CAPITOLO 10

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[Questo è l'unico capitolo diviso in quattro parti. Buona lettura!]


* Elsie *

Tra poche ore inizierà il gala. Non ho mai partecipato a un evento del genere. È capitato che a volte i miei genitori venissero invitati, ma hanno sempre rifiutato. A differenza di mia sorella, che ora ne organizza uno a settimana.

Sono seduta sul letto a gambe incrociate, mentre aspetto Mark. Mi ha detto di avere una sorpresa per me e non sto più nella pelle.

Guardo distrattamente fuori e intravedo una parte della piscina.

Ripenso a quello che è successo un paio di giorni fa, con Jonah. Era diverso. L'ho visto sotto una nuova luce. Una luce più calda.

E, lasciatemelo dire, è stata una soddisfazione immensa spingerlo in acqua. Soprattutto perché non se lo aspettava.

La sua faccia non aveva prezzo!

- Ridi perché sei felice, o quel bicchiere d'acqua è in realtà vodka liscia? -

Mark fa il suo ingresso, con un'enorme busta bianca tra le braccia, una scatola (scarpe, probabilmente) e un contenitore di velluto blu.

- Ma cosa... -

- Il tuo outfit, tesoro. - appoggia tutto sul letto e tira giù la zip, rivelando un abito...sublime. - Voilà! -

Bianco, di un tessuto che va oltre la morbidezza. Non ci sono delle spalline vere e proprie, ma dei fili di brillanti che si intrecciano sulle spalle.

È incredibile.

Poi, ci sono dei sandali dorati e degli orecchini abbinati, con dei diamanti.

Ma il mio entusiasmo si smorza all'istante. Sicuramente dovrò ripagare tutto. E queste cose costeranno sicuramente un occhio della testa.

- Che succede? - Mark mi tira su il mento. - Elsie... -

- Non posso permettermi tutto questo. -

Sbatte le palpebre. - Come, scusa? -

Indico il letto. - Mark, qui superiamo i ventimila dollari. Non posso pagare per... -

Con mio grande stupore, scoppia a ridere. Si aggrappa alla cassettiera, rischiando di cadere. - Oddio...aspetta un attimo...non ce la faccio... -

Mi imbroncio. Ma che ha da ridere?

- Pensi davvero che ti farei pagare? - la voce di Jonah mi fa saltare sul posto. È appoggiato alla portafinestra (che prima era chiusa, o almeno credo), a braccia conserte.

- Io...beh, sei imprevedibile. -

- No, è solo stronzo, credimi. - Mark si asciuga le lacrime. - Ok, noi andiamo a prepararci. La truccatrice è con la ve... - si schiarisce la voce. - Con la signora Nowak. Ma ci sono dei cosmetici nel tuo bagno e anche degli aggeggi per i capelli. -

- Ok. - ridacchio. Che descrizione. E sbaglio, o stava per chiamare la signora Nowak "vecchia"?

Jonah mi lancia una strana occhiata, prima di seguire il suo amico di sotto.

Una strana occhiata che mi fa rabbrividire.

E non dalla paura.

Con un sospiro, vado in bagno a sistemarmi i capelli. Li arriccio leggermente, prima di alzarli un po'. Voglio lasciare le spalle scoperte, sia per il caldo e sia per il vestito. Infilo delle forcine per tenere il tutto fermo e do un'occhiata al risultato finale.

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now