CAPITOLO 43

4.6K 155 9
                                    

* Elsie *

La lonza di maiale è in forno. Ho trovato tutti gli altri ingredienti per preparare il ramen, o almeno credo.

- Quale sarà il sake? - borbotto, cercando invano di leggere le etichette. Sono scritte in giapponese, accidenti.

Drizzo le orecchie. Jonah era sotto la doccia, ma non mi sembra di sentire l'acqua scorrere. Lo raggiungo in camera, con due bottigliette in mano, ma mi blocco sulla soglia.

Si sta asciugando i capelli con un asciugamano, mentre fissa il paesaggio innevato. La sua schiena muscolosa ancora umida, sembra brillare. E il secondo asciugamano che ha in vita, beh...fascia alla perfezione il punto giusto...

Ma come fa a essere sempre così...sexy!? Perché, diamine se lo è!

E poi ci sono io, con la mia pancia che cresce, i leggins e un maglione extralarge.

Jonah si volta improvvisamente e mi sorride. - Ehi. -

Mi avvicino a lui, ancora ipnotizzata. - Dovresti fare più spesso la doccia. -

Scoppia a ridere. - Stai dicendo che puzzo, per caso? -

- No! - gli tiro un colpo leggero sul petto. - Mi piaci tutto bagnato... -

- La prossima volta, la farai con me. - si china a darmi un bacio e abbassa lo sguardo. - Perché hai Mirin e Sake in mano? -

- Eh? - seguo i suoi occhi. - Ah! Hai detto Sake? Quale diavolo è, tra i due? -

- Questo. - mi solleva la mano destra. - Ma se devi cucinarlo, usa il Mirin. - prende la bottiglietta in mano. - Sì, questo è lo Shin Mirin, con la gradazione alcolica quasi inesistente. E non farà male alla mia piccolina. - mi accarezza la pancia e lei, ovviamente, si muove.

Ah, abbiamo avuto la conferma dall'ecografia, quindi i numeri ci hanno azzeccato.

Con il passare delle settimane, Jonah si è completamente immerso nella gravidanza. Legge libri, cerca informazioni su internet, chiede consulti a degli esperti.

Ma c'è un problema...

Ieri sera, mentre eravamo accoccolati davanti al caminetto, ha iniziato a parlare di sua madre e del suo desiderio di cercarla.

Non ho avuto il coraggio di raccontargli la storia di Renée, ma so che dovrò farlo, prima o poi.

- Ok, quindi questo è il Mirin. - gli do un bacio. - Torno in cucina. -

- Ok, arrivo subito. -

Me ne torno in cucina e continuo a preparare il ramen. Dunque...qual era il Mirin? Mano...destra. Sì, mano destra.

Accendo un po' di musica sul mio cellulare, per concentrarmi. "Don't wanna know" dei Maroon 5. Ora sì!

Canticchio con Adam, mentre aggiungo tutti gli ingredienti al brodo e metto a bollire le uova. - I don't wanna know, know, know, know/who's taking you home, home, home, home/and loving you so, so, so, so/the way I used to love you, oh/I don't wanna know... -

Tuffo i noodles nell'acqua e scivolo stile cantante fino al lavandino. Afferro il tagliere e mi appoggio all'isola centrale per tagliare il Narutomaki a fettine. Quella specie di nuvoletta bianca, con una spirale rosa al centro, per intenderci. Poi, prendo anche la carne.

Alzo lo sguardo e vedo Jonah appoggiato a un pilastro. - Ehilà! - gli sorrido. - Da quanto tempo sei lì? -

- Da quanto basta per vederti ballare. - ridacchia, avvicinandosi. - Ma inizio a essere geloso di Adam Levine. -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now