CAPITOLO 16

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* Elsie *

Sono in videoconferenza con il professor Knox da quasi tre ore. Mi ha letteralmente bombardata di domande, una più difficile dell'altra e in più abbiamo discusso di diversi tipi di architettura nel mondo.

L'esame più lungo di tutto il mio percorso.

E so che, un po', è colpa di Jonah. Colpa della telefonata.

Ma non importa. So di essermela cavata.

- Bene, signorina Barlow. - dice, sfogliando il suo registro. - Ha risposto correttamente a tutte le domande e la conversazione sulle architetture nel mondo è stato molto interessante. È di grandi vedute e questo è da apprezzare. -

Perché sento che sta per arrivare un "ma"?

- Ma non posso darle il voto che merita. - si toglie gli occhiali. - Ha saltato la prima data senza avvisare e ha discusso l'esame in anticipo, rispetto ai suoi colleghi. -

Maledizione. Ok, ho "barato". Spero solo di non dover ripetere l'esame...

- La sua valutazione è A. Avrei voluto darle l'eccellenza, ma purtroppo non posso. -

Tiro un sospiro di sollievo. Chi se ne importa dell'eccellenza, ho comunque preso il voto più alto. - La ringrazio, professor Knox e mi dispiace per l'inconveniente. -

- Non importa. Mi invii la tesi e le farò sapere quando potrà discuterla. -

- Va bene. -

Chiudiamo la conversazione e lancio in aria gli appunti, saltando sul letto. - Alexa, "Sugar" dei Maroon 5!!! - esclamo.

La musica parte e mi scateno. Sto per laurearmi. Sto per laurearmi. STO. PER. LAUREARMI.

Fingo di avere un microfono in mano e canto a squarciagola. - Ooh, baby, 'cause I really don't care where you are/I just wanna be there where you are/And I gotta get one little taste... -

La porta si apre su un Jonah decisamente sorpreso. Tiene una scatolina rettangolare in mano, con tanto di fiocco. Indovinate il colore? Bianco, esatto.

- Amore mio! - salto giù dal letto e mi aggrappo al suo collo.

- Dalla tua euforia, credo che l'esame sia andato bene. - ridacchia.

- Puoi dirlo forte! - saltello sul posto, quando il ritornello raggiunge il mio punto preferito. - Yeah, you show me good loving/Make it alright/Need a little sweetness in my life/ Sugar! -

Jonah scoppia a ridere e mi bacia, probabilmente per tapparmi la bocca. Mi lascio andare alle emozioni e approfondisco il bacio come se ne dipendesse la mia esistenza.

- Mmh, aspetta. - si stacca e mi porge la scatola. - Per te. -

- Che cos'è? - la prendo e sciolgo il nodo. Un bracciale, forse? La forma della scatola sembra confermarlo.

Ma non è un bracciale.

È una stilografica antica, di quelle che si usavano una volta. Bianca, con dei dettagli in oro rosa. - Jonah... -

- Potrai firmarci la laurea e i tuoi futuri contratti. -

Sto per piangere. Non me l'aspettavo, lo ammetto.

- E l'ha scelta mia nonna, comunque. -

- Davvero? -

- Sì. Io le ho solo detto di volerla... -

- Bianca. - lo interrompo.

- Già. - si china a baciarmi. - Ti amo. -

- Io di più. -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now