CAPITOLO 38

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* Elsie *

È sera. Sono stesa sul mio letto, computer sulle gambe, Netflix e popcorn.

Sono passate tre settimane, da quando Lindsay mi ha riportata qui e la mia gravidanza sembra procedere senza intoppi. Ho rimesso su dei chili e la mia pancia è leggermente arrotondata, ma non ancora proprio visibile. Soprattutto perché indosso sempre magliette larghe.

- Vediamo un po'... - scorro tra i titoli, cercando qualcosa che potrebbe interessarmi. Non sono una grande fan dei film romantici. Mi piacciono, sì, ma non così tanto. Uh! C'è l'ultimo film con Chris Hemswort: Extraction. Un'ora e cinquantasei minuti. Si può fare.

Chissà come sarà...

Inizio a guardarlo, mangiando un popcorn dietro l'altro. Sono quelli con il caramello salato attorno. Una delizia.

Ma vengo interrotta dallo squillo del cellulare. È mia madre. Metto in pausa il film, per risponderle. - Ciao, mamma. -

- Ehi, tesoro. Eri già a letto? -

- No, stavo guardando un film. Come va? -

- Benone e a te? -

- Tutto bene. -

Non sanno che sono incinta. Ho preferito evitare di dirglielo, nonostante la conversazione che abbiamo avuto in Australia. Vorrei prima che le cose si sistemino un po'. Sempre se si sistemeranno.

- Se mi hai chiamata a quest'ora, deve essere successo qualcosa... -

- No, no! - mi rassicura. - Volevo solo parlare un po' con te. -

- Oh, ok. - mi riempio la bocca di popcorn. - Come sta papà? -

- Bene, ma è in Tanzania. -

- Per uno scavo? -

- Sì. Ma cosa stai mangiando? -

- Popcorn al caramello salato. - ridacchio. - Sono una delizia. -

Fa una pausa. - Elsie, sei incinta, per caso? -

Mi vanno di traverso. Ecco, ti pareva. Tossisco e prendo un lungo sorso d'acqua. Ah, va meglio. - Mamma, ma che dici?! -

La verità, Elsie. Tua madre sta dicendo la pura verità.

- Io avevo sempre voglia di popcorn al caramello salato, quando ero incinta di te. -

- Ah, sì? - guardo la ciotola davanti a me. - Beh, io li ho trovati in dispensa e mi sembravano perfetti per un film, tutto qua. -

- Sì, certo. Va bene, non ti disturberò oltre. Ci sentiamo presto, ok? Ciao, tesoro. -

- Ciao. - riaggancio e spengo il computer. Mi è passata la voglia di guardare quel film. E non ho neanche più fame.

Forse non dovrei tenere questo segreto con la mia famiglia. Ma so già che mia madre mi costringerà a tornare a casa, dato che conosce il "pensiero" di Jonah.

Sbuffo, fissando il soffitto. - Accidenti... -

- Non ti senti bene? -

Salto sul letto, portandomi una mano sul cuore.

Jonah è appoggiato alla porta. Ha tre scatole bianche tra le braccia. - Posso entrare? -

Annuisco. Sono ancora arrabbiata, ma non gli impedirò di cambiare. Credo abbia capito quanto sia stato crudele, probabilmente grazie a sua nonna e voglio proprio vedere cosa farà per rimediare.

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now