[Questo capitolo è scritto solo dal punto di vista di Jonah]
- Pa...pà... - Evie si dimena tra le mie braccia, cercando di scendere sul pavimento. Ma non la lascerò andare. Non ora, almeno.
- Scusa, angioletto, ma dovrai restare quassù. -
Il suo labbro inferiore inizia a tremolare e so che sta per scattare l'antifurto lacrimoso.
- No, no. - afferro il mio cellulare dalla tasca e glielo passo. - Guarda qui. Perché non chiami la mamma e le dici che le vuoi tanto bene? -
- Ma...ma...ma... -
Bene, con questa distrazione, posso finalmente andarmene. Christian non è qui, questo è certo...
Abbasso la maniglia, ma mi rendo conto solo adesso che la porta è bloccata dall'esterno.
- Cazzo! - la prendo a calci, con Evie aggrappata al collo. Sento il cellulare cadere a terra, seguito dalla suoneria.
Qualcuno mi sta chiamando.
Abbandono momentaneamente la porta e lo raccolgo. È un messaggio da un numero che non conosco. E non è da parte di Aki.
Raggiungimi nella tua stanza. Ti attende un'intensa partita a scacchi.
Christian.
- Ma...ma...ma... - Evie afferra di nuovo il cellulare e finge di chiamare sua madre. Balbetta cose incomprensibili che, di solito, mi fanno sorridere.
Ma non ora.
Una partita a scacchi.
Vuole giocare e sa che potrà esserci un solo vincitore.
Guardo mia figlia, che inclina la testolina da un lato e mi sorride.
La serratura della porta scatta e un uomo la apre. Mi sembra di riconoscerlo: è uno dei sicari di Aki. Ma faccio finta di niente e lo seguo fino agli ascensori.
È lì, che inizia a parlarmi in giapponese. - Anshin shite kudasai, anata wa ryōhō tomo hogo sa rete imasu. Anata no otōsan no ryōsoku no futari no otoko wa watashi no yōna nagurareta otokodesu. Anata no musume o tsureteiku josei wa otorisōsa-kandesu. Watashi ga shiai ni maketa to shite mo, kare ni wa chansu ga arimasen. -
Ascolto con attenzione ogni sua singola parola e capisco di non dover rispondere, perciò mi limito ad annuire.
Stai tranquillo, siete entrambi protetti. I due uomini ai lati di tuo padre, sono sicari come me. La donna che prenderà tua figlia, è un'agente sotto copertura. Anche se dovessi perdere la partita, lui non avrebbe comunque scampo.
È rassicurante, non lo nego, ma avrei voluto essere da solo con Christian.
Perché questa è la resa dei conti.
Padre contro figlio.
Una partita a scacchi.
Un solo vincitore.
Quando le porte si aprono, bacio la fronte di Evie, che inizia a essere inquieta. - Va tutto bene, angioletto. - bisbiglio. - Va tutto bene. -
Penso a Elsie e a come debba sentirsi, in questo momento. Guardo una delle telecamere di sicurezza, sperando che riesca a vedermi. Mimo un "ti amo" con le labbra e proseguo verso la mia stanza.
Il sicario di Aki mi apre la porta, lasciandomi entrare per primo.
Al centro della grande suite, è stato posizionato un tavolo con la scacchiera e due sedie, una di fronte l'altra.
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Prisoner ( #Wattys2022 )
ChickLitLa vita da studentessa di Elsie cambia radicalmente quando un uomo inizia a seguirla. Lo vede in ogni angolo, si sente osservata e sa che è lì per lei. È Jonah Nowak, il mafioso più potente della West Coast americana. Un uomo bello, attraente, ma c...