CAPITOLO 49

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* Elsie *

- Ma come sei carina!!! - Lindsay mi ruba Evie dalle braccia, non appena varchiamo la soglia di casa. Jonah ha insistito perché tornassimo a Los Angeles, ma non ha voluto dirmi nient'altro. So che c'è qualcosa che non va, ma farlo parlare si sta rivelando più difficile del solito.

- Ciao, principessa! - Mark bacia la guancia della mia bambina e lei lo chiama "papà".

Dietro di me, Jonah sussulta. - Evie, sono io papà! -

- Pa...pà...pa...pà... - balbetta lei, sorridendo a Mark. È improbabile, ma sembra che lo stia deliberatamente prendendo in giro. Allunga addirittura le braccia verso di lui, chiedendogli di tenerla in braccio.

Lo zio acquisito esaudisce all'istante, scoppiando a ridere. - Oh sì, lo zio Mark è il tuo nuovo adulto preferito. -

- EVIE! -

- Fai ciao a papà! - Mark le fa agitare la manina. - Ciao, papino. -

Ma Jonah è furbo e conosce sua figlia molto bene. Sa quanto sia gelosa degli abbracci tra mamma e papà, infatti, si piazza dietro di me e mi stringe le braccia attorno alle spalle. - Va bene, allora papà prenderà in braccio la mamma, piccola traditrice. -

Lei si volta a guardarlo e il labbro comincia a tremolarle. Ecco, sta per piangere. Un lacrimone le riga la guancia paffuta, prima che un pianto isterico spacchi i timpani a tutti.

- Jonah, la stai facendo piangere di proposito. - borbotto.

- Così impara chi è papà. -

- Dai, vai a prenderla e smettila. - lo spingo verso di lei, ridendo.

Jonah mette fine alle sue sofferenze e la stringe a sé. - Brava, angioletto. Chi è papà, adesso? -

- Pa...pà... - balbetta lei, strofinando il nasino contro la sua camicia.

- Non vale, sei un infame! - Mark mette il broncio. - Fai piangere tua figlia di proposito. -

- Oh, ma guarda chi c'è... - Renée ci raggiunge e accarezza la schiena di Evie. - Ciao, tesoro. -

Jonah gliela passa e lei le sorride. Il momento gelosia è passato. Evie ha il superpotere di passare dal pianto spaccatimpani, al sorriso più bello del mondo, in un millisecondo. Squittisce di gioia e muove le manine.

- Posso portarla di sopra? -

- Certo. - le rispondo. - Fai quello che vuoi. Ma non scuoterla troppo, ha mangiato da poco e ti rovinerà i vestiti. -

- Va bene. - sale al piano di sopra, senza mai smettere di parlare con Evie. È la sua bisnonna, voglio che abbia un buon rapporto con lei. In un certo senso, hanno un legame da tanto tempo.

- Com'è andato il viaggio? - ci chiede Lindsay, mentre ci sediamo sul divano.

- Evie ha mangiato e dormito come un sasso. Direi alla grande. - ridacchio.

- Jonah, hai ricevuto altri messaggi? -

Messaggi!?

Mi volto verso di lui, con un sopracciglio sollevato. - Quali messaggi? -

Lui sbuffa e guarda Lindsay di traverso. - Tu e la discrezione... -

- State insieme e avete una figlia, razza di citrullo. - borbotta Mark. - Smettila di nasconderle le cose. -

- Nowak, parla. - ringhio. - Adesso. -

- Qualche giorno fa, ho ricevuto un messaggio da un numero anonimo. - mi mostra il cellulare. Il testo è breve, ma mi fa venire i brividi: "Il tempo sta per scadere". Che diavolo significa!? - Non è da parte di Thopal, ovviamente, dato che è più morto che vivo. -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now