CAPITOLO 33

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* Elsie *

Ho fatto il test. Sì, l'ho fatto davvero. Ma non voglio guardarlo, perciò lo richiudo nella sua scatola, per poi nasconderlo nel mio cassetto. So già che è negativo, comunque.

Guardo il meraviglioso abito blu notte, steso sul letto. Stile impero, monospalla e con la gonna di morbido tulle. Non è aderente, ma fascia nei punti giusti. Posso già immaginarmelo addosso.

Ma, ovviamente, non lo metterò.

Lo sistemo nell'armadio, stando attenta a non farlo strappare e mi tuffo tra le coperte. È tardi, ormai. Non andremo di certo a teatro.

Ma non ho per niente sonno.

Sbuffo e mi rigiro nel letto.

Jonah è ancora in cucina, credo. Non avevo fame, perciò non ho cenato e sono venuta direttamente qui in camera. Non abbiamo parlato molto, a parte qualche monosillabo. La tensione era così alta, che qualcuno avrebbe potuto tagliarla addirittura con un coltellino da burro.

Tutto per colpa della sua stupida idea che io sia incinta.

Se sei incinta, devi abortire.

Sono davvero felice di non esserlo, perché non vorrei mai dover scegliere tra lui e un ipotetico bambino.

Grugnisco e mi alzo. È inutile rimanere a letto. Infilo un paio di jeans e il maglione più pesante che riesco a trovare. Stivali imbottiti e un cappellino di lana. Si gela, qui a Sydney. Le stagioni sono invertite, quindi siamo in inverno, mentre a Los Angeles è estate. E il caldo mi manca da morire.

Recupero una giacca da neve ed esco in giardino, prendendo la porta sul retro, così nessuno mi vedrà. Non ho molta voglia di rispondere alle loro domande.

Mentre cammino a fatica nella neve, il mio cellulare inizia a vibrare. È mio padre.

- Ciao, papà. - rispondo.

- Ehi. Come va? -

- Si gela. -

- Oh, pagherei monete d'oro per un po' d'aria fresca! -

Ridacchio. - Questa, forse, è decisamente troppo fresca. -

Lo sento ridere. - Come vanno le cose con Jonah? -

- Bene. -

- Sicura? -

- Sì... - sposto un po' di neve con la mano, per sedermi su gradini della piscina. L'acqua è completamente congelata. Sembra la pista perfetta per il pattinaggio. - Come sta la mamma? -

- Bene, non fa che brontolare. Come al solito. -

- E Jess? -

- Il suo viaggio di nozze non è ancora finito. -

Beh, è alle Maldive. Chi vorrebbe andarsene da un paradiso del genere?

- Ma non hai risposto alla mia domanda. - riprende. - Come va con Jonah, Elsie? -

- Ti ho risposto. Ho detto che va bene. -

- E non è la verità. C'è qualche problema? -

Non gli dirò della gravidanza e tutto il resto. È imbarazzante parlarne con mio padre. - Abbiamo solo avuto una discussione. -

- Elsie... -

- Sto dicendo la verità. Abbiamo discusso su un argomento e, per ora, ci parliamo a malapena. Ma domani tornerà tutto come prima, non preoccuparti. -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now