei occhi, dal vivo!

- Indovinato, signorina. - dice una voce. È un uomo sulla trentina, molto elegante. - Akikazu Suzuki, molto lieto. -

Mi mordo una guancia, mentre gli stringo la mano. Non posso farci nulla, mi viene da ridere. Gesù, ha il cognome di una moto! - Elsie Barlow. -

- Jonah, amico mio. - si avvicina e lo abbraccia.

- Ciao, Aki. Grazie per l'ospitalità. - risponde lui.

- Sai che aiutarti è sempre un piacere. Ma entriamo, fa troppo freddo qui fuori. - ci tiene la porta aperta e corro subito al caldo.

Oh, che meraviglia!

E non parlo della temperatura.

L'interno di questa villa, è stratosferico. Soffitti altissimi, pareti occupate da finestre moderne, arredamento scuro, pilastri, luci soffuse...una vasca idromassaggio nascosta, che affaccia su una vista mozzafiato!

- Avete sfruttato la luce naturale, per ricaricare le luci del soffitto. Per questo, molte pareti sono interamente ricoperte di finestre panoramiche fisse. -

Aki mi osserva, a bocca aperta. - Sì, esatto. È un architetto, signorina? -

- Sì... -

Jonah mi aiuta a togliere il cappotto. - E ha molto potenziale, amico mio. -

- Lo vedo! - ridacchia. - Ma anche tu... - indica la mia pancia. - Le mie congratulazioni. Non mi avevi detto niente. -

- Sorpresa. -

- Venite, vi offro un tè matcha caldo. -

Ho già bevuto il tè matcha, ma credo che qui in Giappone sia diverso. Insomma, siamo letteralmente alla fonte.

Prendiamo posto sul divano, mentre una cameriera ci versa il tè. Wow, ha un profumo delizioso.

- Prego. - Aki mi passa la mia tazza. - Ha un effetto drenante e disintossicante, ti farà bene. -

- Grazie. - ne bevo un sorso. Oh sì, qui è decisamente migliore degli Stati Uniti. Il sapore è marcato, ma non eccessivo. Sa quasi di spinaci, ma con un retrogusto dolce e terroso. Detta così sembra disgustoso, ma in realtà è buonissimo. Mi vedo già avvolta in una coperta, sul divano, mentre lo sorseggio davanti al caminetto.

- Quando nascerà? -

- Tra aprile e maggio. - rispondo.

- Femmina? -

- Ancora non si sa. -

- C'è un metodo, qui in Giappone, per scoprirlo. -

- Davvero? -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now